acuerdo humanitario CLARA ROJAS E CONSUELO GONZALES LIBERE.
E LA COLOMBIA QUANDO?
di Oscar Paciencia
Tra una mangiata di fegato di Uribe, una mezza brutta figura delle FARC e un sospiro di sollievo di Chavez, le due donne ritornano dalla selva. Vive.

Confermano che a causa dei continui attacchi dell’esercito nella zona prevista per la loro consegna alla Croce Rossa Internazionale e alla commissione di facilitazione internazionale non fu possibile rispettare la scadenza precedentemente definita. In un video distribuito da TeleSur, le due donne, al momento della liberazione, abbracciano il commando guerrigliero delle FARC che le ha accompagnate. Uribe non può fare a meno di ringraziare a denti stretti il sempre più rivale ed in ascesa presidente venezuelano, il quale, scampato dai pericoli del tiro mancino che gli hanno giocato le FARC alludendo alla consegna del piccolo Emmanuel (figlio di Clara Rojas nato nella selva) quando non era in loro potere farlo, si compiace e si rallegra, preparando la prossima mossa. Dal canto loro le FARC recuperano in extremis, con la consegna delle prigioniere, la bruttissima figura fatta di fronte al mondo, ammettendo che dal 2005 Emmanuel era stato consegnato ad una famiglia di  Bogotà. Se non lo avevano loro, perchè mai proporsi di consegnarlo assieme alle due donne?


Comunicato delle FARC-EP
ABBIAMO LIBERATO CLARA E CONSUELO!

farc logo10 gennaio 2008
trad. Associazione Nuova Colombia

Onorando la parola e l’impegno, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, FARC, consegnano oggi al Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez, alla senatrice Piedad Córdoba ed alla comunità internazionale Clara Rojas e Consuelo Gonzáles de Perdomo. Se il bambino Emmanuel non si trova tra le braccia di sua madre, è perché il Presidente Uribe Vélez lo tiene sequestrato a Bogotá. Deve liberarlo, affinché tutti si possa celebrare questo successo.
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VIDEO DELLA LIBERAZIONE

farc logoClara Rojas e Consuelo Gonzales del Perdomo appena liberate nel dipartimento del Guaviare, nel sudest colombiano, vengono consegnate alla Croce Rossa Internazionale e al rappresentatne del governo Venezuelano

da YouTube [Video ES – 8′:30"]


11 gennaio 2008

COLOMBIA, STAVOLTA  E’ VERO. LE FARC LIBERANO DUE OSTAGGI

il manifestoElicottero con le insegne della Croce rossa vola sulla jungla e torna con Clara Rojas e Consuelo Gonzales, rapite nel 2002. È il primo rilascio di sempre. L’annuncio di Chavez

di Guido Piccoli

Giusto e quasi dovuto. Clara Rojas, l’assistente di Ingrid Betancourt, e l’ex-deputata Consuelo Gonzalés Perdomo sono finalmente libere. Dopo averle raccolte in una radura di una regione del Guaviare considerata sacra dagli indios Nukak Makù (tra gli ultimi nomadi del mondo), due elicotteri M-17 venezuelani hanno preso il volo in direzione di Caracas, con una sosta nell’aeroporto di Santo Domigo. Le aspettano i familiari, che non le vedono da quasi sei anni. «Mi sembra di sognare», ha detto la madre di Clara, mentre la figlia di Consuelo ha rivelato «di avere sempre creduto che tutto sarebbe finito bene». E le aspetta Hugo Chávez, che si è confermato l’unico regista possibile della pace colombiana.
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LA FATICOSA VITTORIA DI HUGO IL TESTARDO

il manifestoL’offerta, la mediazione, il «licenziamento», il ritorno. In mezzo, sconfitta elettorale e rimpasto
di Geraldina Colotti

Non sarà stato il ciak di Oliver Stone, ma la prima scena ieri era la sua: primo piano sull’ostinazione del presidente venezuelano Hugo Chavez, che ha portato a casa un importante risultato di diplomazia internazionale riconsegnando alle famiglie Clara Rojas e Consuelo Gonzalez, detenute nelle mani dei guerriglieri delle Forze armate colombiane.


10 gennaio 2008
"PICCOLI" DELIRI E "CAROTENUTE" SVISTE
associazione nazionale nuova colombiadi Associazione Nazionale Nuova Colombia

La nostra associazione […] non ha l’abitudine di alimentare e protrarre in pubblico polemiche con singoli giornalisti […] Questa volta, però, le cose stanno diversamente. Che i media del regime colombiano, la CNN e la BBC ed i mezzi di disinformazione europei ed italiani prendessero la palla al balzo, approfittando dell’abortita liberazione da parte delle FARC di Clara Rojas e Consuelo de Perdomo, per strumentalizzare la vicenda del bambino Emmanuel e demonizzare così il movimento guerrigliero colombiano, ce lo aspettavamo. Ma che due giornalisti sedicenti “di sinistra”, come Guido Piccoli e Gennaro Carotenuto, si siano lanciati in questo sciacallaggio nel modo più opportunistico e deontologicamente scorretto, va denunciato con forza.

6 gennaio 2008

PENOSA AMMISSIONE DELLE FARC «NON ABBIAMO IL BAMBINO»

il manifestoI responsabili delle guerriglia sostengono in modo imbarazzato che il piccolo Emmanuel, affidato a «persone onorate», sarebbe stato «rapito dal governo Uribe per far saltare lo scambio». Il presidente canta vittoria

di Guido Piccoli

Il comunicato delle Farc, datato 2 gennaio, è arrivato, attraverso il sito dell’Agenzia Alternativa colombiana, nella notte di venerdì. Sei punti per ammettere che il piccolo Juan David, rinchiuso in un orfanotrofio di Bogotà, è effettivamente il figlio di Clara Roja. Secondo le Farc, il bimbo, affidato a «persone onorate» per metterlo al riparo dai rigori della guerra, sarebbe stato sequestrato dal governo di Uribe con «l’infelice proposito» di sabotare la sua consegna, quella della madre e dell’ex deputata Consuelo González Perdomo al presidente venezuelano Hugo Chávez.

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5 gennaio 2008
COLOMBIA, CAROTENUTO E DINTORNI: FARNETICARE NON COSTA NIENTE…
associazione nazionale nuova colombiadi Associazione Nazionale Nuova Colombia

In questi ultimi giorni, si è intensificato il susseguirsi di menzogne e mezze verità sulla vicenda dell’abortita liberazione unilaterale -da parte della guerriglia rivoluzionaria delle FARC- dell’ex rappresentante alla Camera Consuelo Gonzáles de Perdomo, Clara Rojas e suo figlio Emmanuel….

5 gennaio 2008
COLOMBIA: UN BAMBINO STRITOLATO DALLA "GUERRA AL TERRORISMO"
gennarocarotenutodi Gennaro Carotenuto

L’unica cosa sicura è che soprattutto la vita di Clara Rojas, la madre del piccolo Emmanuel, è in pericolo come mai prima d’ora. Metterla a tacere per sempre, tanto da parte delle FARC come da parte del governo di Álvaro Uribe, è senz’altro la soluzione più semplice. Cosa vuoi che sia un morto in più in un paese che si dissangua da mezzo secolo?