logo RORSpeciale LATINO AMERICANA

Colombia e multinazionali asssassine

trasmissione del 25 settembre 2006 2a Puntata
a cura del Comitato Carlos Fonseca di Roma

  • Relazione sulla "brigata estiva 2006" di agosto
  • Situazione dopo la rielezione del presidente Alvaro Uribe
  • Le multinazionali assassine….non si muore di sola Coca Cola: Sur de Bolivar,  Catatumbo,  Arauca
audio  Parte 5  [ 11′ 42" – 6864 Kb]         audio  Parte 7  [ 8′ 25" – 4929 Kb]
audio  Parte 6  [ 10′ 11" – 5977 Kb]         audio  Parte 8  [ 5′ 10" – 3037 Kb]


titolojambaloZumbico-Fabian-Hurtado

Fabian Hurtado, 10 anni, indigeno, ucciso da una bomba lanciata dall’esercito nazionale

di Julia / ASOINCA

Il 16 settembre del 2006, nella notte, si sono riunite circa 2.500 persone nella frazione Zumbido, nella riserva indigena di Jambaló, a nord del dipartimento del Cauca, per celebrare il "Giorno di Amore ed Amicizia" con un bingo. A mezzanotte, la truppa del Battaglione Pichincha, ascritta alla Terza Brigata, ha lanciato un mortaio dall’ accampamento militare situato vicino all’edifico del locale liceo del capoluogo municipale, verso la comunità, che è esploso a cinque metri della casa del signore Bautista Yule Rivera, causandogli varie ferite da scheggia nella parte inferiore del corpo. Le schegge sono entrate anche nel luogo in cui si stava svolgendo il bingo, ferendo a morte morte il bambino indigeno Wilder Fabián Rubato, di dieci anni.

[versione IT]    [versione ES]

Articolo da El Tiempo [ES]
Articolo da Radio Café Estereo [ES]
Articolo da El Turbion [ES]
Articolo da Indymedia Colombia [ES]


mortaioFotografie

[foto] di Julia / ASOINCA / Cabildo Indigena Jambaló

[foto] da Indymedia Colombia


manifestazione e convegno a Bogotà
DICHIARAZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE
CONTRO LA BRUTALITA’ POLIZIESCA
poliziaCampagna Nazionale per i Diritti Umani, contro la brutalità poliziesca e lo smantellamento della ESMAD (Scuadroni speciali Antisommossa)

Comunicato stampa
CCAJAR – Corp. Collettivo Avvocati José Alverar Restrepo
da
Indymedia Colombia – Venerdì 22 settembre 2006
traduzione di Oscar Paciencia
Evviva la U… Evviva la U… non lasciarla Privatizzare Con questo grido é cominciata ieri, 21 settembre, una mobilitazione partita dal Parco Nazionale lungo la Septima nel pomeriggio. Il proposito: commemorare un anno dell’assassinio dallo studente dell’Università del Valle, Jhony Silva per mano dell’ESMAD e dichiarare così, il Giorno Nazionale Contro la Brutalità Poliziesca, in memoria, inoltre, dello studente Nicolás Neira, morto in simili frangenti il primo maggio 2005.
[versione IT]  [version ES]


marchaCONTRO LA BRUTALITA’ POLIZIESCA
Fotografie
di CCAJAR – da IndyMedia Colombia | 1 | 2 | 3 |

[presentazione fotografica]


cocmanif21 SETTEMBRE 2006

COCA-COLA TRATTA 
PER FERMARE IL BOICOTTAGGIO

Negoziato in corso a New York tra Coca-Cola e Sinaltrainal

da REBOC (Rete di Boicottaggio Coca-Cola)

ROMA, 22 SET 06 – Dopo 3 anni e 2 mesi di boicottaggio internazionale, la Coca-Cola Company accetta di trattare con Sinaltrainal, il sindacato colombiano che l’ha accusata di essere responsabile in Colombia di una feroce strategia antisindacale, attuata con la complicità degli squadroni della morte dei paramilitari e che ha portato dal 1990 ad oggi all’assassinio di 8 sindacalisti e a 179 gravi violazioni dei diritti umani. ‘In questi giorni – afferma la REBOC – è in corso a New York una serrata trattativa tra Coca-Cola e Sinaltrainal, che ha già portato alla firma di un pre-accordo, secondo quanto riportato dal comunicato del sindacato colombiano’.

Un’altra esecuzione mirata da parte dell’esercito. Si opponeva all’esproprio delle miniere d’oro intentato dalla multinazionale Khedada

ALEJANDRO URIBE
assassinato dal Battaglione Nueva Grenada
traduzioni di Oscar Paciencia

Alejandro Uribe, membro della Giunta Direttiva dell’Associazione dei Minatori del Bolivador, filiale della Federazione Agromineraria del Sud del Bolívar, FEDEAGROMISBOL e presidente della Giunta di Azione Comunale della frazione di Mina Gallo, del municipio di Morales, è stato ucciso il 19 settembre da membri del Battaglione antiaereo di alta montagna Nueva Grenada –  BAGRE.
Già Il giorno 7 settembre di quest’anno, Alejandro Uribe, alla presenza di membri di alcune Organizzazioni Non Governative per i Diritti umani e alla Defensoria del Pueblo aveva denunciato l’esecuzione extragiudiziale di Arnulfo Pabón, fatto avvenuto a Bolivador, una comunità che dista poche ore di cammino da Mina Gallo dove è avvenuto questo omicidio. Anche in quella occasione erano stati i militari del Battaglione Bagra gli artefici dell’esecuzione extragiudiziale di Arnulfo.

Denuncia Pubblica Organizzazioni colombiane 22/9  [versione IT]  [version ES]

Wradio di Bogotà
22 settembre 2006. Intervista sull’omicidio di Alejandro Uribe al Presidente del Coordinamento Nazionale Agrario (CNA) GERMAN BEDOYA e al Generale della V Brigata, Comandante del Battaglione Antiaereo Nueva Grenada, JOSE JOAQUIN CORTES.

audio Intervista del 22 settembre 2006
[10′ 33" – 4946Kb]


Denuncia Pubblica Organizzazioni colombiane 20/9  [versione IT]  [version ES]
Denuncia Pubblica Organizzazioni Italiane 20/9         [versione IT]  [version ES]


Fotografie della Comunità di Mina Gallo
Alejandro Uribe viveva qui. I minatori artigianali del luogo  stanno contrastando l’arrivo di una multinazionale dell’oro, la Khedada, la quale ha già chiesto concessioni per espropriare la loro terra per oltre di 150000 ettari di terreno.

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Colombia e multinazionali asssassine

trasmissione del 18 settembre 2006 1a Puntata
a cura del Comitato Carlos Fonseca di Roma

  • Relazione sulla "brigata estiva 2006" di agosto
  • Situazione dopo la rielezione del presidente Alvaro Uribe
  • Le multinazionali assassine….non si muore di sola Coca Cola: Sur de Bolivar,  Catatumbo,  Arauca
audio  Parte 1  [  8′ 32" – 5000 Kb]         audio  Parte 3  [10′ 14" – 6000 Kb]
audio  Parte 2  [  9′ 29" – 5565 Kb]         audio  Parte 4  [12′ 06" – 7099 Kb]


M I N A C C E

di Oscar Paciencia
paracoGli «smobilitati» delle Autodefensas Unidas de Colombia – storico gruppo narcoparamilitare nato dall’esperienza di Convivir, organizzazione creata dall’attuale Presidente della repubblica colombiana Alvaro Uribe Velez – facendosi beffe della legge di «giustizia e pace», per loro appositamente varata alla fine del 2005, hanno cambiato nome, ma non lo stile (e neppure le finalità).
Le neonate Autodefensas de Colombia Libre hanno minacciato, nel nome di Alvaro Uribe Velez, rivendicando la copertura delle forze militari regolari ed attraverso documenti comparsi in rete, indirizzati via mail, molte organizzazioni che difendono i diritti umani, associazioni sindacali, attivisti in generale e, infine, alcune delle organizzazioni internazionali di solidarietà con le popolazioni colombiane in resistenza che da anni sono impegnate per la soluzione politica al conflitto che il paese vive.

E-mail inviata ad una organizzazione internazionale spagnola
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logo manifesto


domenica 17 settembre 2006
Osservatori umanitari chiamati dagli indigeni dichiarati «bersagli militare» dalle squadre paramilitari di estrema destra amiche del presidente Alvaro Uribe.

Colombia, le minacce dei «paras»
Di Geraldina Colotti
«A tutti gli stranieri che con la scusa ‘umanitaria’ pretendono di venire in Colombia con le loro organizzazioni, diciamo che sono nostro obiettivo militare permanente». Questo il tono di un lungo comunicato diffuso da un comando centrale di paramilitari colombiani, le Autodefensas Colombia Libre. Destinatari, sindacalisti, ecologisti, avvocati per i diritti umani, esponenti della sinistra.
Una minaccia che incombe anche sulla delegazione internazionale che, dal 19 al 29 settembre, si recherà in Colombia, su richiesta dell’Organizzazione Nazionale degli Indigeni (ONIC). Una minaccia da prendere sul serio, visto il numero di omicidi impuniti di cui sono responsabili queste bande di mercenari. Ufficialmente, i corpi paramilitari si sono smobilitati dopo la legge «Giustizia e Pace», l’amnistia malmascherata che il presidente Alvaro Uribe ha promulgato nel 2005. Ma, come attesta il nuovo documento ufficiale della Commissione Internazionale dei Giuristi, lo scioglimento è stato solo di facciata, e nuove filiazioni possono aver preso il testimone. La commissione torna perciò a puntare il dito sulle responsabilità del governo colombiano.


6 settembre – 13 settembre
Dipartimento di ARAUCA
A S S A S S I N A T I
UN EDUCATORE ED UN SINDACALISTA NEL CAPOLUOGO

Associazione Educatori di Arauca – ASEDAR
6 settembre 2006

Il SISTEMA EDUCATIVO ARAUCANO IN LUTTO

Nella giornata di ieri nella città di Arauca, é stato assassinato il compagno Germán Eduardo SOLANO ANDRADE, docente cofondatore della Concentración Divino Niño della città di Arauca. Questo crimine colpisce l’Associazione Di Educatori Di ARAUCA, di cui egli faceva parte essendone socio dal 1994, i genitori e gli studenti che fanno parte della menzionata l’istituzione, con cui condivise il lavoro e le fatiche a favore dello sviluppo educativo, ed in generale tutte le strutture educative pubbliche del nostro dipartimento.


Denuncia Pubblica 16
13 settembre 2006
ASSASSINATO GREGORIO IZQUIERDO MELÉNDEZ
membro del CPDH – ARAUCA

Con indignazione e dolore il Comitato Permanente per la Difesa dei Diritti umani respinge e denuncia l’assassinio del compagno GREGORIO IZQUIERDO MELÉNDEZ membro importante della Giunta Dipartimentale del nostro comitato e presidente del Sindacato delle Imprese Pubbliche di Arauca – SINTRAEMSERPA, fatto successo mercoledì 13 settembre 2006 alle 6:30pm approssimativamente nella calle 17 con le carreras 37 e 38 nel quartiere Bulevar de la Ceiba, nella capitale del dipartimento di Arauca, a pochi metri dove alcuni giorni prima è stato assassinato il docente Germán Eduardo SOLANO ANDRADE.


Ufficiali dell’Esercito hanno organizzato attentati a Bogotà nei giorni precedenti l’insediamento di Uribe
da Semana.com – 8 settembre 2006
traduzione di Oscar Paciencia


montoyaUn colonello, un maggiore, un capitano ed un tenente sono accusati di aver messo in atto attentati terroristici per guadagnare denaro e prestigio. Gli attentati, compiuti a Bogotà con autobombe ed una casa-bomba, sono stati portati a termine alcuni giorni prima dell’insediamento presidenziale. SEMANA rivela tutti i dettagli di questa azione criminale.

Il piano era machiavellico. Tuttavia, è stato realizzato in maniera così rozza che i suoi autori hanno lasciato tracce e segni così visibili da essere già stati identificati. Almeno quattro ufficiali dell’Esercito Nazionale sono i protagonisti di uno dei maggiori scandali degli ultimi anni: hanno pianificato ed eseguito almeno sette attentati a Bogotà per ricevere in seguito gli elogi dei loro superiori. L’azione degli ufficiali è stata calcolata così freddamente, da venir eseguita prima del secondo insediamento del presidente Álvaro Uribe, in uno scenario dove l’impatto avrebbe avuto maggiori conseguenze, come in effetti ebbe.


esplosione dall’ Articolo de El Tiempo 8 settembre 2006 [Versione ES]


Esecuzione a Bolivador. Arresti di cooperanti internazionali a Bogotà
Violenza di stato da nascondere
di Oscar Paciencia

esmadpallottola     Una settimana indimenticabile.
   A poco più di un mese dall’insediamento del narco-presidente Alvaro Uribe Velez, è sempre più evidente che il suo programma di ‘sicurezza democratica’ (seguridad democratica) ha subito una forte accelerazione, affondando in maniera determinata qualsiasi forma di protesta e resistenza spacciata per terrorismo. Se nel Catatumbo i militari della
30ª. Brigada e della Brigada Mobile N. 15 detengono in maniera arbitraria cinque persone (tra cui un minorenne) ed altri cinque contadini vengono fatti prigionieri a Guacamó, nel Sud del Bolivar, dalle truppe del Battaglione Rifle della Brigata N. 33, nel mese di agosto, in Arauca, altri dieci civili sono stati uccisi, vittima del conflitto che vede scontrarsi le due più vecchie guerriglie del pianeta.
    Dato che, a volte, non basta inscenare un combattimento con la guerriglia per uccidere con un colpo alla nuca, a sangue freddo, un militante della guerriglia (ELN) disarmato, in borghese, a casa con la moglie ed il figlioletto, la truppa del Battaglione di Alta Montagna Nueva Grenada, pensa sia meglio legare mani e piedi il cadavere, metterlo su di un mulo (rubato a un contadino) e trasportare il ‘trofeo’ in giro, casa per casa, per le comunità limitrofe a Bolivador, sempre nel Sud del Bolivar. Agli internazionalisti che stavano accompagnando la comunità è stato possibile, in questo caso, raccontare gli eventi, ascoltando le testimonianze dirette della gente. Più sfortunati invece, i quattro cooperanti internazionali di IPO (International Peace Observatory) i quali, mentre stavano documentando l’occupazione del ex-mattataoio del Distretto a Bogotà da parte delle oltre 300 persone vittime della guerra ed obbligate ad abbandonare le proprie case, sono stati arrestati da squadroni dell’ESMAD (polizia Antisommossa) e denunciate dalla Polizia Metropolitana quali ‘organizzatori dell’occupazione’, mentre 26 occupanti sono rimasti gravemente feriti e 200 fatti prigionieri dalla polizia. Il comandante delle operazioni, colonnello
Yamilk Hernando Moreno Arias, della Polizia Metropolitana di Bogotá, è stato istruttuttore della Scuola delle Americhe (Escuela de las Americas) nota struttura di formazione per battaglioni paramilitari. Fino a novembre del 2005, è stato comandante  della polizia nella regione di Urabá, dove fu protagonista della "conquista" dello spazio umanitario della comunità di San José de Apartadó. In quella occasione riconobbe che uno dei suoi uomini di fiducia era il riconosciuto paramilitare Wilmar Durango, così come denunciato da padre Javier Giraldo in varie, documentate occasioni.


Denuncia della Corporazione SEMBRAR sull’omicidio a Bolivador [IT]  [ES]
Articolo di internazionalisti italiani sull’omicidio a Bolivador
[IT]  [ES]
   
Denuncia del Movimento di Vittime per crimini di Stato   
[IT]  [ES]
Denuncia di Umanidad Vigente sui fatti del ex mattatoio di bogotà [IT]  [ES]


bimbabolivadorFotografie della comunità di Bolivador.
di Oscar Paciencia
Come si presentava la comunità in ottobre del 2003 dove il 24 agosto di quest’anno Battaglione Nueva Grenada ha arrestato il militande del ELN per giustiziarlo in un bosco vicino.
[foto]

Testimonianze dei rappresentatni della Comunità (ottobre 2003)        [versione IT]