LA GUERRIGLIA DELL’ ELN HA CONSEGNATO NOVE PERSONE CHE DETENEVA A UNA COMMISSIONE DELLA CROCE ROSSA guerriglieri
da TeleSUR
20 gennaio 2008

Fonti ufficiali informano che l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) ha consegnato questa domenica alla Croce Rossa Internazionale, nella località di Nariño, alla frontiera con Ecuador, nove persone che teneva sequestrate dall’inizio dell’anno.
Il governatore della località colombiana di Nariño, Antonio Navarro, ha precisato ai giornalisti che la consegna di sette trasportatori e due donne, si è prodotta nel paese di Samaniego, a circa 800 chilometri al sudest di Bogotà e vicino alla frontiera con l’Ecuador.

LOGO SINALTRAINALIL GOVERNO DI "SICUREZZA DEMOCRATICA" E LA COCA COLA

lunedì, 14 gennaio 2008
da Sinaltrainal
Traduzione Comitato Carlos Fonseca

Le segnalazioni irresponsabili del governo di "Sicurezza Democratica", nello schiamazzo creato dal suo vicepresidente Francisco Santos, le azioni indebite delle imbottigliatrici e le minacce di morte per mezzo dei gruppi paramilitari, oggi denominati Aquile Nere delle Autodifese Unite della Colombia A.U.C, sono state tre strumenti molto importanti che hanno beneficiato la transnazionale e le hanno permesso di aggravare la precarizzazione dei lavoratori ed aumentare le difficoltà dell’organizzazione sindacale. Le violazioni permanenti dei diritti umani dei lavoratori della Coca Cola e le minacce continue contro le loro vite, sono state nel 2007 un grande problema per il rafforzamento del Sinaltrainal.

logo elenoIn una lunga intervista, realizzata nella selva Colombiana nei mesi di fine 2007, di cui una parte andata in onda domenica su una radio della Patagonia Argentina (Lu5AM600), il Comandante Javier della Direzione Nazionale dell’ELN e il Comandante Raul del Frente Oriental Domingo Lain dell’ELN trattano alcuni argomenti cruciali della attualità colombiana. Dalla scelta ed attualità della lotta armata, al narcotraffico, dal paramilitarismo allo scontro in atto con le FARC in diversi dipartimenti, dalla coca in Arauca alla questione dell’accordo umanitario e dei dialoghi di pace.


audio  audio 1 [5′.38" – 3.9 Mb] Javier [ELN come avanguardia] [ES]
audio  audio 2 [9′.12" – 6.5 Mb] Javier [Società organizzata e Dialoghi di pace] [ES]
audio  audio 3 [6′.41" – 4.7 Mb] Javier [Narcotrafico] [ES]
audio  audio 4 [9′:17" – 6.5 Mb] Javier [Conflitto con le FARC] [ES]
audio  audio 5 [6′:07" – 4.3 Mb] Javier [Accordo Umanitario] [ES]
audio  audio 6 [11′:13" – 7.9 Mb] Raul [La coca in Arauca] [ES]
audio  audio 7 [26′:59" – 18.7 Mb] Raul [Paramilitari e Petrolio in Arauca] [ES]


SUD DEL BOLIVAR

Dalla Paura e dall’Inquietudine alla speranza e la Pace
4 gennaio 2008

Il Natale è per i cristiani una celebrazione religiosa, momento in cui si commemora la Nascita di Gesù Cristo a Betlemme secondo i vangeli di San Matteo e San Luca. È anche il momento dell’anno in cui lasciamo un po’ di lato le preoccupazioni quotidiane, per ravvivare lo spirito di solidarietà, di rinascere nelle buone azioni, e fare arrivare ai nostri amici, parenti e conosciuti, i nostri migliori auguri.
La "Buona Novella" che i cristiani celebrano nel mondo intero, non è la Buona Novella che celebrano le comunità agrominerarie e campagnole del sud di Bolivar, per questa natività; l’incremento dei fatti di violenza in questo territorio, generano sfiducia, paura e inquietudine, minacciano la tranquillità e celebrazione della natività e le feste di anno nuovo.

[versione IT]     [versione ES]


el espectadorL’impresa ha appena scoperto in Cajamarca uno dei giacimenti di oro più grandi del mondo
NELLA SERRANIA NON BRILLA L’ORO
Zona mineraria in Bolivar affronta l’impresa Anglo Gold Ashanti coi cercatori d’ oro di una regione violenta e in crisi.
El Espectador –  5 gennaio 2008
di
Juan Camilo Maldonado
L’impresa sudafricana Anglo Gold Ashanti non ha cercato l’oro solo nel Tolima. Prima di trovare alla fine dell’anno uno dei giacimenti più grandi del mondo in Cajamarca, ha sollecitato sette milioni di ettari in tutto il paese, compresa una zona nella Serranía di San Lucas (Zona montagnosa ndt) che è stato tema di preoccupazione tra i piccoli minatori della regione e causa di tensioni sociali nella zona da quando è iniziato il processo di esplorazione nel 2004

[versione IT]     [versione ES]


Pistola su araucaDENUNCIA PUBBLICA

 Arauca, 14 gennaio 2008

Portavoce Associazione Contadina di Arauca

LA REPRESSIONE DELLA INSICUREZZA DEMOCRATICA DI ALVARO URIBE CONTRO IL POPOLO ARAUCANO CONTINUA….

Come lo abbiamo denunciato permanentemente, la politica di Insicurezza Democratica del governo Colombiano si scaglia di nuova contro il paese Araucano e le sue organizzazioni costituite legittimamente, nuovamente si usa l’apparato giudiziario per sostenere allo screditato, privo della legittimità ed oppressore regime Colombiano. Continua ad essere considerato delitto il diritto alla libera espressione, all’organizzazione, alla vita, alla permanenza nel territorio e sprattutto a cercare un futuro differente per il nostro paese.

L’Associazione Contadina di Arauca ACA denuncia che nella settimana dal 7 al 14 di gennaio del 2008, si è prodotto un altro atto di detenzione massiva e arbitraria nel municipio di Arauquita nel Dipartimento di ARAUCA, nell’Oriente Colombiano eseguito da membri della Procura, del DAS e dell’Esercito Nazinale

[versione IT]   [version ES]


raquel CastroEDUCAZIONE E LOTTA SOCIALE IN ARAUCA
Intervista a Raquel Castro

Dopo tre anni di prigione, accusata di ribellione per il semplice fatto di occuparsi dei diritti degli insegnanti e degli studenti e della costruzione di pratiche sociali nel campo dell’educaizone che facessero accrescere la coscienza dei giovani araucani, Raquel Castro, una volta scarcerata per la caduta di ogni accusa, continua a perseguire l’obiettivo di una società più giusta anche per ciò che riguarda le pratiche educative. In esilio dalla sua terra araucana, poiché segue essendo minacciata, continua ad affermare, con estrema chiarezza, i presupposti e le speranze di un’intera comunità. In questa lunga intervista affronta i temi dell’educazione relazionati con l’autoorganizzazione e le lotte, la repressione affiancata dalla grande capacità di resistere ed organizzarsi della popolazione civile del dipartimento di Arauca.

organizzazioniaraucaLE FARC CONTRO ARAUCA
di Organizzazioni Sociali di Arauca
traduzione di Aiki

Dipartimento di Arauca (Colombia),
07 gennaio 2008.
Le Organizzazioni Sociali del dipartimento di Arauca, con il lascito di dignità con il quale si sono storicamente caratterizzate nel difendere la Vita, la cultura, l’ecosistema, le risorse naturali, la sovranità nazionale, il nostro territorio, denunciano i seguenti fatti davanti all’opinione pubblica regionale, nazionale ed internazionale, ai mezzi di comunicazione:
1. Che dal 01 gennaio 2008, da parte delle FARC, è stata sviluppata una sistematica aggressione contro le comunità dalle zone rurali, del settore cittadino e contadino. In questo percorso di morte, all’alba del 01 gennaio 2008, è stato assassinato nella frazione Bajo Cusay II del municipio di Tame, il giovane contadino NÉSTOR ALSADO ROBALLO, di 26 anni e padre di tre minori.
2. Venerdì 04 gennaio 2008 è stato assassinato nella frazione di Acacias I del municipio di Tame, il dirigente contadino HERNAN LIZCANO RINCON di 48 anni, che lo hanno ucciso con un sparo e due pugnalate.

desplazamiento forzadoVerdetto del Tribunale Internazionale di Opinione
 sullo sfollamento forzato in Colombia
CONDANNIAMO PER AZIONI E OMISSIONI LO STATO E IL GOVERNO COLOMBIANO, LE COMPAGNIE MULTINAZIONALI ED I GOVERNI DI STATI UNITI, CANADA, INGHILTERRA, SVIZZERA, SPAGNA, ISRAELE, SUDAFRICA E L’ UNIONE EUROPEA


Salón Elíptico del Congresso della Repubblica della Colombia
Bogotà 21, 22 e 23 Novembre 2007
traduzione di AliceRebelde

Il clamore dei milioni di sfollata e sfollati forzati della Colombia è arrivato alla Comunità internazionale. Come risposta solidale, questo Tribunale d’Opinione si è stabilito a Bogotà, dal 21 al 23 novembre 2007, per ascoltare le vittime di questo crimine contro l’Umanità, vittime disdegnate e perseguitate, con l’obiettivo di contribuire alla piena restaurazione della Giustizia e del Diritto.
Il Tribunale Internazionale composto da 8 membri ha raccolto i dati esistenti sul sfollamento e le sue cause, tanto da parte delle istanze ufficiali del Governo della Colombia e delle Nazioni Unite (ACNUR), quanto di organismi non governativi. Cinque udienze regionali hanno avuto luogo in Valle del Cauca, Chocò, Zona centro, Arauca e Costa atlantica, dove varie centinaia di testimonianze sono state raccolte. Finalmente una giuria internazionale si è riunita nel Congresso della Repubblica, per raccogliere più di 30 testimonianze e venire a conoscenza di tre studi socio-giuridici che sono stati aggiunti alla documentazione raccolta. Le Autorità colombiane precedentemente convocate per presentare i loro punti di vista non si sono presentate. Inoltre, i dirigenti Coordinamento Nazionale degli Sfollati e i membri del Tribunale hanno ricevuto costanti minacce da parte del gruppo paramilitare autodenominato le Aquile Nere, per aver realizzato questo tribunale. 

12 gennaio 2008

CHAVEZ: FARC NON SONO TERRORISTI. E URIBE VA FUORI DAI GANGHERI

il manifestodi Guido Piccoli

Sebbene ci saranno ancora molte feste e molti abbracci per Consuelo Gonzáles Perdomo e Clara Rojas (a cominciare da quello di quest’ultima col figlioletto Emmanuel che non vede da due anni) l’allegria a Caracas e soprattutto a Bogotà è già finita. Passato il momento dei reciproci ringraziamenti (spontanei quelli di Hugo Chávez, visibilmente forzati quelli di Alvaro Uribe) per il successo dell’operazione, è esplosa come una bomba la questione di fondo del conflitto colombiano. «Chiedo ai paesi latinoamericani ed europei di rimuovere la guerriglia colombiana dalla lista delle organizzazioni terroristiche, imposta per pressione degli Stati Uniti» ha detto Chávez, intervenendo a Caracas alla plenaria dell’Assemblea Nazionale. Secondo il presidente venezuelano, sia le Farc che l’Eln (l’Esercito di liberazione nazionale, molto più piccolo e disgregato) «sono veri eserciti, che occupano uno spazio nel loro paese e che hanno un progetto politico vero e serio che rispettiamo».
[Versione IT]


chavezCHAVEZ PARLA AL CONGRESSO
"… e lo dico anche se a qualcuno non piacerà: le FARC e l’ELN non sono terroristi!.. sono eserciti, veri eserciti.."

da YouTube


12 gennaio 2008

IN UN VIDEO LACRIME E ABBRACCI FRA OSTAGGI E GUERRIGLIA il manifesto

di Guido Piccoli

I guerriglieri in tuta mimetica salutano rispettosamente Clara e Consuelo. Due giovani ragazze paffute e sorridenti, che sopportano con disinvoltura mitra e pesanti cartucciere, le baciano. Clara e Consuelo rispondono agli abbracci con gli occhi lucidi. Prima di sparire in ordine nella boscaglia, i ribelli augurano a loro, al ministro venezuelano, all’ambasciatore cubano e ai delegati della Croce Rossa, buon anno e felicità. Ad un guerrigliero, Consuelo raccomanda di avere cura di sé, «cuidate»: l’esercito è a pochi chilometri.


acuerdo humanitario CLARA ROJAS E CONSUELO GONZALES LIBERE.
E LA COLOMBIA QUANDO?
di Oscar Paciencia
Tra una mangiata di fegato di Uribe, una mezza brutta figura delle FARC e un sospiro di sollievo di Chavez, le due donne ritornano dalla selva. Vive.

Confermano che a causa dei continui attacchi dell’esercito nella zona prevista per la loro consegna alla Croce Rossa Internazionale e alla commissione di facilitazione internazionale non fu possibile rispettare la scadenza precedentemente definita. In un video distribuito da TeleSur, le due donne, al momento della liberazione, abbracciano il commando guerrigliero delle FARC che le ha accompagnate. Uribe non può fare a meno di ringraziare a denti stretti il sempre più rivale ed in ascesa presidente venezuelano, il quale, scampato dai pericoli del tiro mancino che gli hanno giocato le FARC alludendo alla consegna del piccolo Emmanuel (figlio di Clara Rojas nato nella selva) quando non era in loro potere farlo, si compiace e si rallegra, preparando la prossima mossa. Dal canto loro le FARC recuperano in extremis, con la consegna delle prigioniere, la bruttissima figura fatta di fronte al mondo, ammettendo che dal 2005 Emmanuel era stato consegnato ad una famiglia di  Bogotà. Se non lo avevano loro, perchè mai proporsi di consegnarlo assieme alle due donne?


Comunicato delle FARC-EP
ABBIAMO LIBERATO CLARA E CONSUELO!

farc logo10 gennaio 2008
trad. Associazione Nuova Colombia

Onorando la parola e l’impegno, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, FARC, consegnano oggi al Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez, alla senatrice Piedad Córdoba ed alla comunità internazionale Clara Rojas e Consuelo Gonzáles de Perdomo. Se il bambino Emmanuel non si trova tra le braccia di sua madre, è perché il Presidente Uribe Vélez lo tiene sequestrato a Bogotá. Deve liberarlo, affinché tutti si possa celebrare questo successo.
[Versione IT]   [Versione ES]


VIDEO DELLA LIBERAZIONE

farc logoClara Rojas e Consuelo Gonzales del Perdomo appena liberate nel dipartimento del Guaviare, nel sudest colombiano, vengono consegnate alla Croce Rossa Internazionale e al rappresentatne del governo Venezuelano

da YouTube [Video ES – 8′:30"]


11 gennaio 2008

COLOMBIA, STAVOLTA  E’ VERO. LE FARC LIBERANO DUE OSTAGGI

il manifestoElicottero con le insegne della Croce rossa vola sulla jungla e torna con Clara Rojas e Consuelo Gonzales, rapite nel 2002. È il primo rilascio di sempre. L’annuncio di Chavez

di Guido Piccoli

Giusto e quasi dovuto. Clara Rojas, l’assistente di Ingrid Betancourt, e l’ex-deputata Consuelo Gonzalés Perdomo sono finalmente libere. Dopo averle raccolte in una radura di una regione del Guaviare considerata sacra dagli indios Nukak Makù (tra gli ultimi nomadi del mondo), due elicotteri M-17 venezuelani hanno preso il volo in direzione di Caracas, con una sosta nell’aeroporto di Santo Domigo. Le aspettano i familiari, che non le vedono da quasi sei anni. «Mi sembra di sognare», ha detto la madre di Clara, mentre la figlia di Consuelo ha rivelato «di avere sempre creduto che tutto sarebbe finito bene». E le aspetta Hugo Chávez, che si è confermato l’unico regista possibile della pace colombiana.
[Versione IT]


LA FATICOSA VITTORIA DI HUGO IL TESTARDO

il manifestoL’offerta, la mediazione, il «licenziamento», il ritorno. In mezzo, sconfitta elettorale e rimpasto
di Geraldina Colotti

Non sarà stato il ciak di Oliver Stone, ma la prima scena ieri era la sua: primo piano sull’ostinazione del presidente venezuelano Hugo Chavez, che ha portato a casa un importante risultato di diplomazia internazionale riconsegnando alle famiglie Clara Rojas e Consuelo Gonzalez, detenute nelle mani dei guerriglieri delle Forze armate colombiane.


10 gennaio 2008
"PICCOLI" DELIRI E "CAROTENUTE" SVISTE
associazione nazionale nuova colombiadi Associazione Nazionale Nuova Colombia

La nostra associazione […] non ha l’abitudine di alimentare e protrarre in pubblico polemiche con singoli giornalisti […] Questa volta, però, le cose stanno diversamente. Che i media del regime colombiano, la CNN e la BBC ed i mezzi di disinformazione europei ed italiani prendessero la palla al balzo, approfittando dell’abortita liberazione da parte delle FARC di Clara Rojas e Consuelo de Perdomo, per strumentalizzare la vicenda del bambino Emmanuel e demonizzare così il movimento guerrigliero colombiano, ce lo aspettavamo. Ma che due giornalisti sedicenti “di sinistra”, come Guido Piccoli e Gennaro Carotenuto, si siano lanciati in questo sciacallaggio nel modo più opportunistico e deontologicamente scorretto, va denunciato con forza.

6 gennaio 2008

PENOSA AMMISSIONE DELLE FARC «NON ABBIAMO IL BAMBINO»

il manifestoI responsabili delle guerriglia sostengono in modo imbarazzato che il piccolo Emmanuel, affidato a «persone onorate», sarebbe stato «rapito dal governo Uribe per far saltare lo scambio». Il presidente canta vittoria

di Guido Piccoli

Il comunicato delle Farc, datato 2 gennaio, è arrivato, attraverso il sito dell’Agenzia Alternativa colombiana, nella notte di venerdì. Sei punti per ammettere che il piccolo Juan David, rinchiuso in un orfanotrofio di Bogotà, è effettivamente il figlio di Clara Roja. Secondo le Farc, il bimbo, affidato a «persone onorate» per metterlo al riparo dai rigori della guerra, sarebbe stato sequestrato dal governo di Uribe con «l’infelice proposito» di sabotare la sua consegna, quella della madre e dell’ex deputata Consuelo González Perdomo al presidente venezuelano Hugo Chávez.

[Versione IT]


5 gennaio 2008
COLOMBIA, CAROTENUTO E DINTORNI: FARNETICARE NON COSTA NIENTE…
associazione nazionale nuova colombiadi Associazione Nazionale Nuova Colombia

In questi ultimi giorni, si è intensificato il susseguirsi di menzogne e mezze verità sulla vicenda dell’abortita liberazione unilaterale -da parte della guerriglia rivoluzionaria delle FARC- dell’ex rappresentante alla Camera Consuelo Gonzáles de Perdomo, Clara Rojas e suo figlio Emmanuel….

5 gennaio 2008
COLOMBIA: UN BAMBINO STRITOLATO DALLA "GUERRA AL TERRORISMO"
gennarocarotenutodi Gennaro Carotenuto

L’unica cosa sicura è che soprattutto la vita di Clara Rojas, la madre del piccolo Emmanuel, è in pericolo come mai prima d’ora. Metterla a tacere per sempre, tanto da parte delle FARC come da parte del governo di Álvaro Uribe, è senz’altro la soluzione più semplice. Cosa vuoi che sia un morto in più in un paese che si dissangua da mezzo secolo?