COMUNICATO
SFOLLATA LA COMUNITA’ DI ISLA PELADA
da Processo Comunità Negre
Valle del Cauca 1 marzo 2007

donnaIl Consiglio Comunitario del bacino del Fiume Mayorquín come autorità amministrativa interna del territorio[1] è costituito da sette frazioni, nelle quali si vivono 2.150 afrodiscendenti, come dal censimento interno compiuto dalla comunità, La principale attività economica della popolazione è la pesca che viene realizzata in varie giornate sia di giorno che di notte secondo le condizioni delle maree, che si alterna con la raccolta di piangua, il taglio della legna e l’agricoltura.
La comunità di Isla Pelada è una delle comunità che compongono il territorio collettivo del Consiglio Comunitario del fiume Mayorquín, è formata da 11 famiglie per un totale di 54 persone, delle quali 27 sono bambini minori di età, 15 donne e 12 uomini. La preoccupazione di questa comunità è iniziata nella metà del mese di gennaio 2007, quando, in maniera permanente, viene avviato l’insediamento della forza pubblica – fanteria di marina che comincia ad insediarsi dentro il casale.

oeaOTTAVO RAPPORTO TRIMESTRALE DEL SEGRETARIO GENERALE AL CONSIGLIO PERMANENTE SULLA MISSIONE DI APPOGGIO AL PROCESSO DI PACE IN COLOMBIA
(MAPP/OEA)


VERIFICA DELLO SMANTELLAMENTO DELLE STRUTTURE ARMATE DELLE A.U.C.

Come risultato dei lavori di verifica, la Missione ha identificato 22 nuove strutture composte per approssimativamente tremila integranti, dei quali una parte sono stati membri delle autodifese. Per 8 di queste strutture si hanno indizi di un possibile fenomeno di riarmo, costituendosi questi casi di allerta. I restanti 14 casi sono stati pienamente verificati dalla Missione. È rilevante far emergere che la MAPP/OEA ha osservato che i raggruppamenti che sono sorti dopo le smobilitazioni delle AUC e le compagnie che non si disarticolarono, hanno reclutato persone che interne al processo di reinserimento; nonostante, solo una parte dei suoi membri sono smobilitati.

Traduzioni da Desde Abajo
dai N. 119 / 120

daColombia in emergenza sociale

Una bambina morta di fame a Bogotà. Il fenomeno non è unico né occasionale. Nell’ultimo anno sono morte per la stessa causa 25 piccoli in tutto il paese. Per alcuni le morti si spiegano con la disattenzione dei genitori, la trascuratezza nelle loro case, o a causa di pratiche rituali delle famiglie dei bambini, alcuni di essi di provenienza indigena. Ma la realtà è un’altra.


Pranzo alla Modelo

La prigione è un spazio in cui si produce una cultura propria e particolare, costante, che dirige coloro i quali lì abitano. Per questo, ogni nuovo internato deve imparare le regole, incominciando dalle parole, poiché definiscono il suo mondo.


daTrent’anni di terrorismo di stato in Colombia. Paramilitarismo e controllo sociale
Nel 1962, una missione dell’Esercito degli Stati Uniti capeggiata dal generale Yarbourough visitò la Colombia. I suoi insegnamenti, applicati tra 1977-2006, anni di terrore in Colombia, rimasero scritti nel manuale "Operazioni contro le forze irregolari" delle FF.AA.,quando ancora non esisteva la guerriglia. Bisogna scoprire cosa si nasconde sotto.


Mancuso: il signore alla moda

La fotografia della stampa che ho davanti ai miei occhi sembra convenzionale. È quella di un personaggio elegante che posa in abito da dirigente, serio ed attento alla macchina fotografica. L’abito scuro a righe, di buon tessuto, sembra tagliato su misura, così impeccabile si adatta al corpo del suo padrone, e la cravatta può essere di Gucci o di Givenchy. Ciò che è sicuro è che si tratta di una marca esclusiva.

tpp

UDIENZA PRELIMIRARE DEL PETROLIO
TRIBUNALE PERMANENTE DI POPOLI
SESSIONE
COLOMBIA


Saravena, Arauca, 11 – 13 Dicembre 2006


Membri delle Organizzazioni Sociali di Arauca, dell’osservatorio Sociale delle Imprese trsnazionali, megaprogetti e diritti umani in colombia, rappresentanti di sindacati, associazioni studentesche, contadine, indigene, popolari, difensori dei diritti umani, organizzazioni non governative, arrivate da varie regioni colombiane e da altri paesi del mondo, si sono lriunite per dar inizio al processo che giudicherà la politica delle trasnazionali del petrolio presenti nel paese e dello stato colombiano, che privatizza l’impresa statale petrolifera e devolve le risorse naturali al consorzio internazionale.

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tppSARAVENA: 11-12-13 de DICIEMBRE 2006
Udienzia Preliminare del Petrolio
OXI – REPSOL
BP  a giudizio.
Le ragioni del Tribunale Permanente

Giudicherà la politica dell’ Occidental Petroleum Corporation, Repsol e British Petroleum Company, per gli impatti lesivi sulla popolazione dei dipartimenti di Boyacá, Arauca, Casanare e Northe de Santander, nell’oriente colombiano.
I soprusi realizzati da queste imprese cercano specificatamente di controllare la popolazione per evitare le resistenze all’esplorazione e allo sfruttamento della risorsa, e per raggiungere questo scopo hanno attivato varie strategie combinate: militarizzazione della zona accompagnata da mercenari nordamericani, dichiarazione della regione come “Zona di Riabilitazione e Consolidamento” per il posizionamento paramilitare, esecuzione di crimini di lesa umanità ed una persecuzione giudiziaria permanente contro le organizzazioni sociali.

Lo sostiene l’avvocato Alirio Uribe Muñoz

ALVARO URIBE POTREBBE ESSERE PROCESSATO INTERNAZIONALMENTE COME FUJIMORI E PINOCHET
uribe2da Selvas.org / Cronicon.com

Davanti al monumento di impunità eretto in colombia con lo pseudo-processo di disarmo dei gruppi paramilitari, non è affatto improbabile che a breve o a lungo termine il presidente Alvaro Uribe Vélez, suo deciso propugnatore, possa essere sottoposto a un processo internazionale. E’ questo ciò che sostiene l’avvocato costituzionalista e insigne difensore dei diritti umani, Alirio Uribe Muñoz uno dei portavoci del Collettivo di avvocati José Alvear Restrepo e attuale vicepresidente della Federazione Internazionale della Lega dei Diritti Umani (FIDH) con sede a Parigi.

esL’ ELN SMENTISCE RCN COLOMBIA

COMUNICATO PUBBLICO
10 FEBBRAIO 2007
L’ELN chiarisce all’opinione pubblica nazionale e internazionale che non ha niente a che fare con l’informazione che la Catena radiofonica RCN ha presentao il gionro 8 febbraio nel suo notiziario delle 19, in cui presenta un capitano dell’esercito colombiano che, secondo la notizia, era stato liberato, essendo nelle mani dell’ELN nel municipio di Dobio nel Dipartimento di Valle del Cauca.

Il presidente del sindacato agroalimentare denuncia nuovamente
MINACCIATI MEMBRI DEL SINALTRAINAL

Il giorno 10 Febbraio 2007, verso le 10:30 del mattino, abbiamo appreso il contenuto di una busta che ignoti hanno lasciato sotto la porta dagli uffici del sindacato ASTDEMP, nella sede della CUT di Santander nella città di Bucaramanga ubicato nella Strada 42 n.14 – 09 al 2° piano. All’apertura la busta conteneva la seguente minaccia contro alcuni membri del SINALTRAINAL che lavorano nell’imbottigliatrice della Coca Cola nella città di Bucaramanga


minacce
AUC (Autodefensas Unidad de Colombia)
Aquile Nere

Come Smobilitati del Magdalena Medio – Aquile Nere – lanciamo un appello ai terroristi sindacali della cocacola – Javer Correa, Luis Garcia alial ‘El Chile’ , Domingo Flores alias ‘El Gordo’, Nelson Perez, affinchè lascino stare l’impresa Coca Cola. E’ già sufficiente il danno che hanno causato- Che fermino questa campagna contro gli imprenditori di Santander e che appoggiano i diseredati di questo paese. Non rispondiamo, li dichiariamo obiettivo militare delle Aquile Nere – Come preferite la morte –Tortura –squartati, colpo di grazia – allo stile Magdalena Medio – questo lo deciderete voi, terroristi della guerriglia- Non gridate. Ricordatevi che al comandante Mancuso non piace il rumore.
Non è una minaccia – eseguiremo – verrà il giorno
Fronte Aquile Nere Lebrija

Arauca segue con i morti
ALLERTA PREVENTIVA e AZIONE URGENTE

dal Centro per i Diritti Umani Joel Sierra
Saravena, 7 Febbraio 2007


Lanciamo la presente Allerta preventiva agli organismi di giustizia e controllo dello Stato, alla comunità regionale, nazionale ed internazionale, per i fatti che narriamo di seguito e che costituiscono un imminente rischio per l’integrità e sicurezza della comunità araucana; in uguale maniera esigiamo l’attivazione dei meccanismi propri di questo sistema da parte del governo nazionale e degli organismi menzionati:
1. Dopo i fatti che finirono con l’assassinio dei giovani JUAN PABLO VERDUGO VERDUGO e SANTIAGO HERNÁNDEZ HERNÁNDEZ, con l’intervento dell’esercito Nazionale, i civili che parteciparono a questi fatti, hanno lanciato una sentenza di morte verso quattro contadini della regione.

uribeScontro FARC-EP ELN
Mentre Uribe sta a guardare…

di Oscar Paciencia
Segue lo scontro armato tra le due guerriglie più vecchie del pianeta. Tra accuse di settarismo da un lato e collaborazione col nemico dall’altro, lo scontro si estende dal dipartimento di Arauca al sud Occidente e nella zona Atlantica.
Non sono comprensibili le ragioni dell’assassinio di tante speranze (oltre che di vite umane ribelli e rivoluzionarie) a tutte quelle organizzazioni sociali, politiche e di movimento, gruppi per i diritti umani, alle popolazioni civili che da decenni resistono all’oligarchia colombiana e al potere statunitense, per trasformare la realtà di quel paese.
Uribe guarda e sogghigna.


comunicato FARC-EP e rapporto del Fronte 60
dicembre 2006 e gennaio 2007
FARC-EP: I CAPI DELL’ELN SI SONO ALLEATI CON
LA MAFIA E L’ESERCITO NEL CAUCA!

L’anno 2007 è iniziato nel bel mezzo della vergognosa situazione di un governo eletto con voti ora comprati ora inventati, in elezioni gravide della violenza e degli inganni della cosca paramilitare. Pare che la parola “decenza” non faccia parte del vocabolario dell’attuale governo, che in modo sfacciato ufficializza la storica combutta tra l’oligarchia -che ha gestito lo Stato- ed il paramilitarismo…..
Come se non bastasse, i capi dell’ELN in questa regione si sono alleati con la mafia del Norte del Valle e si coordinano con l’esercito ufficiale per espellere le FARC dalla Costa del Pacifico, al fine di dar via libera ai progetti di appropriazione e saccheggio che narcotrafficanti, transnazionali e latifondisti hanno in cantiere in questa zona del paese….

L’ELN ASSASSINA A TRADIMENTO IL COMANDANTE DELL’8° FRONTE DELLE FARC
Rapporto al Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP del Fronte 60

  1. Lo scorso 1 dicembre il compagno Ramírez, comandante dell’ottavo Fronte “José Gonzalo Sánchez”, è morto in un’imboscata tesa da unità dell’ELN sotto il comando di Oscar, nella frazione Barranquilla, tra Palomas e La Calera nel Cauca.
  2. Poco prima di morire, il compagno aveva sostenuto conversazioni con quell’unità dell’ELN, al termine delle quali si era concordato di tornare a dialogare una volta fosse finito l’operativo dell’esercito ufficiale in corso. Il compagno si era congedato e si stava allontanando con il proprio gruppo di sicurezza, quando più avanti si sono presentati combattimenti con l’esercito, che avanzava. Nella manovra di ripiegamento, il compagno Ramírez è caduto, insieme a 16 combattenti, in un’imboscata tesa dallo stesso Oscar dell’ELN, con cui aveva conversato poco prima.

Due comunicati di gennaio 2007 dell’ELN
CHE SI ARRESTI L’ASSURDO CONFRONTO ARMATO TRA RIVOLUZIONARI

I problemi della Colombia sono di carattere storico con profonde radici che racchiudono in sé una complessità tale per cui è difficile da sviscerare e risolvere la crisi ed il conflitto interno….
L’ELN parte dalla considerazione dell’inesistenza di un’organizzazione che sia avanguardia unica che stia capeggiando il processo rivoluzionario e goda del riconoscimento delle grandi maggioranze della nazione; ciò che esiste sono varie espressioni di avanguardia con riconoscimento e legittimità parziale. È con questa maniera di vedere la realtà che valuta l’unità tra i rivoluzionari, i democratici e i progressisti come un elemento strategico fondamentale e che, senza detta unità, intesa nelle differenti espressioni e livelli che esprime il concetto, sarebbe impossibile il trionfo rivoluzionario
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Comunicato del Blocco Caribe delle FARC – 10 Febbraio 2007
VOLTAFACCIA DELL’ELN
È molto deplorevole la carta dell’ELN nel suo triste tramonto come movimento insorto. Malgrado non sia mai stato colpito dal Piano Patriota, si appresta – demotivato della sua lotta armata -, ad incorporarsi al sistema politico vigente, alla lotta istituzionale, elettorale, e di liquidazione, lasciandosi utilizzare dall’Intelligence Militare dell’esercito, contro le FARC.
Negli ultimi tempi hanno cominciato a sparare contro la nostra organizzazione ed ora si presentano davanti al mondo, olimpicamente, come le vittime di una risposta ad essi obbligata.


cambSterminio dell’Eln
da Cambio del 6 febbraio 2007
In cinque mesi, le Farc hanno assassinato oltre 300 miliziani e simpatizzante dell’Eln in Arauca, Nariño e Cauca.

Durante la vigilia di Natale 2006, monsignor Carlos Germán Mesa Ruiz, vescovo di Arauca, arrivò col bastone pastorale e gli ornamenti in una località ai piedi del monte della pianura per un appuntamento con i capi del blocco nordorientale dell’Eln. Prima di sedersi a tavola sistemata per la riunione, il prelato indossò la stola, iniziò un discorso per la pace e chiese che cessasse la sanguinosa offensiva che questo gruppo guerrigliero aveva iniziato contro le Farc da già 10 mesi.
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semanaFarc contro ELN
Dalla rivista Semana  del 3 febbraio 2007

Le due principali guerriglie sono inguerra mortale per tutto il paese, nella quale ci sono tradimenti, fucilazioni e centinaia dimorti. Perchè si stanno uccidendo?
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I colombiani conoscono fino ad ora solo la guerra tra nemici dichiarati. Militari e poliziotti contro guerriglieri. Paramilitari contro insorti. Militari contro paramilitari. Quella che è difficile da immaginare è una battaglia tra eserciti che sembravano essere dalla stessa parte. Questa guerra di guerriglie è tanto crudele come silenziosa. I suoi morti non escono sulla stampa, le sue vessazioni non sono denunciate dalle organizzazioni per i diritti umani e le sue vittorie militari si celebrano solo negli anfratti profondi della selva. Quello che icominciò come scaramuccia tra comandi intermedi, si è trasformato in un’offensiva per tutto il paese, comandata dai più duri e sanguinari capi di entrambe le guerriglie.
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43 anni fa Manuel Marulanda Vélez, alias ‘Tirofijo’, e Nicolás Rodríguez alias ‘Gabino’ erano due giovani rivoluzionari che pretendevano cambiare lo Stato per la via delle armi. ‘Tirofijo’ fondò le Farc e ‘Gabino’, a soli 14 anni di età entrò nel nascente ELN. All’inizio degli anni 90 i due gruppi guerriglieri si unirono nella Coordinadora Guerrigliera. In un’epoca in cui Farc ed ELN erano amici. Oggi i due gruppi sono nemici mortali e si scontrano in tutto il paese La guerra tra le Farc e l’ELN ha lasciato un numero indeterminato di morti in ogni posto. Alcuni stimano che ad oggi la cifra può superare i 500 sovversivi morti in questa guerra tra guerriglie. L’ordine di annichilire all’ELN provenne dal proprio ‘Tirofijo’ che lo scorso dicembre, ordinò ai suoi uomini di cancellare della mappa gli elenos