Incarcerato alla Modelo di Bucaramanga, patio numero 4

INTERVISTA A TEOFILO ACUÑA, ACCUSATO DI RIBELLIONE

di Oscar Paciencia
29 aprile 2007 – h. 21.30

Il presidente di Fedeagromisbol racconta con dignità e preoccupazione, l’episodio della sua cattura illegale, dove il sergente ed i soldati presenti lo hanno prelevato con la forza dalla sede della Federazine a Santa Rosa del Sur pochi minuti prima che si recasse ad una riunione ufficiale con rappresentatni del governo colombiano.
Racconta delle sue condizioni materiali e psicologiche, e soprattutto della preoccupazione per la gente che continua a vivere nelle montagne del Sud del Bolivar e che in questo momento subisce oltraggi continui da un esercito che si sente criticato nello svolgimento della funzione di cane da guardia per conto della multinazionale dell’oro Kedahda, che necessita lo spopolamento della zona per poter sfruttare le miniere.
Dalla Corporazione Sembrar si apprende che il giudice di Simitì ha negato l’abeas corpus richiesto dall’avvocato, per definire illegittimo l’arresto e quindi scarcerare Teofilo.

A Z I O N E     U R G E N T E
CONTINUA LA POLITICA UFFICIALE DI STERMINIO
CONTRO FEDEAGROMISBOL
Inoltre, azioni contro accompagnatori internazionali
Sud del Bolivar – 28 aprile 2007
Come organizzazioni sotto firmatarie, denunciamo all’opinione pubblica nazionale ed internazionale i seguenti fatti che evidenziano la continua persecuzione contro gli abitanti del Sud del Bolivar,specialmente nei confronti dei leader membri della Federazione Agrominera del Sud del Bolivar – Fedeagromisbol e le organizzazioni accompagnanti, dopo tre giorni l’arbitraria, ingiusta ed illegale detenzione di TEOFILO ACUÑA.
Fatti:
…….Sabato 28 aprile, verso le 14 e 30, sono stati privati della libertà nella frazione di San Luquitas, del corregimiento di San Pedro Frío del municipio di Santa Rosa, i leader EMILIANO GARCÍA, fiscale della Federazione Agromineraria del Sud del Bolivar, OMAR NUÑEZ, presidente della Giunta di Azione Comunale della frazione di Mina Pista del corregimiento San Pedro Frío, Orlando ROA AMAYA presidente della Giunta di Azione Comunale della frazione di Mina Mcha dello stesso corregimiento ed i suoi due accompagnatori internazionali.
……..Il gruppo di leader recensito, aveva viaggiato verso la zona urbana di Santa Rosa, per partecipare alla riunione del Tavolo di Interlocuzione che vedeva la presenza anche del governo nazionale. Questi leader stavano ritornando verso San Pedro Frío in compagnia di due delegati internazionali quando sono stati ritenuti dall’Esercito. È importante mettere in evidenza, come antedecedente che, alcuni minuti prima della riunione del 26 di aprile, era stato fatto prigioniero il presidente della Federazione Agromineraria TEOFILO ACUÑA
.

Sulla detenzione di Teofilo Acuña
INTERVISTA A GERMAN BEDOYA

Responsabile del Coordinamento Nazionale Agrario (CNA)

28 aprile 2007 – h. 0.30

A cura di RedHer
Buongiorno a tutti voi, un saluto affettuoso da parte dei campesinos colombiani.
Vogliamo dirvi che in questo paese, le multinazionali si stanno appropriando di tutte le nostre risorse naturali, ci stanno facendo sfollare dai nostri territori, creando caos e confusione.
Fanno questo appoggiati dal Trattato di Libero commercio stipulato con il NordAmerica o con accordi commerciali stipulati con l’Unione Europea, facendo leggi e riformando la costituzione, a beneficio del capitale delle imprese trasnazionali.

COMUNICATO PUBBLICO
MONTAGGI ED ARBITRARIETA’ GIUDIZIARIA:
NUOVA STRATEGIA DELLA ANGLO GOLD ASHANTI

27 aprile 2007 – h.16.00
Il caso di Teofilo Manuel Acuña
Le organizzazioni sociali e per i diritti umani sotto firmatarie, denunciamo alla comunità nazionale ed internazionale gli abusi avvenuti durante la detenzione arbitraria della quale fu oggetto il presidente della Federazione Agromineraria del Sud di Bolivar, TEOFILO Manuel ACUÑA:
….. Come è noto a livello nazionale ed internazionale, il Battaglione Antiaerea Nuova Granada con sede nella città di Barrancabermeja, è venuto commettendo seri oltraggi nei confronti delle comunità e dei leader del Sud del Bolivar, che vanno da minacce e stigmatizzazioni, fino ad esecuzioni extragiudiziarie come quella avvenuta il 19 settembre 2006 contro il leader agrominerario Alejandro URIBE CHACON.
…. Nell’ultimo mese, membri del Battaglione Antiaerea Nuova Granada, sono stati interrogati durante il processo che si realizza per l’assassinio di Alejandro Uribe Chacón, ove TEOFILO ACUÑA è testimone di questo Falso Positivo riportato dall’Esercito Nazionale.
…. L’intelligence militare del Battaglione Nuova Granada, considera che Alejandro URIBE CHACON e TEOFILO Manuel ACUÑA, abbiano agito al margine dalla legge, essendosi opposti al fatto che più di 30.000 minatori venissero espulsi dai loro territori, che oggi si pretende siano devoluti all’impresa Kedahda S.A. A., filiale dell’Anglo Gold Ashanti.

firmano:
Federación Agrominera del Sur de Bolívar
Corporación Sembrar
Coordinador Nacional Agrario
Proceso de Comunidades Negras – PCN
Fundación Comité de Solidaridad con los Presos Políticos
Sinaltrainal
Red Europea de Hermandad y Solidaridad con Colombia
Red de Hermandad Colombia
Instituto Nacional Sindical
Campaña Prohibido Olvidar
Asociación Nomadesc
DhColombia

COMUNICATO RETE ITALIANA
LIBERTA’ IMMEDIATA PER TEO!!

27 aprile 2007 – h.17.00

Teo, conosciuto in Italia e in tutta Europa per le sue costanti denunce sulla violazione dei Diritti Umani in Colombia e in particolare nel Sud del Bolivar, è stato arrestato senza alcun motivo all’interno dell’Ufficio della Federazione, ieri 26 Aprile da militari del Battaglione Antiaereo “Nueva Granada”della V Brigata.
Da alcuni anni le comunità del Sud del Bolivar, da sempre dedite prevalentemente all’estrazione artigianale dell’oro, sono costantemente aggredite e minacciate dagli interessi della Kedahda S.A, una tra le più grandi multinazionali dell’Oro del mondo. L’Italia è uno dei maggiori importatori di Oro proprio dalla Kedahda S.A, filiale dell’Anglo Gold Ashanti !!
Così come in tutta la Colombia, le imprese multinazionali utilizzano i cosiddetti “Paramilitari”, in realtà l’Esercito Nazionale e gli apparati di sicurezza dello Stato, come eserciti privati per sfollare le comunità attraverso il terrore e il massacro indiscriminato della popolazione e impossessarsi illegalmente delle terre e delle risorse naturali del paese.

teofiloliberoAZIONE URGENTE
26 aprile 2007

ARRESTATO PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE
AGROMINERARIA DEL SUD DEL BOLIVAR


La Federazione Agromineraria del Sud del Bolivar, il Coordinamento Nazionale Agrario – CNA, il Processo delle Comunità Nere – PCN, la Corporazione Sembrar, la Rete di Fratellanza Colombiana e la Rete Europea di Fratellanza e Solidarietà con la Colombia denunciano i seguenti fatti:

1. Oggi 26 aprile 2007 verso le 9:00 di mattina nell’ufficio della Federazione nella zona urbana di Santa Rosa, Sud del Bolivar, è stato fermato da membri del battaglione antiaereo Nuova Granada della V Brigada, il presidente della Federazione TEÓFILO Manuel ACUÑA RIBÓN.

2. Che l’esercito allude ad un ordine di cattura del pubblico ministero n.28 sezione di Cartagena, Edward José Cabello Baquero, dove si accenna di un tale soprannominato Teófilo di professione leader sindacale.

3. Che nel momento della detenzione il leader della Federazione è stato picchiato e che fino ad ora secondo il respnsabile Cordova, per ordini superiori è vietata l’entrata dell’avvocato, e questo ci fa temere per la sua integrità fisica.

4. Che oggi si riunisce in Santa Rosa il Tavolo di Interlocuzione delle comunità col governo nazionale, ove stanno facendo presenza distinte autorità nazionali.

5. Che TEÓFILO Manuel ACUÑA RIBÓN aveva testimoniato nel processo in corso nei confronti del battaglione antiaerea Nuova Granada a seguito dell’assassinio di Alejandro Uribe leader della Federazione.


6. Che giusto in questo momento si stanno preparando gli incontri circa il codice Minerario in cui la Federazione aveva un ruolo protagonista.


7. Durante il verificarsi di questi fatti, è stata colpita anche una funzionaria della Defensoria del Pueblo

[versione IT]     [version ES]


redaudio corrispondenza  RedHer da Bogotà [IT]
27 aprile 2007 – h.3.30


Testimonianza in voce di Teofilo ACUÑA al Tribunale Internazionale di Opinione
Parigi, novembre 2003 – TIO PARIGI
teo e gabo

audio  Parte 1    [ 13′ 00" – 6099 Kb]
audio  Parte 2    [   8′ 24" – 3946 Kb]
audio  Parte 3    [   3′ 31" – 1657 Kb]
audio  Parte 4    [   7′ 35" – 3563 Kb]
audio  Parte 5    [   8′ 30" – 3992 Kb]
audio  Parte 6    [   3′ 42" – 1738 Kb]


Popolazioni indigene occupano la sede del governo locale
CHOCO’. LA TRAGEDIA CONTINUA….

23 aprile 2007 – da Indymedia Colombia
choco protestaProtestano 500 indigeni davanti alla sede del Governo del dipartimento del Chocó


"Abbiamo preso la decisione di manifestare contro l’abbandono e l’umiliazione alle quali siamo stati sottomessi dalle autorità municipali, dipartimentali e nazionali, non solamente in questi giorni, ma da molto tempo… Siamo stanchi della sistematica violazione dei nostri diritti, specialmente quello alla salute, alla alimentazione, all’educazione, alla protezione della vita. Vogliamo venga garantita la integrità culturale di nostri popoli."choco protesta 2
La tragedia delle popolazioni nere, indigene e meticce continua. Oltre che sopportare gli effetti dell’arretratezza sociale, continuano ad essere vittima della ripresa del paramilitarismo, della politica militarista dello stato, dei soprusi degli insorti e della corruzzione dei governanti.
Nei loro territori, convertiti in scenari di guerra, assistono come spettatori o vittime ad una crescente militarizzazione della loro vita quotidiana, dei loro villaggi e dei loro fiumi e soffrono di conseguenti e permanenti soprusi, essendo popolazione civile disarmata ed estranei alla guerra, osservano che le risorse che vengono loro negate per la sanità e la educazione vengono convertite in capacità militare, mentre continunano con la stessa frequenza gli assassini, le minacce e gli sfollamenti.

Comunicato 1   [versione IT]   [version ES]
Comunicato 2   [versione IT]   [version ES]
Informazioni dalla Diocesi di Quibdò  [versione ES]
Pronunciamento del presidente  ONIC      


Raccontare la criminalizzazione del movimiento Universitario!
RIUSCITA MANIFESTAZIONE UNIVERSITARIA DEL DISTRETTO DELLA CAPITALE

da Asociación Colombiana de Estudiantes Universitarios (ACEU)

universitàPiù di 4000 universitari delle università pubbliche e private del distretto della capitale hanno fatto vedere la loro contrarietà e indignazione contro le segnalazioni poliziesche e la persecuzione delle quali sono state vittime gli studenti universitari, perpetrati dal presidente della repubblica ed alti funzionari del Governo. Ci rifiutiamo di perdere l’allegria, il sonno e la parte umana dell’educazione.
La mobilitazione ha ottenuto mettere al corrente l’opinione pubblica del distretto e le alte sfere del governo nazionale la problematica che viviamo attualmente. La commissione di Dialogo è stata istituita con la partecipazione di studenti, professori e lavoratori con funzionari della Defensoria del Pueblo, la Segreteria di Governo di Bogotà ed il ministero dell’interno, capeggiato dalla viceministra degli interni Maria Isabel Nieto Jaramillo

conferencia

Dichiarazione finale
"Il governo deve smantellare le strutture militari, politiche ed economiche del paramilitarismo"
da Rebelión 18 aprile 2007


E’ stato celebrato a Bruxelles
l’ Uffico Internazionale per i Diritti Umani – Azione Colombia,
OIDH-ACO
e il Coordinamento Colombia-Europa-Estados Unidos, CCEEU
con l’appoggio dei parlamentari europei
Jens HOLM
(Gruppo Confederale dela Sinistra Unita Europea/Sinistra Verde del Nord – GUE/NGL),

Raül ROMEVA
(Gruppo Verdi – Verts/ALE),

Richard HOWITT
(Gruppo Socialista Europeo – PSE)

Josu ORTUONDO LARREA
(Gruppo della Alianza dei Democratici e Liberali per Europa – ADLE)

Il Governo della Colombia deve adottare tutte le misure adeguate per smantellare effettivamente le strutture militari, politiche ed economiche del paramilitarismo, ed epurare ogni suo vincolo dai servitori pubblici, membri della Forza Pubblica ed organismi di sicurezza. Nello stesso modo, deve dare corretto adempimento alla sentenza della Corte Costituzionale in relazione al’applicazione della legge 975 del 2005.
La comunità internazionale deve vigilare affinché il Governo della Colombia adempia a questi  obblighi.

incompatibilidad
3 aprile 2007

NON UNA PALLOTTOLA IN PIÙ TRA I GUERRIGLIERI COLOMBIANI

Milton Hernández – Comandante ELN

…Davanti alle mutue aggressioni, le nostre forze guerrigliere in conflitto hanno contribuito a fomentare l’incredulità del movimento popolare colombiano, introducendo un equivoco paradosso: Noi, le FARC e l’ ELN, difensori storici dell’unità rivoluzionaria, siamo i primi a vulnerarla.
A partire da un intenso esercizio di ponderazione e riflessione politica, i Comandi Generali delle Organizzazioni dovrebbero sottoscrivere un storico patto per l’unità, difronte alla profonda riflessione ed autocritica per gli errori commessi. Un patto per l’unità che raccolga l’esperienza storica di entrambe le forze in quasi 43 anni di lotta…


14 aprile 2007
LE FARC MINACIANO IL MOVIMENTO SOCIALE COLOMBIANO

Prensa por la verdad – Cauca. Comunicato pubblico

Da molto tempo le aspirazioni di autonomia ed indipendenza del paese colombiano sono represse attraverso una guerra alimentata dall’oligarchia colombiana, la quale col passare degli anni, è stata alimentata dall’imperialismo e dagli interessi delle grandi imprese transnazionali. ….
Come comunicatori popolari ed attivisti sociali, per onore alla verità, sentiamo il dovere inevitabile di:
Denunciare all’opinione pubblica nazionale ed internazionale che membri della “Colonna Jacobo Arenas”, del Comando Congiunto di Occidente delle FARC-EP, hanno dichiarato vari membri delle organizzazioni sociali ed indigene del suroccidente colombiano, come il “CRIC”, “ACIN” e “Cima”, obiettivo militare.
In un atteggiamento chiaramente prepotente ed egemonico, le FARC-EP attraverso la publicazione di un comunicato pubblico che ha circolato per il dipartimento del Cauca il passato mese di febbraio, pretendono sottomettere i movimenti sociali di resistenza al loro piano guerrafondaio, senza rispettare l’autonomia del movimento indigeno e i processi di organizzazione comunitaria che lì si sono sviluppati durante molti anni di lotta per la terra e per la conservazione della Madre terra.


19 Febbraio 2007
ELN PROPONE ALLE FARC
Comunicato pubblico Comando Centrale ELN

Tanto le FARC come l’ELN facciamo parte del patrimonio storico della resistenza antimperialista del continente, lottatori per il Socialismo e siamo al servizio della causa rivoluzionaria del paese latinoamericano.
Sia questa l’opportunità, per riaffermare che con le FARC abbiamo più punti in comune che differenze, queste ultime intese come parte delle naturali controversie che sorgono nel campo popolare. Siamo parte dello stesso progetto di nazione e rivoluzione e che siamo organizzazioni sorelle, non forze opposte.

LETTERA DEL COMANDANTE IN CAPO FARC-EP MARULANDA

6 Dicembre 2005


Al Comandante
Nicolás Rodríguez
Ejército de Liberación Nacional.

.. Crediamo conveniente che entrambe le organizzazioni per trovare le cause reali che hanno generato incomprensioni e fino ad arrivare a scontri armati non ufficializzati dal comando delle FARC in alcuni Blocchi, sia necessario fare prima un breve recursus storico del passato, dopo la creazione del Coordinamento Guerrigliero Simón Bolívar , per poi essere affrontate da entrambe le organizzazioni in un futuro non troppo lontano dove ci sia l’opportunità di parlare della strategia politico – militare di entrambe le organizzazioni, che deve servire come anello di congiunzione unificante di tutti coloro i quali come noi vogliono cambiamenti; vedrete voi come attraverso questo mezzo riusciremo a mettere fine a qualunque tipo di incomprensione e di scontri non necessari tra i vari Fronti…


ELN DISPOSTO AD UN CESSATE AL FUOCO ‘SPERIMENTALE’ IN COLOMBIA

leader elnda REUTERS
Lunedì 16 Aprile 2007 5:34

L’Avana – L’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), la seconda guerriglia della Colombia, lunedì scorso ha detto di essere disposta ad un cessate al fuoco "sperimentale" per facilitare un processo di pace che cercherà di lanciare questa settimana alla Avana.
Il governo del presidente Álvaro Uribe ha richiesto al gruppo guerrigliero che consegni le sue armi, dichiari un cessate al fuoco e liberi i circa 500 ostaggi, come condizione per procedere nel processo di pace.
"Stiamo nella disposizione immediata di entrare a dialogare con colui il quale il presidente indichi nelle Forze armate per concretizzare il cessate al fuoco” ha detto il capo della delegazione guerrigliera, maggiore Pablo Beltrán.

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da Cuba Encuentro   [version ES]
da Rebelion / TELESUR   [version ES]