Comunicato pubblico del SINALTRAINAL sulla ripresa del boicottaggio

SINALTRAINAL CONTINUA LA CAMPAGNA MONDIALE CONTRO LA COCA COLA

boikot cocaBogotà 16 ottobre 2007

Il SINALTRAINAL ha aspettato anni affinché Coca Coda mostrasse volontà al fine di risolvere i problemi lavorativi, ambientali, dei diritti umani e sociali che hanno causato le imbottigliatrici ai loro lavoratori e alla popolazione colombiana. Ma non è stato così. In buona fede, abbiamo costruiamo un’ambito per tentare di giungere ad un accordo generale con questa multinazionale, tuttavia, non è stato possibile raggiungerlo. Coca Cola ha preferito continuare ad usufruire della precarizzazione, della violenza lavorativa e della persecuzione del sindacato nei suoi impianti.

Pensavamo che Coca Cola avesse intenzione di risolvere le cause che hanno dato origine alla campagna mondiale e abbiamo dato l’opportunità abbassando i toni e/o limitandoci ad informare sulle aggressioni che stavano succedendo contro i lavoratori e la popolazione relazionata con l’impresa, siano essi negozianti, fornitori, distributori, consumatori, etc. Speravamo che le imbottigliatrici della Coca Coda adottassero una condotta rispettosa dei Diritti umani e Lavorativi; ma è successo tutto il contrario: non suolo ha approfondito le sue politiche precarizzatrici, ma ha interpretato la dimostrazione di buona fede del SINALTRAINAL come debolezza e ha tentato di distruggere i nostri appoggi nazionali ed internazionali per smontare la campagna mondiale.

SINALTRAINAL nel mirino delle Aguilas Negras

NUOVA MINACCIA DI MORTE DEI PARAMILITARI CONTRO
LAVORATORI DELLA COCA-COLA E DIRIGENTI DEL SINALTRAINAL

Il giorno 12 ottobre del 2007, verso le 10 del mattino, quando alcuni membri del Sinaltrainal della sezione di Bucaramanga sono entrati negli uffici del sindacato ubicati in via 42 n. 14-9, al secondo piano, hanno trovato una busta di colore bianco, indirizzata a Nelson Pérez, lavoratore della Coca Cola e presidente del SINALTRAINAL nella città di Bucaramanga, contenente la seguente minaccia di morte contro JAVIER CORREA e LUIS EDUARDO GARCIA , rispettivamente presidente Nazionale della Giunta Direttiva e integrante della Giunta Direttiva del SINALTRAINAL della sezione di Bucaramanga.

minacce sinaltrainal

AUC (AUTODIFESE UNITE DI COLOMBIA)

(FAN) FRENTE AGUILAS NEGRAS

Come smobilitati siamo stati riconosciuti dal governo di Alvaro Uribe nel programma di Giustizia e Pace – Comunisti – Guerriglieri – Javier Correa – Luis Garcia El CHILE – la rivoluzione non vale in Colombia – la ideologia guerrigliera e comunista – la combattiamo con la morte – tutto lo spiegamento di inteligenzia giustifica l’obiettivo militare annunciato – durante il Natale le vostre famiglie vi riconosceranno in una fossa comune – niente vi salverà la vita – eseguiremo – Non aver zittito il discorso ideologico e tanta merda contro i paramilitari vi farà morire – terroristi delle multinazionali – come Aquile Nere saremo conseguenti perché esistiamo – lo dimostreremo – vi vogliamo a voi due che tanto fottono le multinazionali mentre vivono di esse – figli di puttana comunisti – verrete squartati – non dubitate pace nella tomba –
FRONTE AQUAILE NERE


  il manifestoSabato 13 ottobre 2007
ISRAELE. ARRRESTATI PACIFISTI
COLOMBIANI

di Guido Piccoli
Terroristi internazionali o maestri pacifisti?

Arrestati giovedi scorso, appena hanno messo piede all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, i colombiani Arley Tuberquia Osqua e Martha Basquez, residenti nella Comunità di pace di San José di Apartadò, rischiano un processo per direttissima lunedì prossimo. O, se sono fortunati, la deportazione in Colombia come clandestini.
A niente sono servite le proteste degli avvocati e dei loro compagni di viaggio, tra i quali molti religiosi che, organizzati dall’«Istituto per la pace globale» della cittadina portoghese di Tamera, partecipano da ieri e per circa un mese ad un pellegrinaggio sulle montagne di Eylat, la città israeliana che si affaccia sul Mar Rosso..


resistendoMassacri, sparizioni forzate ed omicidi selettivi. Svendita delle risorse della terra. Persecuzione ed abbandono dello stato. Eserciti e polizie schierate per reprimere anche la più pallida forma di resistenza. E per condannare di terrorismo coloro i quali, per la liberazione della propria vita dallo sfruttamento, impugnano un cartello di protesta ed urlano la propria indignazione. Arauca continua la sua pena. Ma non dimentica
Indigeni, contadini, studenti, lavoratori delle industrie o del commercio. Uomini o donne. Tutta gente da mandare al macero se non può venire conformata alla plastica, resa oggetto da vetrina, spianata come lastra di metallo, utile solo per manovrarne cervello e sentimenti, nella speranza di poter continuare i propri traffici, cancellando anche la memoria.
Ma no.
Tutta questa gente continua a stare qui e lì. In tutti i luoghi. e da tutti i luoghi continua ad arrirvare.Non foss’altro per un buon sancocho libertador! che in Arauca lo sanno fare. E che – anche lui – aiuta allo scopo.
Ricordiamocelo anche qui da noi.


sancocho1

sancocho1

sancocho1

sancocho1
 
sancocho1

sancocho1 

sancocho1
 
sancocho1
 
sancocho1
immagini di Santillan / Organizzazioni Socali Arauca

La memoria

Los viejos amores que no están,
la ilusión de los que perdieron,
todas las promesas que se van,
y los que en cualquier guerra se cayeron.

Todo está guardado en la memoria,
sueño de la vida y de la historia.

El engaño y la complicidad
de los genocidas que están sueltos,
el indulto y el punto final
a las bestias de aquel infierno.

Todo está guardado en la memoria,
sueño de la vida y de la historia.


La memoria despierta para herir
a los pueblos dormidos
que no la dejan vivir
libre como el viento.

Los desaparecidos que se buscan
con el color de sus nacimientos,
el hambre y la abundancia que se juntan,
el mal trato con su mal recuerdo.

Todo está clavado en la memoria,
espina de la vida y de la historia.


Dos mil comerían por un año
con lo que cuesta un minuto militar
Cuántos dejarían de ser esclavos
por el precio de una bomba al mar.

Todo está clavado en la memoria,
espina de la vida y de la historia.


La memoria pincha hasta sangrar,
a los pueblos que la amarran
y no la dejan andar
libre como el viento.

Todos los muertos de la A.M.I.A.
y los de la Embajada de Israel,
el poder secreto de las armas,
la justicia que mira y no ve.

Todo está escondido en la memoria,
refugio de la vida y de la historia.


Fue cuando se callaron las iglesias,
fue cuando el fútbol se lo comió todo,
que los padres palotinos y Angelelli
dejaron su sangre en el lodo.

Todo está escondido en la memoria,
refugio de la vida y de la historia.


La memoria estalla hasta vencer
a los pueblos que la aplastan
y que no la dejan ser
libre como el viento.

La bala a Chico Méndez en Brasil,
150.000 guatemaltecos,
los mineros que enfrentan al fusil,
represión estudiantil en México.

Todo está cargado en la memoria,
arma de la vida y de la historia.


América con almas destruidas,
los chicos que mata el escuadrón,
suplicio de Mugica por las villas,
dignidad de Rodolfo Walsh.

Todo está cargado en la memoria,
arma de la vida y de la historia.


La memoria apunta hasta matar
a los pueblos que la callan
y no la dejan volar libre como el viento.
Letra y música: León Gieco


ARAUCA: ALTRE MORTI INUTILI
(se ne esistono delle utili)

uribe urlanteSaravena, Arauca, 10 ottobre 2007
AZIONE URGENTE
LA VITA NON VALE NIENTE…

Centro per i diritti umani Joel Sierra

Altri atti contro la popolazione di Arauca. Sono rimaste uccise altre sette persone civili nei municipi di Tame, Arauquita e Saravena, aumentando il quadro violento che descrive la crisi umanitaria vissuta nella regione. Dal 27 settembre è cominciata un’ondata di morti in questi comuni, col saldo tragico già menzionato e nella forma che dettagliamo di seguito:
1. Il giorno giovedì 27 settembre, è stato assassinato il giovane JUAN DIEGO CARRERO, di 18 anni, nella frazione La Horqueta del municipio di Tame.
2. Il giorno 28 di settembre nella stessa frazione è stata assassinata il giovane YESID PÉREZ.
3. Martedì 2 di ottobre nella frazione Puerto Nariño del municipio di Saravena, sono stati presi a fucilate i signori MAURO DE JESUS GÓMEZ ACEVEDO e INOCENCIO RUIZ, causando la morte del primo e gravi ferite al secondo.

[versione IT]   [version ES]


URIBE VELEZ SIGUE DERRAMANDO LA SANGRE DE LOS CAMPESINOS EN ARAUCA-COLOMBIA


I portavoce internazionale della Associazione Contadina di Arauca (ACA) internacional de la Asociación Campesina de Arauca (ACA) INFORMA E DENUNCIA di fronte alla comunità nazionale e internazionale la ESECUZIONE EXTRAGIUDIZIALE commessa dal regime assassino del dittatore Álvaro Uribe Vélez il giorno 8 Ottobre 2007 contro i compagni contadini JOSE AURELIO BELTRAN, PEDRO JOSE BELTRAN y GRATINIANO ARGOTE.

[versione IT]   [version ES]



organizzazioniaraucaBollettino Nº 85
PER ROMPERE IL BAVAGLIO
UNA ALTERNATIVA DI OPINIONE


Dipartimento di Arauca, Colombia 10 Ottobre 2007

DOLORE UMANO ED ACCORDO UMANITARIO
CONTRO SOVRANITÀ E SFOLLAMENTO

Il potere mediatico, la cui matrice di opinione è sempre conformata al regime di governo, rendendo una abitudine gli effetti di una violenza senza fine, promossa dallo stesso sistema chiamato democratico, mentre che migliaia e migliaia di esseri umani, sulle cui spalle pesa il recupero di una precaria condizione umana, come marionette che viaggiano da un lato all’altro, nutrono l’anelito di un giudizio, del quale si prendono gioco le prese di posizione e le bizze, che dalla decrepita politica vengono chiamate "profitti". Chi lo direbbe, senza mai pretenderlo emergono dalle ceneri, si lasciano sentire silenziosi ma decisi, i battiti della verità di quello che sta avvenendo nel nostro paese, il dolore delle vittime e dei familiari degli scomparsi, la repressione carceraria, i sequestri della guerriglia, i massacri del terrorismo dello stato paramilitare, e la violenza in tutte le sue espressioni. Il dolore umano trasformato in trofeo politico. Un possibile accordo umanitario, facilitato dal presidente Hugo Chávez, benché non mitighi il dolore del gigantesco male sociale dei colombiani, può alleviare la penosa sofferenza di più di un centinaio di famiglie.

Traduzioni da Desde Abajo
dal N. 127

daGli agrocombustibili e la minaccia della fame
Ora che gli idrocarburi sono in via di estinzione, gli agrocombustibili sembrano essere la soluzione. Per lo meno quanto dice il mediatico Ministro dell’Agricoltura, Andrés Felipe Arias. Il progetto di legge 113/06, in presentazione alla Camera dei Rappresentanti, così lo enfatizza. Sarà davvero così bello?.


Cosa vogliono dal Polo?

Nella seconda settimana di settembre ha fatto notizia una supposta divisione del Polo, propiziata dalle dichiarazioni del senatore Petro, secondo le quali manca una condanna esplicita alle FARC. L’accusa è falsa. È evidente che si tratta, con l’appoggio dei potenti mezzi di comunicazione, di forzare un allineamento con propositi elettorali sulla base di una discussione ugualmente falsa. Senza dubbio, il Polo è obbligato a trovare un’identità politica, però il punto delle definizioni non è lì. Una simile pressione tendenziosa è deplorevole, e irresponsabile il suggerimento. Nel passato costò la vita di migliaia di dirigenti popolari. Per lo più, sono molti quelli che desiderano plasmare il Polo secondo le proprie necessità e interessi. Scandalo a parte, quello che conviene è cominciare la discussione vera

Un’altra denuncia del sindacato Agroalimentare

sinaltrainalSINALTRAINAL.  SEQUESTRATO E TORTURATO FIGLIO DI UN LAVORATORE DELLA COCA COLA


Il giorno 27 settembre del 2007, verso le 4 del pomeriggio, quando ANDRES DAMIAN FLOREZ RODRIGUEZ, figlio del lavoratore della imbottigliatrice della Coca Cola e dirigente del SINALTRAINAL JOSE DOMINGO FLOREZ, stava tornando da scuola, per arrivare a casa sua ubicata in strada 38ª No 204-102 del barrio los Andes di FloridaBlanca, Santander, è stato abbordato da tre individui che si mobilizzavano con una camionetta nera, armati, con radio teletrsmittente e passamontangna, i quali lo hanno fatto salire con la forza e lo hanno sbattuto sul fondo dell’auto, lo hanno colpito e durante il percorso uno di questi soggetti ha chiamato per radio e ha detto “abbiamo già preso questo figlio di puttana, che ne facciamo?” e dall’altra parte della radio hanno risposto “fategli fare un giro, strapazzatelo e lasciate il messaggio “, il soggetto che aveva parlato alla radio, ha poi detto “di a tuo padre che non ci fermeremo fino a quando non lo avremo squartato”. Poi lo hanno gettato dall’auto in località conosciuta come el Palenque, verso Lebrija, davanti ad una officina meccanica, dopo il ponte.


Sud del Bolivar. Offensiva statale contro la ACVC

ARRESTATI TRE DIRIGENTI E PERQUISITI GLI UFFICI REGIONALI DELLA ASSOCIAZIONE CAMPESINA DELLA VALLE DEL FIUME CIMITARRA

ACVCAZIONE URGENTE
Sud del Bolivar – 29 settembre 2007

Nella frazione El Cagüí, vicino alle paludi di San Lorenzo, zona rurale del municipio di Cantagallo (Sud del Bolivar), sono stati arrestati da agenti del Dipartimento  ministrativo per la Sicurezza (DAS) Andrés Gil, Evaristo Mena y Óscar Duque, membri della Asociación Campesina del Valle del río Cimitarra (ACVC), i quali stavano partecipando ad una riunione assieme alla comunità. Di fronte alla opposizione dei contadini, gli agenti hanno sparato in aria.
Andrés e Óscar somo tra i fondatori della ACVC e attualmente fanno parte della giunta direttiva della associazione. Già il 5 ottobre del 2006, Óscar era stato arrestato arbitrariamente dall’esercito, venendo poi liberato alcuni giorni dopo.