organizzazioniaraucaBollettino Nº 84
PER ROMPERE IL BAVAGLIO
UNA ALTERNATIVA DI OPINIONE


Dipartimento di Arauca, Colombia 25 Settembre 2007

PRIMA UDIENZA REGIONALE DELLA COMMISSIONE DEI DIRITTI UMANI DEL CONGRESSO SULLE VITTIME DEI CRIMINI DI STATO E DELLA GUERRA SPORCA PARAMILITARE
Con un ulteriore sforzo del popolo araucano, dopo molti tentativi, nella regione si realizza la prima udienza sulle vittime del paramilitarismo, che noi ed altre regioni abbiamo chiamato vittime dei crimini di stato, perché sempre abbiamo mantenuto questa posizione e denunciato che la guerra sporca paramilitare è una politica di stato che storicamente è riconosciuta come terrorismo di stato, attuata dai diversi governi antidemocratici di estrema destra dell’oligarchia in alleanza con l’impero. L’udienza si terrà il giorno 27 Settembre a Saravena, municipio rappresentativo per il suo alto livello di organizzazione sociale ed, inoltre, per essere uno dei più repressi dalle politiche di sicurezza democratica.

Nuova minaccia delle Aguilas Negras

A N C O R A !!

PARAMILITARI DENOMINATI AQUILE NERE MINACCIANO
I LAVORATORI DELLA COCA COLA, DIRIGENTI DEL SINALTRAINAL
Il 25 Settembre del 2007, verso le 12:30, Domingo Flores, Nelson Perez y Luis Eduardo Garcia, dopo essere usciti dalla riunione convocata da ASTDEMP con i candidati per le elezioni comunali della città di Bucaramanga e del Governo del dipartimento di Santander, hanno aperto la porta dell’ufficio del SINALTRAINAL Sezionale Bucaramanga, ubicato al secondo piano della Strada 42 con 14 – 09 e hanno trovato una busta trovando all’interno il seguente comunicato:


minacce sinaltrainal
Comunisti, guerriglieri mascherati da sindacalistiJAVIER CORREA, alias Luis Garcia, smettetela col discorso ideologico guerrigliero, andatevene dal dipartimento- Al contrario saremo obbligati a realizzare l’obiettivo militare e restituiremo durante il natale alle vostre famiglie i cadaveri in una fossa comune – la procura non vi salverà la vita – questo è l’ultimo avviso poi colpiremo – non sommate altri morti – terroristi delle multinazionali – lcome Aquile Nere abbiamo voglia di sangue fresco – la vostra filosofia a difesa dei più deboli è una meta impossibile nessuno ci crede e fa danno – Conosciamo i movimenti delle vostre famiglie – Vogliamo voi sensa altri spargimenti di sangue – Gli smobilitati organizzati farmo pulizia sociale – comunisti figli di puttana – verrete squartati.
BUON NATALE – AQUILE NERE


Il sindacato agroalimentare nel mirino delle Aguilas Negras
ANCORA MINACCE DI MORTE AL SINALTRAINAL

Informiamo tutta la struttura Nazionale del Sinaltrainal ed anche le organizzazioni amiche che: Alle 10 circa di mattino del 20 settembre 2007 nella abitazione del compagno JOSE DOMINGO FLORES, un soggetto sconosciuto ha lasciato un volantino nel quale si minaccia di morte il compagno e tutta la sua famiglia.
Questo fatto accade precisamente in seguito ad una riunione realizzata con l’impresa COCA-COLA nella quale si protestava per la mancanza di sicurezza dei compagni in servizio presso l’impresa stessa


minacce sinaltrainal
AUC (Autodefensas Unidad de Colombia)
Aquile Nere

Sindacalisti figli di puttana – guerriglieri. Già è scaduto il termine affinché vi zittiste – Ora, dato che non avete scelto come volete morire, lo abbiamo deciso noi. Cominceremo da JOSE DOMINGO FLORES e DALLA SUA FAMIGLIA dopodiché continueremo con gli altri malnati guerriglieri- Noi smobilitati non abbiamo gettato le armi – Non crediate, siete obiettivo militare – In poco tempo avrete il vostro malnato ciccione e la sua famiglia morti…. Fronte AGUILAS NEGRAS
Fronte Aquile Nere Lebrija


Da El Tiempo.com

LE FARC SI RIUNIRANNO CON IL PRESIDENTE CHAVEZ IL PROSSIMO 8 OTTOBRE

chavez e uribe a bogota17 settembre 2007
Questo è quello che afferma il portavoce di questa guerriglia, Raúl Reyes, in un video che consegnò alla senatrice Piedad Córdoba, con cui si riunì da qualche parte nella selva tra giovedì e venerdì scorso.
Seppur nel messaggio non era specificato, El Tempo ha saputo che sarebbe proprio Reyes l’inviato speciale delle FARC e che il luogo dell’incontro sarebbe probabilmente Palazzo Miraflores (presidenziale) di Caracas.
Nel video Reyes, seduto ad un tavolo del suo accampamento con cordoba, ringrazia Chavez. “Voglio felicitarmi con lui per l’impegno che ci ha messo, per il suo ammirevole lavoro”, le dice. Inoltre sottolinea la determinazione delle FARC per continuare ad andare avanti verso un accordo che permetta la liberazione di politici, membri della forza pubblica e i tre statunitensi, in cambio di circa 500 guerriglieri incarcerati, tra cui Reyes include Sonia e Simon Trtinidad, oggi prigionieri negli Stati Uniti.

Selva Colombiana – 16 settembre 2007
da YouTube – [7′]


il manifestoSabato 15 settembre 2007

OSTAGGI IN COLOMBIA COSI’ CI PROVA CHAVEZ

Il leader del Venezuela comincia la mediazione tra il presidente Uribe e il guerrigliero «Tirofijo». Un’incredibile partita di poker, in palio la vita di 45 sequestrati
di Guido Piccoli
Se non si mercanteggiasse sulla vita e la libertà di tanta gente, soldati e guerriglieri compresi, quanto accade in Colombia potrebbe apparire un gioco d’azzardo. Più precisamente un poker, nel momento dei lanci e rilanci, quando i giochi sono fatti, si bluffa e bisogna mantenere i nervi a posto. Intorno al tavolo verde sono in tre: Alvaro Uribe e Hugo Chávez, rispettivamente il presidente più reazionario e più rivoluzionario dell’America Latina, e Tirofijo, il capo guerrigliero più longevo del mondo.


da Le Monde Diplomatique Il Manifesto
COLOMBIA, PARLA UN CAPO DELLE FARC
Rapito, condannato e liberato contro la sua volontà
di Maurice Lemoine

GrandaDeciso ad ottenere il ritorno di Ingrid Betancourt, prigioniera da febbraio del 2002delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc), Nicolas Sarkozy si è incontrato all’inizio de mese di maggio 2007 con il suo omologo colombiano, Alvaro Uribe. Su richiesta – a quanto pare – del presidente francese, e anche al fine di spingere la guerriglia a uno «scambio umanitario» alle condizioni di Bogotà, Uribe ha così preso una decisione spettacolare: ha rilasciato Rodrigo Granda, considerato il «ministro degli esteri» delle Farc, che i servizi segreti avevano rapito clandestinamente due anni e mezzo prima a Caracas. Granda è stato autorizzato – «per compiere dei passi verso la pace» -a recarsi a Cuba dal 19 giugno scorso. Dopo ha rifiutiato ogni contatto con la stampa internazionale, con una unica eccezione:Le Monde Diplomatique. Nella sua casa all’Avana, Granda ha perciò ricevuto il nostro caporedattore a cui ha affidato la sua analisi dei recenti avvenimenti.

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Traduzioni da Desde Abajo
dal N. 126

daUribe, fedele al compromesso
È l’unico programma strategico del Presidente Uribe. Il compromesso non è di oggi, ma risale alla prima campagna. Anzi, ancora prima: dal mandato di Governatore di Antioquia. Per questo, scrivere un articolo o un saggio breve o lungo sulla proposta di Uribe di trasformare i delitti di associazione a delinquere, massacri e genocidi nel reato politico di sedizione non passano inosservate alcune note poste a piè pagina di tutto quello che è successo nei cinque anni dell’attuale governo.


9 agosto. un giorno speciale

E’ passato in Colombia, seppur senza gran risonanza, il Giorno Internazionale dei Popoli Indigeni. È una manifestazione in più del valore irrisorio che l’establishment riconosce a coloro che abitano queste terre da tempi immemori, gli stessi esseri umani che oggi sono baluardo fondamentale per la loro conservazione e per la costruzione di una nazione che si proietti sul piano continentale e mondiale.

Traduzioni da Desde Abajo
dal N. 125

daAccordo umanitario. Appare un mostro a cinque teste
Doloroso e annunciato. Con la tragica morte di 11 deputati del Valle che pagano il prezzo della decisione presidenziale di un “riscatto violento”, molto più di sessant’anni di guerra, da Buenaventura attraverso tutto il Cañon Garrapatas è apparso un nuovo mostro spaventoso. Un mostro di “operazioni segrete” con cinque paia di occhi che giocano con la guerra.


"Una riforma agraria integrale è inevitabile"

L’ex arcivescovo di 56 anni è stato richiamato dalla Chiesa per la sua decisione di presentare la propria candidatura alle presidenziali del Paraguay. Con un supporto del 60% dei paraguaiani nelle inchieste, propone una riforma agraria e il controllo statale delle risorse naturali..

Incontro a Bogotà tra i due presidenti
URIBE "INCONTRA" CHAVEZ

chavez e uribe a bogotaA cura di Oscar Paciencia
Ci sono movimenti in atto che fanno pensare vicino l’accordo umanitario (scambio di prigionieri) tra il governo colombiano e le FARC? Da quello che è successo negli ultimi sette giorni sembrerebbe di si. Dopo l’incontro a Caracas tra il presidente venezuelano e una folta delegazione di parenti dei prigionieri delle FARC, questi ultimi e la determinazione del bolivariano sono riusciti ad ottenere l’incontro, duranbte il quale sono stati affrontati anche temi economici riguardanti un gasdotto tra i due paesi.
Chavez si è detto disposto a incontrare personalmente Marulanda, comandante in capo delle FARC, mentre Uribe ha affermato che permetterà l’incontro in territorio venezuelano tra un comandante fariano e il presidente. Nello stesso momento, nella selva sud di Colombia La Jornada messicana intervistava Reyes il quale pareva favorevole alla possibilità che Marulanda possa incontrare Chavez in Venezuela.


URIBE CHAVEZ parte 1 [60′]
videovideo conferenza stampa
URIBE CHAVEZ parte 1 [30′]


Marulanda e chavez
FARC: fattibile l’incontro tra Chavez e Marulanda
da la Jornada 

2 settembre 2007



Da Il Manifesto – 2 settembre 2007
Il «mediatore» Chavez riceverà i leader FARC
Accordo con il colombiano Uribe. Presto i leader del gruppo guerrigliero a Caracas. Si punta alla liberazione di 45 ostaggi eccellenti in cambio di decine di prigionieri politici
di Giuseppe De Marzo
Bogotà

[versione IT]


carovana minera COMUNICATO PUBBLICO
CAROVANA NAZIONALE E INTERNAZIONALE
AGROMINERARIA

La carovana agromineraria, formata da delegazioni nazionali ed internazionali ha terminato il suo percorso di 17 giorni dopo essere passati per il Sud del Bolivar, Chocò, Risaralda, Cauca e Nariño.
In ognuna di queste tappe si sono evidenziate le condizioni di precarietà del settore della piccola attività mineraria, dove lo Stato ha svolto il suo ruolo abbandonando completamente questa attività produttiva, preferendo la svendita della risorsa aurifera alle imprese straniere e rinunciando una volta per tutte alla sovranità e ad una fonte di entrata per il paese.
Oltre a questo abbandono si osserva una campagna denigratoria contro il settore minerario artigianale per danni ambientali, campagna che mira alla sua chiusura e a dichiarare illegale questa forma di sopravvivenza di migliaia di famiglie colombiane.

dal 17 agosto al 3 settembre
CAROVANA NAZIONALE E INTERNAZIONALE

PER LA RESISTENZA DELLA ATTIVITA’ MINERARIA ARTIGIANALE

La Carovana Minera è un’iniziativa che coinvolge leader appartenenti a comunità minerarie di differenti parti del paese (Nariño, Chocó, Cauca, Bolivar, Risaralda) i cui territori sono stati richiesti dalla multinazionale AngloGold Ashanti – Kedahda – per esplorazione o sfruttamento. La Carovana percorrerà varie regioni a livello nazionale che stanno venendo colpite dagli interessi della multinazionale.
La Carovana ha come obiettivo quello di visibilizzare all’interno ed esterno della Colombia la problematica mineraria, gli oltraggi fisici e legislativi coi quali la transnazionale viene espandendo il suo dominio. Nello stesso modo tende a fortificare il movimento contro il grande settore minerario e difendere la permanenza delle comunità nei loro territori.

La Carovana sarà composta, per il livello nazionale, da due leader per ognuna delle regioni coinvolte: Cauca, Bolivar, Risaralda, Chocó e Nariño, e da membri di paesi coinvolti economicamente o legalmente nelle attività della Kedahda. Per questo a livello internazionale parteciperanno compagni inglesi, statunitensi, canadesi ed italiani.

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Nunca mas!3 settembre 2007  – dal Comitato Carlos Fonseca

audio Corrispondenza da Bogotà [parte 3]  [10′:09" –  5.9 mgb]


Nunca mas!31 agosto 2007  – dal Comitato Carlos Fonseca

audio Corrispondenza dal Nariño [parte 1]  [11′:20" –  6.6 mgb]

audio Corrispondenza dal Nariño [parte 2]  [5′:10" – 3.0 mgb]

Nunca mas!27 agosto 2007  – dal Comitato Carlos Fonseca

audio Corrispondenza da Risaralda  [21′:35" –  6.0 mgb]

radio onda rossa25 agosto 2007  – da Radio Onda Rossa


samaniego bannersamaniego narinhoA cura di Oscar Paciencia
Nella pubblicità della pagina web del Governo si legge di una Samaniegopartecipativa e competitiva‘, simbolizzata dal logo di una enorme infrastruttura stradale che sovrasta la valle nariñense. Forse occorrerebbe aggiungere anche ‘conflittiva e desplazada‘, se come ci raccontano i più di 400 contadini scappati dalle montagne circostanti a seguito degli scontri armati che stanno avvenendo nelle comunità limitrofe, ove l’incursione paramilitare associata all’esercito nazionale stà cercando di fare posto alla multinazionale Kedhada per lo sfruttamento dell’oro e delle altre risorse minerali di cui la zona è ricca.
Nell’ambito dell’ultima giornata di attività della Carovana Minera Nazionale e Internazionale Il Comitato Carlos Fonseca  e la RedHER hanno  avuto modo di intervistare e raccogliere le denunce dei contadini e piccoli minatori scesi  dalle loro comunità per protestare e partecipare agli incontri.