marulandaLETTERA APERTA AI PRESIDENTI, PRIMI MINISTRI E CAPI DI STATO DEL MONDO
11 aprile 2007

dal Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP
traduzione a cura di Associazione Nuova Colombia


Signori Presidenti, Primi Ministri e Capi di Stato del mondo:

vogliamo parlarvi dell’olocausto del popolo della Colombia provocato dal Presidente Alvaro Uribe Vélez e dal governo più potente della terra, quello degli Stati Uniti.
L’attuale governo colombiano è illegittimo ed illegale perché è stato imposto dall’orrore del narco-paramilitarismo. Le notizie diffuse da questo martoriato paese confermano tutti i giorni tale affermazione. Quello della Colombia è un governo macchiato di sangue e cocaina. Poggia sui massacri paramilitari, gli sfollamenti forzati della popolazione ed i brogli elettorali.
I capi paramilitari proclamano apertamente che un’elevata percentuale degli attuali congressisti è stata eletta da loro e segue le loro indicazioni. E’ risaputo come quelle maggioranze abbiano alterato la Costituzione del ’91 al fine di garantire la rielezione di Alvaro Uribe. La Ministra degli Esteri ed il capo della polizia segreta di Uribe sono dovuti uscire dal governo per via dei loro nessi col paramilitarismo. Il capo d’imputazione formulato dalla Corte Suprema e dalla Procura ai parlamentari e governatori uribista, che iniziano ad essere arrestati, è “associazione per delinquere”…

amenaza sdb

DENUNCIA PUBBLICA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
11 aprile 2007


I PARAMILITARI SI STANNO RIARMANDO NEL SUD DEL BOLIVAR, MENTRE LA FORZA PUBBLICA ATTENTA CONTRO LA VITA, L’INTEGRITÀ FISICA, I BENI E LE LIBERTÀ DELLE COMUNITÀ AGROMINERARIE


Cronologia delle violazioni ai diritti umani nel sud del Bolivar
Da dicembre 2006 ad aprile 2007.


Durante i mesi di settembre ed ottobre 2006, dopo l’avvenuta esecuzione extragiudiziale del leader Alejandro URIBE CHACON, sono state realizzate diverse riunioni del Tavolo di Interlocuzione, alle quali hanno partecipato delegati appartenenti a varie entità statali, tra cui: Vicepresidenza della Repubblica, Ministero dell’Interno, Ministero di Miniere, Procura Generale della Nazione, Defensoria del Pueblo e Governo del dipartimento del Bolivar.
Nello svolgimento delle stesse venne richiesto ripetutamente: 1) il rispetto del diritto alla vita, alla integrità e libertà dei leader e degli abitanti della regione; 2) Che venisse messo fine alla persecuzione e stigmatizzazione contro la Federazione Agromineraria del Sud del Bolivar, delle Associazioni che la conformano e delle Giunte di Azione Comunale; 3) Chiarire immediatamente e con giustizia i fatti durante i quali venne assassinato Alejandro Uribe Chacón.

radio libertad
logo RORSpeciale LATINO AMERICANA

Laboratorio radiofonico a Filo Gringo

trasmissione del 2 aprile 2007
a cura del Comitato Carlos Fonseca di Roma

 
All’interno dei progetti di solidarietà che RedHer (Red de Hermandad Y solidaridad con Colombia) ha messo in essere, il racconto di una esperienza concreta tra le montagne profonde del Catatumbo (dipartimento Norte de Santander). La realizzazione da parte del Comitato Carlos Fonseca in collaborazione con Rado Onda Rossa di un laboratorio sulla comunicazione radiofonica che ha coninvolto una ventina di ragazze e ragazzi della comunità di Filo Gringo

audio  Parte 1  [ 10′ 89" – 6096 Kb]         audio  Parte 2  [ 8′ 05" – 4853 Kb]
audio  Parte 3  [ 10′ 21" – 6215 Kb]         audio  Parte 4  [ 9′ 51" – 5916 Kb]
audio  Parte 5  [ 05′ 17" – 3181 Kb]         audio  Parte 6  [ 4′ 12" – 2530 Kb]


solidaridad antirepsol


MURALES
CONTRO GLI ABUSI DELLA REPSOL IN COLOMBIA
Valencia, Stato Spagnolo
Membri del Coordinamento Valenziano di Solidarietà con Colombia (Amnesy International, Cedsala, CEAR, Collettivo Sud Cacarica) hanno dipinto un murales  sulle sponde artificilai del fiume Turia (sul margine destro, all’altezza del ponte di via  San Vicente) per protestare contro gli abusi che commette la multinazionale spagnola Repsol en Colombia. Su di un fondo rossso, colore del sangue, e nero, colore del petrolio che travasa da un barile, gli attivisti hanno scritto le parole "Colombia si dissangua, Repsol si arricchisce". La compagnia spagnola sfrutta giacimenti petroliferi in Colombia senza tener conto i diritti delle popolazioni indigene e contadine.


repsolCOLOMBIA SI DISSANGUA
REPSOL SI ARRICCHISCE

Una camionetta lascia le orme sulla sabbia del deserto di Erfoud, Marocco.Sulla porta del conducente si nota il logotipo dell’ Impresa REPSOL YPF e, di seguito, un gruppo di persone della zona si appresta ad aiutare gli occupanti del veicolo a proseguire la loro strada. Sul fondo suona il classico di Vincent Clarke, Only you,  e una vuoce fuori campo sentenzia: "Noi della Repsol YPF sappiamo che ci sono persone che mettono tutta la loro energia in ognuna delle cose che fanno. E questa energia è la nostra fonte di ispirazione.La tua energia ci muove".
Nella sua ultima campagna pubblicitaria di marketing, la multinazionale petrolifera spagnola spiega in questo modo come la sua attività si fonda nella fiducia della gente, che mette tutte le sue energie nel far le cose. Di fronte a ciò, quello che abbiamo tentato di fare con questo quaderno è dare voce a queste persone, per lasciare la loro testimonianza sugli effetti reali che la presenza della compagnia spagnola lascia sul terreno. 
(da Colombia nel Pozzo. Gli impatti della Repsol in Arauca. A cura dell’Osservatorio sulle  Multinazionali in America Latina (OMAL), Associazione Paz con Dignidad e Istituto Nazionale Sindacale (CED-INS)                                     [version ES]