encuntrro agrominero bogotaDICHIARAZIONE PUBBLICA
PER IL TERRITORIO, LA DIGNITA’ E LA AUTODETERMINAZIONE
NO ALLE MULTINAZIONALI NEL NOSTRO TERRITORIO

Bogotà, 24 luglio 2007


In quanto partecipanti al Primo Incontro Nazionale Agrominerario Interetnico (contadini, afrocolombiani, indigeni e lavoratori sindacalizzati del settore minerario) provenienti dal Sud del Bolivar, Catatumbo (Nord di Santander), Cauca, Nariño, Risaralda, Caldas ed Antiochia, coscienti della problematica che oggi colpisce le nostre comunità, riuniti nella città di Bogotà nei giorni 23 e 24 di luglio del 2007, manifestiamo davanti alla comunità nazionale ed internazionale che:
Storicamente ed ancestralmente occupiamo i nostri territori, i quali sono fonte di vita, benessere e sviluppo, nel caso delle comunità contadine. Per le comunità indigene ed afrocolombiane, il nostro territorio è elemento essenziale per la stessa nostra esistenza e sopravvivenza come popolo, asse essenziale della nostra cultura, mentre la nostra cosmovisione, esprime forme differenti di relazione con lo stesso.
Oggi la pacifica relazione che storicamente ed ancestralmente abbiamo avuto col territorio, è seriamente minacciata, di fronte alle politiche governative, che pretendono ignorare i nostri diritti, la sovranità e l’autodeterminazione. Oggi, queste politiche governative impongono la negazione al libero sviluppo, equilibrato e sostenibile, in cui il libero utilizzo delle nostre risorse naturali viene elargita ad interessi stranieri.

OPERAZIONI SOTTO COPERTURA CONTRO GLI INDIGENI IL BATTAGLIONE AYACUCHO: SI PRESENTANO COME PARAMILITARI

bossoli5 dicembre 2006 – Azione Urgente di REINICIAR
traduzione di Oscar Paciencia

La Corporazione per la Difesa e Promozione de Diritti umani – REINICIAR, Organizzazione Non Governativa per i Diritti umani, si permette di denunciare agli Organismi per i Diritti umani e l’opinione pubblica nazionale ed internazionale, i fatti successi il giorno 30 novembre del 2006, nella Comunità indigena Embera-Chami di Portachuelo ubicato nella Riserva di Cañamomo Lomaprieta appartenente ai municipi di Riosucio y Supía (Dipartimento di Caldas), a cui dal 15 di marzo del 2002, la Commissione Interamericana per i Diritti umani, ha concesso le misure cautelative, per proteggere la vita e l’integrità personale. I fatti:
1. Alle 8 di sera del giorno 30 novembre di 2006, la comunità di Portachuelo era riunita nel Centro Culturale, preparando l’Assemblea Costitutiva dell’Associazione di Paneleros (panela: composto dolcificante prodotto dalla canna da zucchero) della Riserva Indigena di Cañamomo e Lomaprieta, già programmata per il giorno 4 di dicembre di quest’ anno. Alla stessa ora, alcune, persone della comunità di Paneso, limitrofa a quella di Portachuelo, allertano telefonicamente della presenza di sei uomini incappucciati su tre motociclette, che trasportano in maniera visibile armi grandi e piccole.
2. Verso le 8:30 , i sei uomini arrivano alla Comunità Indigena di Portachuelo, con le luci delle motociclette spente, e si dirigono all’abitazione dei comuneros (abitanti della comunità) indigeni, dove risiede Luís Fernando Hernández Trejos di 21 anni. In casa era presente Luís Fernando con altre 6 persone, di cui 5 tra i 2 e i 15 anni di età.