Udienza Cittadina di denuncia del terrore vissuto dalla comunità
SAN ONOFRE: FOSSE COMUNI E PUBBLICI FUNZIONARI

albero 26 Novembre 2006 – da Indymedia Colombia/El Cajar
traduzione di Oscar Paciencia


LA COMUNITA’ INVITA IL SINDACO A DIMETTERSI
Su proposta del Movimento Nazionale di Vittime per i Crimini di Stato, il senatore Alexander López ha sollecitato la Commissione per i Diritti umani del Senato della Repubblica affinché realizzasse questa udienza cittadina a San Onofre.
Questa riunione è, in primo luogo, un omaggio alla memoria delle centinaia di vittime di questa regione ed un riconoscimento alla comunità di questo municipio che con dignità ha manifestato senza paura, la propria esigenza di verità, giustizia e riparazione integrale.
"Tra il 1994 e 1997 si svilupparono le associazioni Convivir nel dipartimento. …. Tra i primi assassini c’é un prospero macellaio della frazione di Macayepo, Rodrigo Mercado Pelufo, alias ‘Cadena’.
Questi iniziò ad organizzare un gruppo di sicari che operava nei Montes de Maria…..cadena
Da allora, il dipartimento di Sucre, in particolare il municipio di San Onofre e le sue frazioni, sono diventati scenari per fatti di violenza multipla che, senza ombra di dubbio, possono essere catalogati come crimini contro l’umanità. Tra questi atti citiamo la sparizione forzata massiccia e l‘assassinio di almeno 3.000 persone, 75 massacri da 1999 a 2000 che lasciarono 329 vittime, l’occultamiento dei cadaveri in centinaia di fosse comuni, lo spostamento forzato di 70.000 persone nel dipartimento di Sucre e di 2.162 famiglie della comunità di San Onofre, secondo i dati del personero municipale, la pratica regolare della tortura e di trattamenti inumani o degradanti, lo sterminio di 90 militanti dell’Unione Patriottica, l’annichilamento di organizzazioni contadine come l’ANUC, l’usurpazione di terre e beni alla popolazione, la sottomissione a forme di schiavitú e di controllo politico, il saccheggio dei beni e risorse pubbliche. In uno studio del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, PNUD, del 2005, risulta che in San Onofre il 90 percento del controllo territoriale viene esercitato dai paramilitari."

[versione IT]    [Version ES]
documentazione fotografica e testuale da Semana.com (ES]
galleria di immagini dell’Udienza Cittadina da Indymedia Colombia


OPERAZIONI SOTTO COPERTURA CONTRO GLI INDIGENI IL BATTAGLIONE AYACUCHO: SI PRESENTANO COME PARAMILITARI

bossoli5 dicembre 2006 – Azione Urgente di REINICIAR
traduzione di Oscar Paciencia

La Corporazione per la Difesa e Promozione de Diritti umani – REINICIAR, Organizzazione Non Governativa per i Diritti umani, si permette di denunciare agli Organismi per i Diritti umani e l’opinione pubblica nazionale ed internazionale, i fatti successi il giorno 30 novembre del 2006, nella Comunità indigena Embera-Chami di Portachuelo ubicato nella Riserva di Cañamomo Lomaprieta appartenente ai municipi di Riosucio y Supía (Dipartimento di Caldas), a cui dal 15 di marzo del 2002, la Commissione Interamericana per i Diritti umani, ha concesso le misure cautelative, per proteggere la vita e l’integrità personale. I fatti:
1. Alle 8 di sera del giorno 30 novembre di 2006, la comunità di Portachuelo era riunita nel Centro Culturale, preparando l’Assemblea Costitutiva dell’Associazione di Paneleros (panela: composto dolcificante prodotto dalla canna da zucchero) della Riserva Indigena di Cañamomo e Lomaprieta, già programmata per il giorno 4 di dicembre di quest’ anno. Alla stessa ora, alcune, persone della comunità di Paneso, limitrofa a quella di Portachuelo, allertano telefonicamente della presenza di sei uomini incappucciati su tre motociclette, che trasportano in maniera visibile armi grandi e piccole.
2. Verso le 8:30 , i sei uomini arrivano alla Comunità Indigena di Portachuelo, con le luci delle motociclette spente, e si dirigono all’abitazione dei comuneros (abitanti della comunità) indigeni, dove risiede Luís Fernando Hernández Trejos di 21 anni. In casa era presente Luís Fernando con altre 6 persone, di cui 5 tra i 2 e i 15 anni di età.

SANTIAGO DI CALI, 30 NOVEMBRE 2006
REPRESSIONE DELLA POLIZIA
CONTRO GLI STUDENTI DELLA UNIVERSITA’
DEL DIPARTIMENTO di VALLE DEL CAUCA.
Juan Hurtado
Traduzione di Oscar Paciencia

La Fondazione Comitato di Solidarietà con i Prigionieri Politici, CSPP – Dipartimento del Valle – inviano un S.O.S. alla comunità nazionale ed internazionale, alle organizzazioni per i diritti umani e le organizzazioni sociali affinché si solidarizzino con la comunità studentesca, lavoratrice e di professori dell’università del Valle ubicata nella città di Cali, Colombia; che nel momento di iniziare una giornata di protesta, sono stati duramente repressi da membri della polizia nazionale, squadrone antiterrorista , che in questo momento presenziavano nelle vicinanze della città universitaria e che, rendendosi conto della giornata di protesta, l’hanno assaltata, sparando raffiche di fucile verso l’interno dell’Alma Mater; ciò ha prodotto uno stato di panico tremendo in tutta la zona universitaria e negli studenti che partecipavano alla giornata di protesta.

Denuncia della FCSPP    [versione IT]   [version ES]


Dalla Fondazione Comitato di Solidarietà con i Prigionieri Politici
COMUNICATO ALLA OPINIONE PUBBLICA
SCIOPERO DELLA FAME NEL PENITENZIARIO LA DORADA

Carcere colombiatraduzioni di Oscar Paciencia

Nonostante la precaria condizione di salute, come reclusi nel Settore (Patio) 8 dello Stabilimento Penitenziario di Media Sicurezza di La Dorada Caldas, dichiariamo di essere in Sciopero Della Fame da 11 giorni in considerazione delle molteplici irregolarità nell’aministrazione del carcere che si vengono presentando e che colpiscono i nostri diritti fondamentali.

Comunicato n. 1     [versione IT] [versione ES]
Comunicato n. 2     [versione IT] [versione ES]
Comunicato n. 3     [versione IT] [versione ES]


Bogotá, Novembre 24 e 25 del 2006

TRIBUNALE CONTRO L’ IMPUNITA’
Ciudad Bolívar e Cazucá

ciudad bolivarIl Tribunale contro l’Impunità appartiene al genere dei Tribunali di opinione che non ricevono la loro investitura da nessun potere statale, bensì della coscienza etica dell’umanità, espressa da personalità eminenti, dotate di riconosciute competenze e impegnati in alcune aree specifiche di lavoro nel mondo. Il tribunale riceve le accuse, le sottopone ad un’analisi rigorosa ed emette sentenze o giudizi finali.
Il Tribunale è frutto dell’ esteso accumulato storico delle lotte portate avanti dalle vittime riguardanti il diritto alla verità, per la giustizia e per la riparazione integrale in Colombia. Il Tribunale conta anche della partecipazione di organizzazioni sociali e non governative di Ciudad Bolivar e Cazucá impegnate nella difesa della vita e nella lotta contro l’impunità.
Promosso da:
Movimento Nazionale delle Vittime di Crimini diStato
Commisisone per i Diritti Umani del Senato della Repubblica di Colombia
Organizzazioni Sociali di Ciudad Bolívar e Cazucá
Progetto Justicia y Vida.