Permanenza nel territorio

logo sdb

Le zone del basso Bolivar, sia montuose che pianeggianti, sono costantemente sottoposte, ormai da decenni, alla pressione delle multinazionali dell’oro e degli agrocombustibili. La totalità del 1.600.000 ettari costituente la regione è già stato dato in concessione a queste multinazionali. Minatori e contadini sono stati costretti a difendersi dall’ingordigia dei grandi monopoli internazionali adottando strategie per la permanenza nel territorio, frenando i tentativi costanti di esproprio.
Nonostante gli attacchi di gruppi paramilitari al servizio indiretto delle trasnazionali e di uno stato presente solo con i suoi apparati repressivi, questa popolazione si organizza per continuare a vivere su queste terre: difficili ma stupefacenti. E non è una questione di ideologia, solo di vita e di dignità.
FEDEAGROMISBOL è una di queste organizzazioni di base, che associa decine di migliaia di contadini e minatori artigianali, distribuiti sui 10066 ettari di territorio a lei assegnato. Da marzo di quest’anno il governo nazionale si è visto cotretto a riprendere le trattative con loro (da lui interrotte nel 2008) nella denominata Mesa de Interlocucion. Il primo incontro dei quattro previsti avverrà in Aguachica (Cesar) il 21 giugno prossimo e tratterà la questione dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Seguiranno quelli sugli investimenti sociali, le miniere e l’ambiente, terra e territorio.
Dal 8 al 16 di questo mese si sono svolti leader e dirigenti della federazione si sono incontrati con i minatori nei loro territori per organizzare, tra l’altro, i prossimi incontri col governo colombiano.
parte dell’intervento di Marquiño a Mina Caribe [ES]

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.


sdb

IMMAGINI DAL SUD DEL BOLIVAR
foto di óscar paciencia
4 giugno 2012 – 16 giugno 2012
Comunità di Las Pavas su terre occupate. Le miniere artigianali del municipio di Santa Rosa. I dintorni di Rioviejo. La gente e il territorio.

sdb

COMUNITA’ LAS PAVAS E LA TERRA
intervista a Misael (ASOCAB)
6 giugno 2012
Costretti a difendersi dall’esproprio del territorio ove da decine di anni coltivano i prodotti necessari al loro sopravvivenza, la popolazione della comunità Las Pavas, associatasi in ASOCAB, federata con FEDEAGROMISBOL, continua ad opporsi al potere delle multinazionali agroalimentari che vorrebbero appropriarsi di questa zona per piantare la palma aceitera dalla quale si produce combustibile, ma che distruggerebbe ulteriormente il territorio e precarizzerebbe ulteriormente la vita di questi contadini.
Intervista a Misael [ES]

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.

Operai in lotta contro Nestlé

Lotta cntro Nestlélotta contro NestléSCIOPERO DI FATTO ALLA NESTLÉ
di Óscar Paciencia – 1 giugno 2012
A Bugalagrande, piccolo centro di ventimila abitanti, situato nel Valle del Cauca, esiste la più grande delle cinque fabbriche Nestlé presenti in Colombia. Da aprile di quest’anno il sindacato alimentarista SINALTRAINAL ha intrapreso un intensa lotta contro la precarizzazione in generale ed in particolare per il ripristino della uguaglianza retributiva tra lavoratori, per gli investimenti sociali dovuti dall’impresa alla comunità, per il ripristino del fondo adoperato dai lavoratori per l’acquisto della casa e per tutelare le condizioni di salute dei dipendenti e delle loro famiglie. Nel tentativo di convincere Nestlé a prendere in considerazione le rivendicazioni del SINALTRAINAL, Javier Correa, presidente del sindacato, ha scrtto al presidente della repubblica Manuel Santos. Nestlè, che ha minacciato di mandare la polizia antisommossa per sgomberare la protesta, occupa a Bugalagrande circa 750 lavoratori, mentre in tutte le strutture dell’impresa distribuite nel Valle del Cauca i dipendenti sono in totale circa 1200. … continua…