Moglie di Sindacalista scampa ad un agguato
Attentato alla U.S.O. (Unione Sindacale Operaia)
traduzione di Oscar Paciencia
Cartagena, 25 Novembre 2006
Category Archives: – sindacato
Presentazione
Che cosa è il Tribunale Permanente dei Popoli?
Nel 1966, sulla falsariga di ciò che sarebbe dovuto diventare il Tribunale Permanenente dei Popoli (TPP), la società civile internazionale creò il “Tribunale Russel”, che tenne la sua prima sessione nel 1967 per giudicare gli Stati Uniti e altri Paesi loro complici per i crimini commessi in Vietnam, e la seconda sessione, tra il 1974 e il 1976, per giudicare le dittature militari dell’America Latina. Nel 1976 viene convocanto un simposio internazionale ad Algeri, che terminato il 4 di luglio 1976 con la Dichiarazione universale dei Diritti dei Popoli.
Sessione Mineraria. Oro e Carbone
Raccomandazioni Finali
traduzione di Sara e Oscar Paciencia
Le accuse hanno girato intorno alle responsabilità delle imprese DRUMMOND, CEMEX, LADRILLERASANTAFE, HOLCIM, MURIEL, GLENCORE-XTRATA, ANGLO AMERICAN, BHP BILLINGTON, ANGLO GOLD, in casi sostenuti dalle organizzazioni sociali che hanno convocato l’udienza del Tribunale sul settore minerario.
Ringraziamenti
traduzione di Oscar Paciencia
Fotografie dal TPP
di REDHER – Comitato Carlos Fonseca
da EL EXPECTADOR – 14 ottobre 2006
di Iván Cepeda Castro
Da 23 anni Luis Javier Correa è un lavoratore della multinazionale Coca Cola in Colombia.
È anche il presidente del Sindacato Nazionale di Lavoratori dell’Industria dell’Alimentazione, Sinaltrainal. Un giorno del 1987 decise di entrare all’organizzazione. Alla sera, quando tornò a casa, trovò i suoi fratelli e sua moglie riuniti col capo del personale dell’impresa.
Era venuto ad avvisarli che essere del sindacato era pericoloso. Dato che non si lasciò intimorire, le sue giornate lavorative si trasformarono in un inferno. Arrivando al lavoro, le guardie per la sicurezza comunicavano la sua presenza. In alcune occasioni lo seguivano fino al posto di lavoro e lo scortavano quando andava al bagno. Lo vigilavano inoltre con le telecamere installate in tutta la azienda. Qualunque scusa serviva per motivare punizioni, così come quando volle tenere la barba e fu costretto in isolamento per vari giorni. Poi cominciarono a tormentare coloro i quali avevano a che fare con lui.
SI ACUTIZZA L’OFFENSIVA CONTRO IL SINALTRAINAL
Questi sono alcuni dei fati violenti contro la sicurezza e la vita dei nostri iscritti…
ASSASSINATO UN ATTIVISTA DEL SINALTRAINAL
Il compagno Carlos Montes lavorava da 30 anni nei Club Infantas dei lavoratori di ECOPETROL, partecipava alle attività di denuncia contro la multinazionale coca cola ed alle attività sindacali nel porto petrolifero.
Bogotá, 5 agosto 2006
SAMUEL MORALES FLOREZ
Dal luogo del sequestro statale
Carcere Nazionale Modelo Bogotà.
Oggi commemoriamo il vile e codardo crimine di lesa umanità dei nostri compagni e fratelli nella lotta legittima: HÉCTOR ALIRIO MARTÍNEZ, JORGE E. PRIETO, LEONEL GOYENECHE. Atto demenziale perpetrato dalla pattuglia dell’esercito nazionale n. 18 del battaglione Revéiz Pizarro; con il nome di squadrone B Brioso-4, che aveva ricevuto direttive chiare e precise dai comandanti militari di questo battaglione e della Brigata XVIII.
5 agosto 2004 – 5 agosto 2006
6 agosto 2004
CONTRO I LEADER SOCIALI DI ARAUCA
NEL SEGNO DELLA POLITICA DI SICUREZZA DEMOCRATICA
Oggi, 5 agosto 2004, nella mattinata, sono stati uccisi in maniera vile per mano del Gruppo della Cavalleria Meccanizzata n. 18 “Gabriel Revéis Pizarro” dell’esercito nazionale, i leader sociali HÉCTOR ALIRIO MARTÍNEZ, expresidente della ADUC, JORGE EDUARDO PRIETO CHAMUSERO, presidente di ANTHOCsezione di Arauca, e LEONEL GOYENECHE GOYENECHE, tesoriere della CUT sezione Arauca. Inoltre sono stati incarcerati SAMUEL MORALES FLORES, presidente della CUT di Arauca e RAQUEL CASTRO dirigente del sindacato ASEDAR. Questi fatti sono avvenuti nella frazione di Caño Seco del municipio di Saravena.
Quien era JORGE EDUARDO PRIETO CHAMUSERO [ES]
Quien era LEONEL GOYENECHE GOYENECHE [ES]
LA POLIZIA VIOLA LA SEDE DEL SINALTRAINAL
A BOGOTA’
Traduzione di Oscar Paciencia
Hanno domandato perché in casa ci fossero tre bombole di gas, che vengono normalmente usate per preparare i cibi; hanno poi ispezionato il secondo piano della palazzina cercando una terrazza ed il patio. Alcune ore prima, nella mattinata, alcuni membri dell apolizia erano stati visti mentre filmavano la sede del SINALTRAINAL dalla strada.
SESSIONE COLOMBIA
Udienza sul Sistema Agroalimentare
Bogotá, 1 – 2 aprile 2006
Nell’auditorio Hermanos della Universitá Distrettuale di Bogotá si é tenuta la prima Sessione del Tribunale Permanente dei Popoli dedicato alla situazione Colombiana. A convocare l’evento oltre al Sinaltrainail (sindacato agroalimentare Colombianao) molte altre organizzazioni sociali, sindacali e istituti di ricerca. Tra gli altri l’Osservatorio Sociale sulle Multinazionali, Megaprogetti e Diritti Umani, il Collettivo degli Avvocati Restrepo,USO, Giustizia e pace,SEMBRAR, REDHER,Comitato dei Prigionieri Politici.
Ad essere giudicate da questa prima sessione del tribunale erano le tre transnazionali agroalimentari piú grandi presenti sul territorio colombiano: la Nestlé, La Coca-Cola e la Chiquita Brands. Il Tribunale ha ascoltato le decine di testimonianze dei lavoratori delle tre multinazionali, analizzato diversi filmati portati a sostegno delle accuse, ed infine emesso le sue raccomandazioni alle multinazionali.
"Nel 1946, convocati dagli Stati Uniti, Russia, Inghilterra e Francia, si é svolto in Germania il primo tribunale a carattere internazionale chiamato “Tribunale Militare Internazionale di Norimberga” nel quale si é venuto definendo il concetto di Crimini di Lesa Umanitá e le pene corrispondenti, é stato creato il primo codice penale internazionale e sono stati giudicati i crimini commessi dai nazisti. Peró, anni dopo, gli Stati Uniti praticarono contro il popolo del Vietnam gli stessi crimini condannati a Norimberga; per questo il filosofo Bertrand Russel convocó un tribunale che non dipendesse da nessuno Statu, ma dalla stessa umanitá, per giudicare i crimini di Lesa Umanitá…."[convocazione completa] [Fotografie]
Settore | Regioni coinvolte | Luogo | Data |
Agroalimentare | Cauca, valle, Eje Cafetero, Cesar, Regioni babaniere |
Bogotà
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1-2 aprile 2006
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Oro | Sud del Bolivar, nordest Antioqueno | Medellin | Novembre 2006 |
Biodiversità |
Chocò, Bajo Atrato |
Cacarica |
Febbraiio 2007 |
Petrolio |
Casanare, Arauca, Magdalena Medio |
Saravena |
Agosto 2007 |
Carbone | Guajira, Cesar, Nord di Santander | Riohaha | Novembre 2007 |
Servizi Pubblici | Costa del Caribe, Sabana di Bogotà | Barranquilla | Febbraio 2008 |
Sessione finale | Colombia | Bogotà | luglio 2008 |
Mi chiamo Ascanio Josè Trinidad, ho 57 anni e sono nato a Carmen, nel dipartimento del Norte de Santander.
Sono entrato nell’impresa Coca-Cola il 7 aprile 1975 alla età di 26 anni ed ho lavorato per questa impresa per più di 18 anni. Il mio lavoro consisteva nel distribuire le bevande negozio per negozio e nel guidare i veicoli della Coca-Cola.
Nel 1991 mi sono ammalato ed i medici attraverso alcune indagini diagnostiche, mi hanno detto che soffrivo di sclerodermia e che questo era il risultato della distruzione dell’organismo dovuta al fatto che il mio lavoro nell’impresa mi obbligava a rimanere esposto ai raggi solari superiori a 38 gradi in Aguachica e a più di 40 quando guidavo il camion…..[testimonianza completa] [Audio-ES]
Testimonianza di Alfredo Porras letta da Edgar Paez.
Mi chiamo Alfredo Porras Rubio, per più di venti anni partecipai alla lotta sindacale all’interno degli stabilimenti della Coca-Cola in Colombia. Sono stato membro della direzione del SINALTRAINAL e membro esecutivo della CUT, sezione Santander. Dal momento che ero il presidente della sezione sindacale del SINALTRAINAL di Bucaramanga, continuamente sono stato accusato di far parte di una cellula urbana della guerriglia, costantemente sono stato perseguitato da vari individui all’entrata della fabbrica imbottigliatrice o davanti casa mia. Oltretutto casa mia è vigilata ventiquattro ore su ventiquattro da differenti soggetti….. [testimonianza completa] [Audio-ES]
Intervista a Edgar Paez
Dirigente Nazionale SINALTRAINAL. Responsabile internazionale.
Domanda: Edgar, perché la necessità del Tribunale Permanente dei Popoli in Colombia?
Risposta: . Negli ultimi anni abbiamo fatto un’analisi profonda sul tema della giustizia e siamo arrivati alla conclusione che la maggior parte dei crimini commessi in Colombia sono rimasti completamente impuniti. Assassini, sparizioni, spostamenti forzati, torture, disoccupazione, fame, miseria: tutto questo rimane nella più completa impunità per questa ragione ci siamo dati il compito di approfondire le cause che generano questi problemi. Ma nello stesso tempo abbiamo deciso di sottoporre a giudizio le imprese trasnazionali per le politiche portate avanti nel nostro paese…. [intervista completa]
Parte 1. Tribunali e Udienze Pubblilche precedenti [Audio-ES]
Parte 2. Tribunale Permanente di Popoli Caso Colombia [Audio-ES]
Parte 3. Sentenza del T.P.P. [Audio-ES]
TRIBUNALE PERMANENTE DEI POPOLI
SESSIONE COLOMBIA
Sistema Agroalimentare
Bogotà 1 – 2 aprile 2006
[Testo completo della sentenza in spagnolo]
[Accuse e Raccomandazioni della sentenza in italiano]
Reporte del PARO CIVICO NACIONAL in Bogotà – Colombia
Oggi, 12 di agosto 2003 ha avuto luogo uno sciopero nazionale in tutto il territorio colombiano. Vari membri della Rete Europea di solidarietà hanno partecipato alla manifestazione che ha avuto luogo a Bogotà. Migliaia di persone hanno manifestato camminando fino alla Piazza Bolivar. Gli slogan più gridati erano contro l’A.L.C.A. e contro il Referendum del prossimo 25 di ottobre, promosso da Uribe Velez e con il quale si intende legittimare le politiche neoliberali di questo governo. Tutta la piazza esortava una astensione massiva dal voto. Nel corteo erano rappresentati un numero infinito di collettivi e movimenti colombiani, dai sindacati al movimento contadino, passando attraverso organismi studenteschi e gruppo di pensionati.
La polizia di Uribe ha caricato violentemente nel tentativo di disperdere questa enorme marea umana senza però ottenere il suo obiettivo. Tre compagni sono stati arrestati mentre alcuni sono rimasti feriti negli scontri. Gli organizzatori della manifestazione, alla fne, hanno comunque potuto intervenire dal palco davanti alla moltitudine di persone che, nonostante gli scontri, sono rimaste in piazza.
Reportage fotografico a questa pagina : Paro Civico 12/03/2003
Alcune foto nel link a fianco: Archivio fotografico 1
Stralci del comunicato per la convocazione dello sciopero nazionale del 12 agosto 2003 Bogotà – Colombia promosso da organizzazioni sindacali, contadine e sociali.
Tutti allo Sciopero Civico Nazionale
Mai prima d’ora i lavoratori i produttori, le organizzazioni sociali e tutto l’insieme della popolazione ha dovuto scontrarsi con un’offensiva così brutale e ampia, intensa e dura contro i suoi interessi, i suoi diritti e le sue organizzazioni. Nel campagne, nell’industria e nel commercio; nella salute come nell’educazione, nelle comunicazioni, nei trasporti e nelle tariffe pubbliche, tuti noi stiamo subendo l’impatto spietato di leggi, decreti e regolamenti vari che hanno come comune denominatore quello di incrementare il saccheggio della popolazione, depredare le risorse nazionali, continuando ad abbassare la produzione e farla definitivamente finita o indibolire ulteriormente i sindacati, i partiti e varie associazioni che si pongono a difesa della gente. Questo è il risultato di una dozzina o più anni di applicazione del perverso modello neoliberale imposto a beneficio alle multinazionali e del capitale finanziario oltre che per garantire il pagamento del pesante debito pubblico.
Nell’ultimo anno, quando ampi settori della nazioni si facevano illusioni con l’avvento della nuova Amministrazione, il governo di Uribe Velez ha proseguito "senza Dio nè legge" contro la nazione e la popolazione………
Si aumentano le tariffe e le imposte, si incrementa l’IVA e si permette la dismissione (si privatizza n.d.t.) dei servizi pubblici, si riducono i salari e le pensioni. Si dice di voler controllare i prezzi attraverso importazioni massive di alimenti in difesa dei consumantori, però non si controllano nè i prezzi nè la qualità dei prodotti necessari all’agricoltura. Viene eliminato il contributo per il carburante e aumentano i pedaggi, però i lavoratori dei trasporti sono lasciati al proprio destino e li costringono a cambiare percorso poichè i "Transmillenio" (nuova forma di trasporto metropolitano di superfice n.d.t.) che vengono costruiti con soldi pubblici, servono a far ingrossare le tasche di cosche private. I grandi magazzini stranieri si appropriano del mercato nazioinale e i sindaci buffoni danno loro tutto lo spazio pubblico che vogliono, togliendolo ai venditori ambulanti e fissi. Ci si accanisce con di deboli e ci si inchina di fronte ai ricchi. Il capitale finanziario e le transnazionali non hanno limiti nella loro voracità e gli alti funzionari non lesinano strette di mano nel loro affanno di favorirle spogliando la popolazione.
E la Sicurezza Democratica (così si chiama il programma di Uribe che pretende apportare sicurezza ai colombiani n.d.t.), altro pilastro nella politica ufficiale, non ha portato al Paese la tranquillità e la fine della violenza generalizzata di cui la nazione ha bisogno per unirsi e avanzare nel cambiamento politico e nelle trasformazioni economico-sociali che la gravità del momento esigono. Al contrario, sono state ridotte le libertà ed i diritti dei cittadini nel vano proposito di ammutolire, restringere o farla finita con la resistenza di milioni di colombiani i quali non si rassegnano alla miseria, all’arretratezza, alla disintegrazione della nazione e neppure al bagno di sangue nè alla occupazione militare straniera.
…….
Per rispondere a questo cumulo di affronti, noi lavoratori, produttori e la popolazione colombiana tutta manifesteremo per far sentire la nostra voce di protesta il 12 agosto, con lo Sciopero Civico Nazionale (Paro Civico Nacional) e la Manifestazione degli agricoltori a Bogotà.
…….
Decine di anni di obbrobrio dimostrano che i neoliberali di Washington e i loro agenti non hanno risposte da dare alle angustie di milioni di esseri umani che recalmano pane, lavoro e libertà. Approfittiamo delle loro difficoltà e facciamo si che nuovi venti inizino a soffiare. Ricordiamoci che dietro ad ogni conquista popolare, dietro ogni riaffermazione della sovranità nazionale, dietro ogni diritto dei lavoratori, di ogni avanzamento sociale c’è una lunga scia di lotte, di sudore e di sacrifici che rendono possibili tali avanzamenti. Difendiamo quelli che ancora restano e prepariamoci per riconquistare quelli perduti.