militare saravenaSARAVENA: AZIONE URGENTE
Arauca, 27 marzo 2007


La Fondazione per I Diritti Umani "Joel Sierra", DENUNCIA all’opinione pubblica nazionale ed internazionale, attraverso la Rete di Organizzazioni non governative Patrocinatrici dei Diritti umani, dell’ordine nazionale ed internazionale, i seguenti fatti:

  1. Il 21 Marzo 2007, verso le 5:20 del pomeriggio circa, è stato assassinato nella zona urbana di Saravena, il signor ALEXANDER CABALLERO RODRÍGUEZ, di 29 anni di età.
  2. Il giorno 25 di marzo, verso le 6:00 del pomeriggio, nel posto conosciuto come la Caseta, della frazione El Pescado, del municipio di Saravena, è stato assassinato il signor EUGENIO RAMÓN ESPITIA, di 42 anni di età.
  3. David AGUDELO HENAO, di 31 anni di età, è stato assassinato il 26 marzo 2007 nel municipio di Saravena.

narino

San Juan de Pasto, 26 marzo 2007
CRISI UMANITARIA NEL CHARCO.
RICHIESTA DI ATTENZIONE ALLO STATO

Il Comitato Permanente per la Difesa dei Diritti umani CPDH – Nariño fa un appello alle autorità dipartimentali e nazionali per verificare la situazione di sfollamento che si è presentata nel municipio di El Charco a causa dello scontro tra la Fanteria di Marina Bafin Nº 10 e le Farc – EP.
Dalla settimana passata si sta realizzando nella zona un operativoa militare a carico della Fanteria di Marina di El Charco che conta sull’impiego di 4 unità mobili, arrivate giovedì 22 arzo in ore notturne, generando inquietudine tra gli abitanti.

Colombia Limpia!

Un video di Amnesty International USA

colombialimpiada ENFOCATE
13 marzo 2007

Il governo colombiano é furioso con AmnistY Internactional per ciò che, nelle parole del Ministro degli Esteri Fernando Araújo, considera “infame, inutile e irrespettuoso verso le sofferenze delle vittime di violenza, il popolo e il Governo”.
"Ha macchie che non si puliscono? Vestiti sporchi? Coscienza sporca? Storia sanguinosa?… Sembra che lei abbia bisogno di Colombia Clean, smobilitazione facile", dice la storiella animata ed ideata per dal caricaturista politico Mark Fiore.

Un uomo, in apparenza un paramilitare di destra, appare con un barattolo di sapone: la "Colombia pulita."Quindi l’animazione prosegue dicendo che quel sapone pulisce le coscienze dei paramilitari che possono continuare ad ammazzare, dei funzionari colombiani e dei politici di Washington che danno milioni di dollari in aiuto militare a questo paese.
"Serve ai generali, narcotrafficanti e politici complici", continua la storiella.
Alla fine, appare un guerrigliero delle FARC ed afferma che quel sapone servirà anche per cancellare gli abusi sui diritti umani commessi da quella guerriglia di sinistra.

sradicando

DI SRADICATORI E GUARDABOSCHI

di Julia

25 marzo 2006. La Carbonera, Cauca. 

Da poco sono arrivati gli ‘sradicatori’ di coca in differenti frazionii del municipio di Bolivar, quattro gruppi di trenta uomini, paisas e del Caquetá, accompagnati passo passo da più di 200 poliziotti carabineros e soldati dell’esercito, stanziati nei paraggi. Sono venuti per togliere dalla radice gli arbusti di coca, unico sostento per molte famiglie della regione.

Uno può essere di accordo o no con l’eliminazione delle coltivazioni di uso illecito; ma il tema va molto più in là poiché  mostra tutto il cinismo del sistema capitalista in Colombia.

Fotografie della Comunità e erradicazione della coca
di Didier

 

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BANANE DI DISTRUZIONE DI MASSA

Multinazionale Chiquita Brands (1970-2006) o United Fruit Company (1928-1970): una storia di terrorismo di Stato in Colombia.

ciquitada Indymedia Colombia
traduzione Oscar Paciencia

Nel 1970, United Fruit si è fusa con un’altra impresa e ha cambiato nome in United Brands Company che a sua volta lo ha cambiato in Chiquita Brands (1990), secondo dati disponibili nella sua pagina web. Con oltre 15.000 ettari di banano seminati in Colombia, la storia della Chiquita Brands illustra perfettamente come si è sviluppato il terrorismo di stato in Colombia.
La stessa multinazionale autrice del massacro delle bananiere del 6 dicembre 1928, United Fruit, ora Chiquita Brands, oggi riconosce davanti al tribunale degli Stati Uniti avere finanziato il paramilitarismo di Stato in Colombia. Mentre però il presidente Colombiano Álvaro Uribe Vélez dichiara ai mezzi di informazione che l’estradizione potrà essere applicata ai dirigenti della Chiquita Brands, la Procura afferma che ha appena iniziato le investigazioni, e il ministro della Difesa e Sicurezza Nazionale Juan Manuel Santos dice che non sarebbe possibile giuridicamente.
E’ tutto chiaro: Chiquita Brands o United Fruit Company finanziava in dollari i paramilitari attraverso l’organizzzazione Convivir; portava loro armi (migliaia di fucili e milioni di cartucce) e per loro conto portava la cocaina in Europa. E vai a sapere cos’altro! Ora dovranno solamente pagare una multa al governo degli Stati Uniti per avere massacrato attraverso paramilitari e militari colombiani migliaia di contadini, lavoratori e sindacalisti. Secondo la Rivista Semana, dal 1997 fino al 2004, epoca nella quale finanziava i paramilitari, Chiquita Brands fu la causa, nella regione dell’Urabá antioqueño, dello sfollamento di circa 60.000 persone, e 3778 che morirono, tra le quali ci sono le 432 vittime dei 62 massacri. Tra i massacri più ricordati di questa epoca c’è quello di Urabá, nel gennaio del 1998, dove un gruppo paramilitare bruciò nell’acido 11 contadini per far loro confessare di appartenere alla guerriglia, dopodiché li assassinò.

Nota di stampa Adital da Rebelión [Versione IT]
Varios textos por Indymedia Colombia [Version ES]
audio Corrispondenza
Red Prensa Alternativa Sur Occidente [ES]


Da Il Manifesto – 16 marzo 2007
BANANE (USA) CHE GRONDANO SANGUE
ciquitaUna corte di Washington condanna la Chiquita Brands (ex United Fruit) a una multa di 25 milioni di dollari per aver pagato i «paras» della Colombia. Ma…
di Guido Piccoli

Se José Arcadio Secondo avesse fatto il sindacalista dei raccoglitori di banane in questi anni e non a Macondo tre quarti di secolo fa, avrebbe avuto ancora meno probabilità di morire di vecchiaia. Le banane, allora come oggi, continuano a grondare sangue.
Lo conferma la sentenza del tribunale di Washington, che ha condannato la Chiquita Brands (delle famose «Chiquita 10 e lode») a pagare una multa di 25 milioni di dollari per avere finanziato, dal 1997 al 2004, attraverso la sua filiale Banadex, le Autodefensas Unidas de Colombia (Auc). La storia, quindi, si ripete, sebbene siano cambiati il nome della multinazionale (che una volta si chiamava United Fruit) e i metodi della repressione, realizzata negli anni ’20 con i massacri dell’esercito (come racconta Gabriel García Márquez in Cent’anni di solitudine), adesso con le mini-Uzi dei sicari paramilitari. Il pagamento delle Auc furono approvati «per garantire in buona fede la sicurezza dei nostri impiegati», si è difeso dalla sua sede di Cincinnati, nell’Ohio, il presidente della Chiquita Brands. «La multa ad un’impresa, rea per avere pagato un gruppo illegale, è un magnifico segnale», ha commentato il ministro della difesa colombiano, Juan Manuel Santos. Sebbene abbia suscitato scalpore, la sentenza del tribunale Usa è quasi una burla, per quello che decreta e omette.

Articolo completo [versione IT]


22 marzo 2007
DENUNCIA PUBBLICA

simbolo brigada XVILa Fondazione Comitato di Solidarietà con i Prigionieri Politici, FCSPP, e la Corporazione Sociale Per la Consulta e Formazione Comunitaria, COS-PACC, denunciamo all’opinione pubblica nazionale ed internazionale:

Secondo le denunce della comunità, lo scorso giovedì 15 marzo dei quest’anno, nela frazione di Ocové, municipio di Labranzagrande, membri del battaglione 29 ascritto alla Brigata XVI, con sede in Yopal, Casanare hanno trascinato fuori da casa sua casa ed obbligato a seguire la truppa il signor Carlos GUEVARA, contadino di questa frazione. Ore più tardi membri di quel battaglione hanno detto ala comunità che avevano abbattuto un guerrigliero. La popolazione ha riconosciuto nel cadavere che trasportavano era quello di Carlos GUEVARA.

aceu1La Associazione Colombiana di Studenti Universitari ACEU, denuncia una volta ancora davanti alla comunità nazionale ed internazionale le minacce fatte dla un gruppo di paramilitari ‘Aquile Nere‘ contro studenti, lavoratori e professori della Universita Sud Colombiana a Neiva.[version ES]


LIBERA appoggia la Commissione Etica Internazionale a fianco delle vittime in Colombia


daSelvas.org

comision etica

nella foto: Rappresentanti della Commissione Etica Internazionale in Colombia presenti all’inaugurazione del monumento alle vittime: Iván Cepeda Castro, el Movimiento Nacional de Víctimas de Crímenes de Estado; Carlos Fazio, de víctimas en Uruguay; Mirta Baravalle, fundadora del Movimiento de las Madres de la Plaza de Mayo en Argentina; Lorenzo Loncón, del pueblo Indígena Mapuche de Chile y Alberto Giraldéz, de la Comunidad Santo Tomás de Madrid.

Libera – associazioni nomi e numeri contro le mafie, appoggia la nascita della Commissione Etica Internazionale in Colombia, promossa dal Movimento di vittime di crimini di Stato.

Il Movimento delle Vittime dei Crimini di Stato è impegnato nella costruzione di una Colombia libera dal conflitto armato, sociale e politico che insanguina da decenni il paese andino, nella convinzione che l’unica soluzione possibile al conflitto sia una quella politica e negoziata, basata sui principi della Verità, della Giustizia e della Riparazione Integrale per le Vittime e sulla costituzione di una Commissione della Verità Indipendente per indagare le rispettive responsabilità.
Per queste ragioni, 25 personalità a livello mondiale, riconosciute per la loro autorità morale hanno presentato la Commissione Etica Internazionale in Colombia (con audizioni nel “Cacarica” (Chocó), San onore (Sucre), Barrancabermeja, Santander e Bogotá) – dal 15 febbraio al 3 marzo scorso, con l’obiettivo di “salvaguardare il diritto alla memoria storica, per difendere la verità storica delle vittime dei crimini di stato, di fronte all’assenza di un sistema istituzionale di giustizia che affronti seriamente il genocidio e i crimini contro l’umanità, di fronte al mancato riconoscimento dei diritti delle vittime”.
Questa Commissione Etica Internazionale lavorerà per ben 10 anni raccogliendo le testimonianze delle vittime, le denunce e gli elementi per costituire una Commissione della Verità Indipendente che faccia luce sui crimini di lesa umanità, una sorta di commissione di chiarificazione storica.

BOGOTA’. AGGRESSIONE DELL’ ESMAD ALL’UNIVERSITA’ DISTRETTUALE

21 marzo 2007
da Indimedya Colombia

uni01 Studenti dell’università distrettuale Francisco José di Caldas sono state vittime dei gas, getti d’acqua dai blindati e manganellate da parte dell’ESMAD, squadrone mobile antisommossa della polizia. I fatti sono successi quando gli studenti di questa università stavano protestando per tagli ai fondi e in ricordo del compagno assassinato dalla polizia, Óscar Salas.
Nella sede tecnologica dell’università, ubicata a Città Bolivar, nel sud di Bogotà, centinaia di studenti realizzavano una protesta pacifica per chieder maggiori fondi per l’accademia, i laboratori e gli stipendi, lanciando altresì slogan di rifiuto alle politiche uribiste che tagliano i fondi per gli ospedali, le scuole e le università e che al contrario offrono offre gas e bastonate alla gente che rivendica per i suoi giusti bisogni.


finalmentedomenicaMILITARIZZAZIONE DI BOGOTA’ E FORTE REPRESSIONE DEI MANIFESTANTI.
TERMINATA LA VISITA DI BUSH A BOGOTA’

a cura del Coordinamento Colombiano di Media Alternativi (CCMA)
Bogotà, marzo 11 de 2006


Con la visita di uno dei personaggi più ripudiato, il presidente statunitense George W. Bush, attraverso l’America Latina si è estesa tutta una gamma di proteste che rendono conto dell’indignazione delle popolazioni davanti al cinismo del nordamericano che pretende calpestare con determinazione il tappeto rosso di sangue che l’usurpazione della sovranità, la promozione della povertà e la violenza hanno prodotto.
Oggi, domenica 11 marzo, è il turno della Colombia, uno dei paesi maggiormente putrefatti dall’ingerenza nordamericana, dove, nonostante la forte onda di repressione lanciata dall’attuale capo di governo, Álvaro Uribe Vélez, con la sua politica di Sicurezza Democratica, la popolazione è riuscita a far sentire la sua voce di rifiuto.
Più di 400 fermi, tra cui 25 minorenni, circa 58 arresti, città assediata da tutte le forme dipolizia ed esercito messe in campo per proteggere l’ultimo baluardo nordamericano del continente

cronaca ES]                                       [versione IT]     [version ES]

abugraib colombiaImmagini della manifestazione contro Bush e degli scontri con polizia ed esercito

da Indymedia Colombia [1] [2]
da FECODE [1]
da Sacco e Vanzetti [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7]
da El Tiempo [1]