BANANE DI DISTRUZIONE DI MASSA

Multinazionale Chiquita Brands (1970-2006) o United Fruit Company (1928-1970): una storia di terrorismo di Stato in Colombia.

ciquitada Indymedia Colombia
traduzione Oscar Paciencia

Nel 1970, United Fruit si è fusa con un’altra impresa e ha cambiato nome in United Brands Company che a sua volta lo ha cambiato in Chiquita Brands (1990), secondo dati disponibili nella sua pagina web. Con oltre 15.000 ettari di banano seminati in Colombia, la storia della Chiquita Brands illustra perfettamente come si è sviluppato il terrorismo di stato in Colombia.
La stessa multinazionale autrice del massacro delle bananiere del 6 dicembre 1928, United Fruit, ora Chiquita Brands, oggi riconosce davanti al tribunale degli Stati Uniti avere finanziato il paramilitarismo di Stato in Colombia. Mentre però il presidente Colombiano Álvaro Uribe Vélez dichiara ai mezzi di informazione che l’estradizione potrà essere applicata ai dirigenti della Chiquita Brands, la Procura afferma che ha appena iniziato le investigazioni, e il ministro della Difesa e Sicurezza Nazionale Juan Manuel Santos dice che non sarebbe possibile giuridicamente.
E’ tutto chiaro: Chiquita Brands o United Fruit Company finanziava in dollari i paramilitari attraverso l’organizzzazione Convivir; portava loro armi (migliaia di fucili e milioni di cartucce) e per loro conto portava la cocaina in Europa. E vai a sapere cos’altro! Ora dovranno solamente pagare una multa al governo degli Stati Uniti per avere massacrato attraverso paramilitari e militari colombiani migliaia di contadini, lavoratori e sindacalisti. Secondo la Rivista Semana, dal 1997 fino al 2004, epoca nella quale finanziava i paramilitari, Chiquita Brands fu la causa, nella regione dell’Urabá antioqueño, dello sfollamento di circa 60.000 persone, e 3778 che morirono, tra le quali ci sono le 432 vittime dei 62 massacri. Tra i massacri più ricordati di questa epoca c’è quello di Urabá, nel gennaio del 1998, dove un gruppo paramilitare bruciò nell’acido 11 contadini per far loro confessare di appartenere alla guerriglia, dopodiché li assassinò.

Nota di stampa Adital da Rebelión [Versione IT]
Varios textos por Indymedia Colombia [Version ES]
audio Corrispondenza
Red Prensa Alternativa Sur Occidente [ES]


Da Il Manifesto – 16 marzo 2007
BANANE (USA) CHE GRONDANO SANGUE
ciquitaUna corte di Washington condanna la Chiquita Brands (ex United Fruit) a una multa di 25 milioni di dollari per aver pagato i «paras» della Colombia. Ma…
di Guido Piccoli

Se José Arcadio Secondo avesse fatto il sindacalista dei raccoglitori di banane in questi anni e non a Macondo tre quarti di secolo fa, avrebbe avuto ancora meno probabilità di morire di vecchiaia. Le banane, allora come oggi, continuano a grondare sangue.
Lo conferma la sentenza del tribunale di Washington, che ha condannato la Chiquita Brands (delle famose «Chiquita 10 e lode») a pagare una multa di 25 milioni di dollari per avere finanziato, dal 1997 al 2004, attraverso la sua filiale Banadex, le Autodefensas Unidas de Colombia (Auc). La storia, quindi, si ripete, sebbene siano cambiati il nome della multinazionale (che una volta si chiamava United Fruit) e i metodi della repressione, realizzata negli anni ’20 con i massacri dell’esercito (come racconta Gabriel García Márquez in Cent’anni di solitudine), adesso con le mini-Uzi dei sicari paramilitari. Il pagamento delle Auc furono approvati «per garantire in buona fede la sicurezza dei nostri impiegati», si è difeso dalla sua sede di Cincinnati, nell’Ohio, il presidente della Chiquita Brands. «La multa ad un’impresa, rea per avere pagato un gruppo illegale, è un magnifico segnale», ha commentato il ministro della difesa colombiano, Juan Manuel Santos. Sebbene abbia suscitato scalpore, la sentenza del tribunale Usa è quasi una burla, per quello che decreta e omette.

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