Dignità indigena

minga indigenaminga in caliLA DIGNITÁ INDIGENA ARRIVA A CALI
di Óscar Paciencia – 25 ottobre 2008
Dopo oltre cento chilometri percorsi a piedi, da La Maria Piendamó fino a Cali, e dopo 15 giorni di mobilitazione in oltre 15 dipartimenti del paese,nonostante i tre morti e gli oltre 200 feriti, con centinaia di arresti, la Minga Indigena e Popolare arriva nella capitale del Dipartimento del Valle del Cauca. Sono oltre 40000 e rivendicano in cinque punti la propria dignitá, e quella del popolo colombaino nel la sua interezza.
Ricostruire nella memoria collettiva che dal 1492 gli continuano ad essere sterminati; Difender la vita e i diritti territoriali, politici ambientali ed alimentari; Rifiutare la illegittimitá e illegalitá di questo governo alleato col paramilitarismo; Diritti umani conservati e pace per tutti; Liberare la Madre Terra, dato che fin quando sará sottomessa e distruttua non ci sará futuro per nessuno. Questi in sintesi gli obiettivi.
Come spiega NASA ACIN (Associazione Nazionale Indigena Nord del Cauca), organo del governo indigeno, “La Minga di Resistenza Sociale e Comunitaria del SudOccidente Colombiano stá facendo la storia in Colombia. Quando la gente si accorge che stá facendo la storia, sta molto bene. Quando il popolo sa che sta scrivendo la storia, non é interssato alle piccole conquiste. Per questo, la Minga non viene a negoziare con Uribe. Non andiamo a negoziare nulla! Quello che viene a fare la Minga é smascherare di fornte al mondo la politica di guerra e di terrore che questo governo sta utilizzando contro tutti coloro che reclamano i loro diritti. Stiamo rendendo evidenti i crimini di Uribe e la illegittimitá del suo regimo narco-mafioso e paramilitare“.


video nasa acin plan colombia IIPIANO DI AGGRESSIONE CONTRO IL CAUCA

video video a cura di NASA – ACIN
Documentario Nasa Acin, un chiaro e contundente riflesso della realtá dei popoli indigeni. Realtá che ha portato alla mobilitazione piú grande degli iultimi anni neltentativo di recuperare il territorio.


DICHIARAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

DICHIARAZIONE PARLAMENTARE SULLA REPRESSIONE AI MOVIMENTI INDIGENI E SINDACALI IN COLOMBIA

Parlamento Europeo, Strasburgo, 22 ottobre 2008
Noi, deputati europei che firmiamo, siamo stati informati della repressione perpetrata contro le manifestazioni indigene che si effettuano dal 12 Ottobre in diversi dipartimenti della Colombia che ha già privato della vita di 27 indigeni, vari desaparecidos e numerosi feriti, e la repressione contro il movimento sindacale dei tagliatori di canna da zucchero iniziati nel mese di Settembre.
Vogliamo esprimere la nostra più profonda indignazione per queste gravi violazioni ai diritti indigeni e sindacali che non possono rimanere impuniti.
Consideriamo legittime le rivendicazioni degli indigeni affinché vengano rispettati i loro territori e la loro autonomia, per la sopravvivenza delle loro 102 etnie, delle quali 18 sono in pericolo imminente di sparizione e per lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali. Egualmente riconosciamo la legittimità delle rivendicazioni dei tagliatori di canna per un lavoro degno.

 

Fuori dalla Colombia!

redLETTERA APERTA

di REDHER sulle espulsioni della cittadina tedesca, dei due cittadini francesi, sulle dichiarazioni di Uribe e sulle pressioni a fotografi e difensori per i diritti umani. La lettera é stata inviata alla Presidenza, Vicepresidenza, Defensoría del Pueblo, Ministerio degli Esteri, DIpartimento Administrativo di Sicurezza
e per conoscenza Stampa nazionale, Stampa internazionale, Corpo diplomatico.

Bogotá, 22 ottobre 2008

Coloro i quali sottoscrivono il presente documento, si dirigono a Voi col fine di condividere la profonda preoccupazione rispetto alla situazione sorta a causa dell’espulsione della cittadina tedesca Friederike Müller, il giorno 2 ottobre e l’espulsione di due cittadini francesi il giorno 14 ottobre e con i fatti ad esso relazionati.
In quanto organizzazioni della Rete Europea e Americana di Fratellanza e Solidarietà con la Colombia (REDHER), osservatori, giornalisti, cooperanti e persone solidarie, attraverso il nostro lavoro e la presenza a fianco delle vittime, realizziamo una attivitá di protezione dei diritti umani, di accompagnamento ed azioni umanitarie in differenti regioni del territorio colombiano, nell\u2019ambito previsto dal regime costituzionale e legale. Ci preoccupano profondamente le conseguenze che, a causa di questi fatti, si sono generate.

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Il presidente Uribe contro gli stranieri espulsi
“NON DOVEVAMO ESPELLERLI, MA INCARCERARLI”
Uribe intertvistatoda VANGUARDIA.COM
18 ottobre 2008
Il Presidente Uribe si lancia all’attacco degli stranieri espulsi un paio di settimane fa con l’accusa di partecipare in attivitá non conformi al tipo di visto posseduto. “Questi signori stranieri dovrebbero stare in carcere, non avremmo dovuto deportarli, ma avremmo dovuto giudicarli e incarcerarli perché loro sono colpevoli di stimolare la violenza“, ha detto durante un discorso pubblico rivolto alla popolazione di Quetame. Uribe, dopo aver chiesto alla Procura Generale che “investighi per la partecipazione in attivitá violente, per incitamento alla violenza“, ha detto che “qui (in Colombia) sono apologeti del delitto e all’estero sono distorsionisti della veritá“.

Zucchero!

tipiace lo zucchero37 GIORNI DI SCIOPERO DEI CORTEROS DE CAÑA
BLOCCO TOTALE DELLA PRODUZIONE DI ZUCCHERO ED ETANOLO NEL DIPARTIMENTO DEL VALLE DEL CAUCA
I lavoratori dell’industria dello zucchero del dipartimento del Valle del Cauca stanno conducendo da oltre un mese una decisiva battaglia per ottenere condizioni lavorative degne, che permettano loro ed alle loro famiglie di vivere dignitosamente. Dei 12 ingenios (fabbriche per la produzione di zucchero ed etanolo) 8 sono bloccati da 37 giorni dalla protesta e dallo sciopero ininterrotto di oltre 12500 corteros de caña (operai del campo impiegati nel taglio della canna da zucchero). Questi lavoratori che per 12-14 ore al giorno, per tutti i giorni della settimana, guadagnando dagli 200000 ai 400000 pesos mensili (circa 90/180 euro), costretti a pagarsi gli utensili, le divise ed i trasporti, senza nessuna protezione assicurativa, né sociale né sanitaria, senza contratto di lavoro, immersi nelle piantagioni bollenti ed umide d’estate cosí come sotto torrenziali acquazzoni, tormentati da miriadi di zanzare, mosche e ragni di ogni specie, con l’apparato scheletrico completamente malmesso… questa gente di colore (la maggiorparte) ha detto il suo YA BASTA il 15 di settembre di quest’anno, quando ha imposto ad ASOCAÑA (l’associazione degli impresari dello zucchero) la propria esistenza, come lavoratori, ma anche come esseri umani. La condizione di schiavi moderni alla quale le varie proprietá degli ingenios li sottoponevano é completamente chiara nella testa di tutti questi lavoratori, nonostante la solita, scontata, repentina, brutale risposta violenta delle forze dell’ordine e dell’esercito che, agli ordini dipersone in abiti civili non identificate, hanno picchiato, bastonato e incarcerato alcuni scioperanti.


paroIMMAGINI DELLA PROTESTA
di óscar paciencia
da Providencia, Tumaco, Castilla, Mayaguez, Pichichi
17-22 ottobre 2008

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Documento di sintesi delle problematiche relative allo sciopero
IL FUTURO E’ NOSTRO. VIVA IL PARO CAÑERO!
obreroValle del Cauca, 8 ottobre 2008
da SINALTRAINAL
traduzione di Alicerebelde
Il 15 settembre del 2008 dopo aver realizzato varie mobilitazioni, sessione del congresso e riunioni (assemblee, udienze, tavole rotonde), 12.500 lavoratori tagliatori di canna da zucchero di 8 stabilimenti produttori di zucchero ed etanolo hanno deciso di entrare in sciopero a seguito della risposta negativa di ASOCAÑA per risolvere il plico di petizioni presentato il 14 luglio 2008 da Sinaltrainal, Sinaltaglioros, la Centrale Unitaria dei Lavoratori di Colombia “CUT” sezione del Valle del Cauca ed i comitati di lavoratori tagliatori.

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AZIONE URGENTE
CONTINUA LA PERSECUZIONE AI TAGLIATORI DI CANNA E AL SENATORE ALEXANDER LOPEZ
obrero21 ottobre 2008
da Organizzazioni
traduzione di Alicerebelde

Privati della libertà i leader dei tagliatori di canna OSCAR DE J. BEDOYA MUÑOZ, OMAR ENRIQUE SEDANO GARCÍA E JOSÉ ONEY VALENCIA LLANOS ed inoltre ALBERTO BEJARANO SCHIESS e JUAN PABLO OCHOA, Consulente Del Senatore ALEXANDER LÓPEZ MAYA
Noi organizzazioni sotto firmatarie ci dirigiamo alla comunità nazionale ed internazionale, agli organismi intergovernamentali di diritti umani ed ai movimenti sociali, al fine di denunciare le nuove strategie dello Stato colombiano tendenti a perseguire le giuste lotte dei lavoratori tagliatori di canna e l’appoggio legale e legittimo che hanno offerto agli stessi il Senatore Alexander López Maya ed i membri della sua Unità Tecnica Legislativa.
Oggi alle dieci della mattina, i leader tagliatori di canna Oscar di J. Bedoya Muñoz, Omar Enrique Sedano García e José Oney Valencia Llanos ed Alberto Bejarano Schiess e Juan Pablo Ochoa, consulente del senatore Alexander López Maya, si sono presentati volontariamente, in compagnia di più di 50 leader, davanti al Corpo Tecnico di Investigazione della Procura Generale della Nazione, dove sono stati privati della libertà.

 


AZIONE URGENTE

LO SQUADRONE MOBILE ANTISOMMOSSA DELLA POLIZIA, ESMAD, SI SCAGLIA CONTRO I LAVORATORI DEGLI STAMIBLIMENTI ZUCCHERIERI DELLA VALLE DEL CAUCA

 

feritoPalmira, 25 settembre 2008
da Movimento dei Lavoratori della canna da zucchero (e altri)
traduzione di Alicerebelde

Le organizzazioni sotto firmatarie denunciano davanti alla comunità nazionale ed internazionale le aggressioni delle quali sono stati oggetto nell’alba del giorno di oggi i lavoratori dell’Industria della Canna di Zucchero e segnalano che le organizzazioni di diritti umani sono state aggredite verbalmente e sono state ostacolate da parte della Forza Pubblica (Polizia Nazionale ed Esercito Nazionale) nei loro tentativi di verificare i fatti.I
All’alba del giorno di oggi 25 settembre 2008, alle 4:30 di mattina truppe appartenenti allo Squadrone Mobile Antisommossa della Polizia Nazionale, approssimativamente circa 130 effettivi, hanno circondato gli stabilimenti Providencia (100) e Central Tumaco (30), e senza ragione alcuna hanno attaccato i lavoratori con bombe di gas lacrimogeno, lasciando il seguente risultato:
FERITI NELLO STABILIMENTO CENTRAL TUMACO
1. – RUBEN DARÍO CÓRDOBA
2. – FRANKLIN MURILLO
3. – EDER CASERES
4. – HUGO PASCUAL
Denunciano inoltre che alle squadre di diritti umani dell’Associazione Nomadesc, alla Corporazione Giuridica Utopia, alla Segreteria di Diritti umani della CUT, si sta impedendo di compiere perfettamente il proprio mandato di prevenzione, protezione e difesa di diritti umani.

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COMUNICATO STAMPA

LE MOGLI DEI LAVORATORI DI CANNA VIVRANNO VICINO AI LORO MARITI NEGLI ZUCCHERIFICI

obreroPalmira, 22 settembre 2008
da Movimento dei Lavoratori della canna da zucchero
traduzione di Alicerebelde
Più di 5.000 donne tra mogli e madri dei corteros di canna che hanno marciato oggi per le principali vie di Palmira, hanno annunciato che se questa settimana non ci sará una negoziazione tra il Movimento di Lavoratori dell’Industria della Canna di Zucchero 14 giugno ed Asocaña, accompagneranno i loro mariti nelle carpe ubicate all’entrata degli stabilimenti.
Il presidente della Centrale Unitaria dei Lavoratori CUT, Tarcisio Mora Godoy, é arrivato oggi ad accompagnare l’Assemblea Permenente che conta giá più di 12.000 corteros in questa regione del Paese ed ha condiviso la marcia delle donne nella cittadina di Palmas. Nel suo intervento il leader sindacale ha annunciato appoggi logistici nazionali ed internazionali a sostegno dell’Assemblea. “Questo sciopero non lo possiamo perdere e non lo perderemo a causa di mancanza di alimenti per i tagliatori, seminatori, minatori ed altri lavoratori che intervengono nell’industria zuccheriera.”


Quarto giorno di sciopero totale dei corteros
SI RAFFORZA LO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLA CANNA DA ZUCCHERO

obrero
Lunedí, 19 settembre 2008
da Direzione Nazionale SINALTRAINAL
traduzione di Alicerebelde
Nel quarto giorno di sciopero dei lavoratori cañeros della Valle del Cauca e Cauca il movimento continua a crescere. Operai dei torchi produttori di panela, trasportatori, mulattieri ed altri del sistema produttivo cominceranno la sospensione di attività nelle prossime ore. A questo si aggiunge l’immensa solidarietà delle popolazioni di vari municipi della regione, di contadini, indigeni, studenti della zona e del movimento sociale del resto del paese.
Questa situazione è la risposta degli operai del settore cañero e del paese della Colombia all’intransigenza di ASOCAÑA e dei patroni del settore zuccheriero che fino ad ora si sono negati alle trattative che permetterebbero di risolvere il conflitto lavorativo incominciato il passato 14 Luglio con la presentazione del fascicolo di petizioni.

Valle del Cauca, Cauca e Risaralda
ASSEMBLEA PERMANENTE CON SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÁ IN TUTTI GLI ZUCCHERIFICI
Lunedí, 15 settembre 2008
da Movimento dei Lavoratori della canna da zucchero
traduzione di Alicerebelde
Assemblea Permanente con sospensione delle attività di semina, campo, mietitura e fabbricazione in tutte le imprese dello zucchero della Valle geografica del Fiume Cauca: Valle del Cauca, Cauca e Risaralda.
Il Comitato Coordinatore ed a suo nome la Commissione Negoziatrice del Movimento dei Lavoratori dell’industria della Canna da Zucchero 14 Giugno, informa la cittadinanza di Valle del Cauca, Cauca e Risaralda, l’opinione pubblica nazionale ed internazionale, che a partire da oggi, lunedì 15 di settembre, dalle 03:00 della mattina, abbiamo deciso di entrare in Assemblea Permanente con sospensione delle attività di semina, campo, mietitura e fabbricazione in tutte le imprese zuccheriere della Valle geografica del Fiume Cauca, data la risposta negativa dell’Associazione di coltivatori di Canna di Zucchero ASOCAÑA per negoziare coi lavoratori, dato il Fascicolo Unico delle Esigenze presentato il giorno 14 di Luglio di 2008 e dato che a dispetto delle multiple attività che abbiamo realizzato per cercare un tavolo di dialogo, le nostre solelcitazioni sono state ignorate.

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ULTERIORI NOTIZIE SULLO SCIOPERO:

blog cañerossinaltrainalindy corteros


Crisi umanitaria in Arauca

DENUNCIA PUBBLICA
ARAUCA: CRISI UMANITARIA
pisotla araucaSaravena, 20 ottobre 2008

Denunciamo i fatti di seguito citati, che rivelano la crisi umanitaria che attraversa la regione e che negli ultimi giorni ha prodotto nuove vittime. La sicurezza che si promuove nel dipartimento, è riferita agli interessi economici transnazionali e le oligarchie bianche, ma non ai contadini, operai, dirigenti sociali né in generale alle persone comuni che continuano ad essere martiri del conflitto sociale ed armato.
Il 17 ottobre é stato assassinato il signore SEBASTIAN RAMIREZ GÓMEZ, di 37 anni di età, il suo cadavere é stato trovato nella frazioneo Puerto Lleras del municipio di Saravena.
Il 14 ottobre, approssimativamente alle 12:10 del pomeriggio , é stato assassinato nel capoluogo municipale di Fortul il giovane YAMID DARÍO MARÍN TORRES che ha ricevuto vari colpi di arma da fuoco nel corpo.

Crisi umanitaria a La Libertad

casanare missioneMISSIONE DI ACCOMPAGNAMENTO
ALLA PROVINCIA LA LIBERTAD – Dipartimento di Boyacá
dal 9 al 14 Settembre 2008

"Un giorno fummo importanti esendo il passaggio obbligato
dell’oriente al centro del paese,
eravamo nella gloria quando l’esercito
che sconfisse gli spagnoli scalò le nostre rocce e strade,
e la considerarono culla della libertà, il giubilo duro poco.
Questi momenti di gloria, semmai riposano negli impolverati scaffali.
Improvvisamente ci svegliamo non col trillo degli uccelli
Ma con lo scoppiettio di fucili e macchine grandi;
cominciò l’incubo"

PRESENTAZIONE

La provincia di La Libertà sta soffrendo una grave crisi umanitaria che ci chiama, come organizzazioni sociali e patrocinatrici dei diritti umani, a partecipare a questa Missione. Oltre all’accompagnamento alle comunità nel loro processo di ricerca della verità, giustizia e riparazione integrale per gli abusi a cui sono state sottomesse da parte delle organizzazioni armate tanto legali come illegali, facciamo un tentativo affinché la comunità nazionale ed internazionale conosca la situazione vissuta nella regione, si pronunci davanti agli organismi governativi e cessino le violazioni ed infrazioni verso i diritti umani ed il Diritto Internazionale Umanitario.
Egualmente, il proposito della Missione è diretto a generare distinte dinamiche di solidarietà e rafforzamento organizzativo a partire da scenari di incontro tra le amministrazioni municipali, le Giunte di Azione Comunale, la chiesa, i rappresentanti Pubblici: le Personerías, la Defensoria del Pueblo,Procura, tra le altre.

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ninaIMMAGINI DELLA PROVINCIA LA LIBERTAD
di Ariadni / REDHER

Comunitá di Labrazagrande, Paya, Pisba
dal 9 al 14 settembre 2008

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Minacce paramilitari

minaccia redherIl giorno 6 ottobre l’ACEU (Associazione Colombiana di studenti Universitari) ha ricevuto una minaccia diretta alla loro organizzazione, alle Ambasicate di alcunipaesi Europei, Canada e Stati uniti, ed alla Rete di Fratellanza e Solidarietá con Colombia (REDHER), nelle sue articolazioni europee, colombiane e canadesi. Di seguito il testo della minaccia.

AGUILAS NEGRAS BLOCCO DISSIDENTE AUC
Sig.ri Ambasciate dei Paesi dell’Unione Europea, Canada, Usa, Messico, Ecuador, Venezuela, Cile, Brasile ONGs colombiani ed internazionali con sede in Colombia, sindacati, raggruppamenti di studenti nazionali ed internazionali, Questo è un ultimatum ad un lavoro di intelligence iniziato 2 anni fa O TACCIONO O LI TACITIAMO NOI nei paesi menzionati abbiamo identificato le braccia armate dell’organizzazione FARC sono persone che hanno ottenuto status di rifugiato o perseguitato politico, ma non sono altro che aborti di guerrigliero che si fanno passare per funzionari di organizzazioni non governative o come studenti ricercatori che si muovono nelle città di Barcellona, Parigi, Roma, Ginevra, Madrid, Ciudad de México, Londra, Miami e New York per attentare alla dignità del popolo colombiano; abbiamo informazione che molti di essi hanno come centro operativo città ecuadoriane e venezuelane molto vicino alla frontiera, non avremo la mano leggera con tutti quei FIGLIDIPUTTANA COMUNISTI che non si adeguino a questa minaccia abbiamo la capacità di sapere quando entrano ed escono dal territorio colombiano tutti questi rappresentani della GUERRIGLIA. Tutti coloro che abbiamo menzionato sono dichiarati OBIETTIVO MILITARE FIGLIDIPUTTANA RIFONDEREMO LE IDEE MARXISTE PER AVERE UNA COLOMBIA LIBERA DALLLA GUERRIGLIA.

Indigeni in resistenza

minga indigenaMINGA NAZIONALE DI RESISTENZA INDIGENA

Nei dipartimenti di Guajira, Córdoba, Sucre, Atlántico, Chocó, Norte de Santander, Risaralda, Caldas, Quindío, Valle del Cauca, Cauca, Tolima,Huila, Casanare, Meta e Boyacá il Movimento Indigeno e popolare, da sei giorni sta rivendicando pacificamente la propria autonomia, la liberazione della ‘madre terra’, in difesa della vita e dei diritti territoriali, contro un governo legato al paramilitarismo. Mentre Uribe Velez dichiara lo stato di Conmoción Interior (che equivale ad uno stato di eccezione, ove tutti i poteri passano nelle sue mani), la sua polizia, con mezzi brutali ed arcaici, ferisce oltre 200 indigeni (di cui il 10% con proiettili) e ne uccide quattro.
Nella sola Panamericana all’altezza della cittá di La María, Piendamó (CAUCA), territorio di dialogo, negoziazione e convivenza del CRIC, si trovano oltre 20 mila indigeni di differenti luoghi del Cauca. La forza pubblica ha ucciso Mariano Morano Dizú, vittima di un colpo di fucile alla testa e ci sono almeno altri 20 feriti. Informano che lí ci sono anche individui in abiti civili che stanno sparnado contro gli indigeni.

BILANCIO PRIME SEI GIORNATE DELLA MINGA
da ONIC –  16 ottobre 2008

represion cauca

Durante le azioni intraprese dal movimento indigeno nei dipartimenti di Guajira, Córdoba, Sucre, Atlántico, Chocó, Norte de Santander, Risaralda, Caldas, Quindío, Valle del Cauca, Cauca, Tolima,Huila, Casanare, Meta e Boyacá, si stanno presentando nelle ultime ore fatti di enorme gravità che evidenziano le politiche repressive e di criminalización della protesta sociale intraprese dal Governo.
I fatti più gravi si vengono presentando in La María – Piendamó nel Cauca e nel municipio di Candelaria del Valle dove l’ESMAD, l’Esercito e la Polizia attaccano gli indigeni a colpi di fucile, gas lacrimogeni, tanquetas, elicotteri e persino a machete per reprimere la protesta.
Preoccupano inoltre le versioni date dai mezzi di comunicazione, ove si afferma che queste manifestazioni sono infiltrate dalle FARC, con lo scopo di legittimare l’offensiva militare e le morti degli indigeni che continuano ad essere annunciate con insistenza dalle organizzazioni indigene e per i diritti umani che sono stati al tanto di questa situazione purtroppo non nuova.
Ocorre ricordare che il 15 marzo nel Consiglio Comunitario realizzato a Popayán, il Presidente Álvaro Uribe ha offerto una ricompensa per la testa dei dirigenti delle popolazioni indigene presenti durante il processo della Liberazione della Madre Terra e da allora in colombia non ha cessato la violenza e la morte di indigeni
.

MOTIVAZIONI PER LA MINGA INDIGENA
da ONIC –  10 ottobre 2008

represion caucaI Popoli Indigeni e le loro autoritá convocano ai settori sociali, popolari e democratici della societá colombiana alla MINGA NAZIONALE DI RESISTENZA INDIGENA, una giornata di unitá comunitaria, sociale e popolare

I NOSTRI OBIETTIVI
1. Seminare nuovamente nella memoria collettiva che i Popoli Indigeni dal 1492 vengono sistematicamente sterminati, situazione che si é aggravata con le politiche dell’attuale governo.
2. Difendere la vita e i diritti territoriali, politici ambientali e alimentari.
3. RIfiutare la illegittimitá e illegalitá del governo e del congresso della Repubblica per essere legati al paramilitarismo.
4. Esiger il pieno sviluppo dei diritti umani e costruire tutti assieme un paese per tutti.
5. Liberare la >Madre Terra perché fino a che essa sarà sottomessa e distrutta non ci sarà futuro per nessuno.


INDEGENI EMBERA (CHOCÓ)
OCCUPANO LA DEFENSORIA IN QUIBDO

 

 

 

  Tutta la informazione sulla  Minga Indígena[ES]

Detenzioni arbitrarie

francesi detenutiDETENUTI TRE FRANCESI A PALMIRA – IL GOVERNO OSTACOLA LA LIBERA INFORMAZIONE SULLO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELL’INDUSTRIA DELLA CANNA – CONTINUA LA PERSECUZIONE CONTRO LA COMUNITÁ INTERNAZIONALE

13 ottobre 2008

Da REDHER
Alle 12:45 circa di oggi 13 ottobre 2008 i cittadini francesi DAMIEN FELLOUS, con passaporto n. 07CI42976, JULIEN DUBOIS con passaporto n. 05EI56809 e JORIS PROT con passaporto n. 07CP21469, sono stati fermati da membri del DAS (Dipartimento Amministrativo di Sicurezza), mentre stavano realizzando un lavoro giornalistico
nei luoghi di concentrazione dei lavoratori dell’Industria della Canna di Zucchero. I giornalisti avevano effettuato la verifica delle condizioni dei lavoratori negli Impianti Manuelita e Providencia, di cui possedevano foto e doecumentazione informativa.parocañero
Questi fatti si presentano giusto nel momento in cui il governo annuncia indurire le misure di ordine pubblico contro i lavoratori dell’Industria della Canna da zucchero che si trovano in Assemblea Permanente con sospensione dell’ attività dal 15 settembre 2008, i lavoratori del Ramo Giudiziario che hanno cominciato il 1 settembre 2008 e nel momento in cui gli indigeni e contadini del Cauca, si trovano riuniti nella comunitá di María Piendamo, nella Minga per la Vita dal 12 ottobre 2008, dove hanno convocato il presidente Álvaro URIBE VELEZ, per le gravi minacce e crimini di lesa Umanità dei quali continuano ad essere vittime.

[verisone IT]   [versione ES]


ULTIMA ORA: Alla fne della storia JULIEN DUBOIS  e JORIS PROT sono stati espulsi, mentre il fotografo DAMIEN FELLOUS é stato rimesso in libertá.


Assassinato l’indigeno Nicolás Lemus

Era fratello di un noto e stimato leader di comunitá

ASSASSINATO UN ALTRO INDIGENO NASA NEL CAUCA

Nicolas_Valencia_LemusSantander de Quilichao
12 ottobre 2008

da Tejido de comunicación ACIN

Il comunero Nicolás Valencia Lemus di 39 anni , guidava un veicolo nella via che conduce a Toribío da Il Palo, accompagnato da sua moglie e suo figlio quando é stato fermato ed obbligato a scendere dal veicolo da due uomini incappucciati che si identificarono come membri del gruppo paramilitare “Aquile Nere” Gli assassini inmediatamente lo crivellarono di colpi in presenza della sua famiglia.Gli assassini, prima di fuggire, hanno scritto sui vetri del veicolo “Aquile Nere.”