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TRIBUNALE PERMANENTE DEI POPOLI
SESSIONE
COLOMBIA
UDIENZA SULLA BIODIVERSITA’

SENTENZA DELLA GIURIA

Bajo Antrato –  Chocò – Nueva Esperanza en  Dios
 
24 – 26 FEBBRAIO 2007


In continuità con anteriori udienze che hanno esaminato il problema delle imprese multinazionali in Colombia, nella loro attività di estrazione di risorse naturali con l’appoggio della forza pubblica colombiana e gruppi paramilitari, il Tribunale Permanente dei Popoli ha svolto questa sessione nella zona umanitaria di Nuova Speranza in Dio del bacino del fiume Cacarica nel Basso Atrato chocoano nei giorni 25 e 26 di febbraio 2007. L’udienza è stata presieduta dal giurista argentino Marcelo Ferreira – cattedra libera sui diritti umani della facoltà di filosofia e lettere dell’Università di Buenos Aires – delegato alla presidenza del Tribunale, assieme ai giudici Ricardo Carrere, coordinatore internazionale del Movimento Mondiale per i Boschi Tropicali, João Ricardo Dos Santors Costa, membro dell’Associazione dei Giudici per la Democrazia del Brasile e del Foro Mondiale di Giudici. Come giudici a latere Andebeng Labeu Madeleine Alingue di nazionalità tchadiana, presidentessa della Corporazione Alleanza Panafricana di Colombia ed esperta in cooperazione tra paesi del Sud; il giornalista e scrittore colombiano Alfredo Molano, l’avvocato Francine Damasceno Pinheiro riconosciuta membro della coordinazione nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Sin Terra del Brasile e maestra in scienze sociali, ed il delegato indigeno cileno del popolo Mapuche, Lorenzo Loncon.

MEDELLIN[versione IT]                            [version ES]


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UDIENZA PRELIMIRARE DEL PETROLIO
TRIBUNALE PERMANENTE DI POPOLI
SESSIONE
COLOMBIA


Saravena, Arauca, 11 – 13 Dicembre 2006


Membri delle Organizzazioni Sociali di Arauca, dell’osservatorio Sociale delle Imprese trsnazionali, megaprogetti e diritti umani in colombia, rappresentanti di sindacati, associazioni studentesche, contadine, indigene, popolari, difensori dei diritti umani, organizzazioni non governative, arrivate da varie regioni colombiane e da altri paesi del mondo, si sono lriunite per dar inizio al processo che giudicherà la politica delle trasnazionali del petrolio presenti nel paese e dello stato colombiano, che privatizza l’impresa statale petrolifera e devolve le risorse naturali al consorzio internazionale.

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tppSARAVENA: 11-12-13 de DICIEMBRE 2006
Udienzia Preliminare del Petrolio
OXI – REPSOL
BP  a giudizio.
Le ragioni del Tribunale Permanente

Giudicherà la politica dell’ Occidental Petroleum Corporation, Repsol e British Petroleum Company, per gli impatti lesivi sulla popolazione dei dipartimenti di Boyacá, Arauca, Casanare e Northe de Santander, nell’oriente colombiano.
I soprusi realizzati da queste imprese cercano specificatamente di controllare la popolazione per evitare le resistenze all’esplorazione e allo sfruttamento della risorsa, e per raggiungere questo scopo hanno attivato varie strategie combinate: militarizzazione della zona accompagnata da mercenari nordamericani, dichiarazione della regione come “Zona di Riabilitazione e Consolidamento” per il posizionamento paramilitare, esecuzione di crimini di lesa umanità ed una persecuzione giudiziaria permanente contro le organizzazioni sociali.

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Presentazione
Che cosa è il Tribunale Permanente dei Popoli?

traduzione di Oscar Paciencia
Nel 1966, sulla falsariga di ciò che sarebbe dovuto diventare il Tribunale Permanenente dei Popoli (TPP), la società civile internazionale creò il “Tribunale Russel”, che tenne la sua prima sessione nel 1967 per giudicare gli Stati Uniti e altri Paesi loro complici per i crimini commessi in Vietnam, e la seconda sessione, tra il 1974 e il 1976, per giudicare le dittature militari dell’America Latina. Nel 1976 viene convocanto un simposio internazionale ad Algeri, che terminato il 4 di luglio 1976 con la Dichiarazione universale dei Diritti dei Popoli.

Sessione Mineraria. Oro e Carbone
Raccomandazioni Finali
traduzione di Sara e Oscar Paciencia

All’interno della sessione aperta dal Tribunale Permanente dei Popoli sulle imprese trasnazionali e sui diritti dei popoli in Colombia e in continuità con l’udienza realizzata a Bogotà l’1 e il 2 aprile di questo stesso anno, in cui sono stati esaminati comportamenti di varie imprese trasnazionali del settore alimentare, nei giorni 10 e 11 novembre 2006, ha avuto luogo a Medellin, Colombia, questa seconda udienza, in cui sono state sporte numerose denunce che compromettono le imprese trasnazionali che si dedicano all’estrazione di minerali……..
Le accuse hanno girato intorno alle responsabilità delle imprese DRUMMOND, CEMEX, LADRILLERASANTAFE, HOLCIM, MURIEL, GLENCORE-XTRATA, ANGLO AMERICAN, BHP BILLINGTON, ANGLO GOLD, in casi sostenuti dalle organizzazioni sociali che hanno convocato l’udienza del Tribunale sul settore minerario.

Ringraziamenti
traduzione di Oscar Paciencia

Circa 400 uomini e donne arrivati da tutti gli angoli della colombia e di altri Paesi del Mondo, hanno ascoltato attentamente ognuna delle violazioni ai diritti delle popolazioni commessi da e per il beneficio delle trasnazionali: DRUMMOND, CEMEX, LADRILLERA SANTA FE, HOLCIM, MURIEL, GLENCORE – XTRATA, ANGLO AMERICAN, BHP BILLINTON, ANGLO GOLD, KEDDADA y FRONTINO. Allo stesso tempo si è messa in evidenza la politica statale relativa all’industria mineraria, sempre sviluppata contro la popolazione e la struttura economica nazionale e la legalizzazione di strutture economico-paramilitari che scortano quotidianamente l’esproprio delle risorse naturali dei colombiani.


minerosFotografie dal TPP
di REDHER – Comitato Carlos Fonseca

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ivan cepedaLe alleanze criminali della Coca Cola
da EL EXPECTADOR – 14 ottobre 2006
di Iván Cepeda Castro

Da 23 anni Luis Javier Correa è un lavoratore della multinazionale Coca Cola in Colombia.
È anche il presidente del Sindacato Nazionale di Lavoratori dell’Industria dell’Alimentazione, Sinaltrainal. Un giorno del 1987 decise di entrare all’organizzazione. Alla sera, quando tornò a casa, trovò i suoi fratelli e sua moglie riuniti col capo del personale dell’impresa.
Era venuto ad avvisarli che essere del sindacato era pericoloso. Dato che non si lasciò intimorire, le sue giornate lavorative si trasformarono in un inferno. Arrivando al lavoro, le guardie per la sicurezza comunicavano la sua presenza. In alcune occasioni lo seguivano fino al posto di lavoro e lo scortavano quando andava al bagno. Lo vigilavano inoltre con le telecamere installate in tutta la azienda. Qualunque scusa serviva per motivare punizioni, così come quando volle tenere la barba e fu costretto in isolamento per vari giorni. Poi cominciarono a tormentare coloro i quali avevano a che fare con lui.

Articolo El Expectador     [versione IT]      [version ES]


manifestazione e convegno a Bogotà
DICHIARAZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE
CONTRO LA BRUTALITA’ POLIZIESCA
poliziaCampagna Nazionale per i Diritti Umani, contro la brutalità poliziesca e lo smantellamento della ESMAD (Scuadroni speciali Antisommossa)

Comunicato stampa
CCAJAR – Corp. Collettivo Avvocati José Alverar Restrepo
da
Indymedia Colombia – Venerdì 22 settembre 2006
traduzione di Oscar Paciencia
Evviva la U… Evviva la U… non lasciarla Privatizzare Con questo grido é cominciata ieri, 21 settembre, una mobilitazione partita dal Parco Nazionale lungo la Septima nel pomeriggio. Il proposito: commemorare un anno dell’assassinio dallo studente dell’Università del Valle, Jhony Silva per mano dell’ESMAD e dichiarare così, il Giorno Nazionale Contro la Brutalità Poliziesca, in memoria, inoltre, dello studente Nicolás Neira, morto in simili frangenti il primo maggio 2005.
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marchaCONTRO LA BRUTALITA’ POLIZIESCA
Fotografie
di CCAJAR – da IndyMedia Colombia | 1 | 2 | 3 |

[presentazione fotografica]


cocmanif21 SETTEMBRE 2006

COCA-COLA TRATTA 
PER FERMARE IL BOICOTTAGGIO

Negoziato in corso a New York tra Coca-Cola e Sinaltrainal

da REBOC (Rete di Boicottaggio Coca-Cola)

ROMA, 22 SET 06 – Dopo 3 anni e 2 mesi di boicottaggio internazionale, la Coca-Cola Company accetta di trattare con Sinaltrainal, il sindacato colombiano che l’ha accusata di essere responsabile in Colombia di una feroce strategia antisindacale, attuata con la complicità degli squadroni della morte dei paramilitari e che ha portato dal 1990 ad oggi all’assassinio di 8 sindacalisti e a 179 gravi violazioni dei diritti umani. ‘In questi giorni – afferma la REBOC – è in corso a New York una serrata trattativa tra Coca-Cola e Sinaltrainal, che ha già portato alla firma di un pre-accordo, secondo quanto riportato dal comunicato del sindacato colombiano’.

Campagna di boicottaggio Coca-Cola

APPELLO PUBBLICO
CAMPAGNA MONDIALE CONTRO COCA COLA
PERCHE’ CESSI LA VIOLENZA IN COLOMBIA !

Colombia è diventato un modello per l’uso estremo della violenza usata per imporre i modelli neoliberali. Tutte le forme di organizzazione sociale continuano ad essere sterminate : indigeni, contadini, operai sono assassinati perché si oppongono alle pretese degli investitori. Ogni anno in questo paese vengono assassinati più sindacalisti che nel resto del mondo.
Coca Cola Company, Coca Cola Colombia, la sua filiale Panamerican Beverage- Panamco S.A. – Acquisita da Coca Cola FEMSA, e Bebida y Alimentos de Uraba S.A., sono responsabili, per azioni o omissioni, di questa politica di annichilimento del movimento sociale la quale ha generato l’assassinio di 9 Lavoratori, l’esilio di 2, la fuga forzata (desplazamiento) di 48, minacce di morte contro 67, incarceramento per false accuse contro più di 15 operai a causa di calunniose segnalazioni da parte dei funzionari di Coca Cola che li accusano di essere terroristi e delinquenti, stigmatizzando e demonizzando la nostra attività sindacale.

I dossier sui diritti umani testimoniano Le continue azioni dei gruppi paramilitari, portate avanti con la complicità delle forze armate e dei corpi di sicurezza dello Stato, servono alla multinazionale e alla sua filiale per far pressione illegalmente sui dirigenti sindacali, obbligare i lavoratori a lasciare il sindacato, obbligarli a rinunciare ai loro contratti di lavoro e imporre bassi salari ai nuovi assunti.
Questa politica fondata sul terrore permette alla Coca Cola di aumentare enormemente i propri profitti.

Anche in altri paesi – Guatemala, Filippine, Pakistan, India, Israele, Venezuela, ecc. – il movimento sociale ha accusato la Coca Cola di utilizzare, direttamente o attraverso le sue filiali, l’assassinio, la violenza, la corruzione, la violazione delle leggi sul lavoro, per raggiungere i suoi fini economici. La multinazionale è stata denunciata per discriminazione razziale, per attentare contro la salute pubblica, per danni ambientali, per contaminazione genetica e per inquinamento dell’acqua.

Si afferma addirittura che Coca Cola può comprare la coca e distribuirla con la sua bibita, mentre gli indigeni che producono la coca da tempi immemorabili sono repressi dalla guerra della droga. SINALTRAINAL ha iniziato una azione giudiziaria contro Coca Cola e le sue filiali in Colombia presso la Corte federale di Atlanta sulla base della legge "Alien Torts Claim Act." Per abusi dei quali sono stati vittime i lavoratori sindacalizzati.

Molte organizzazioni e persone nel mondo hanno partecipato alla realizzazione della Audiencia Pubblica Popular "Hector Daniel Useche Beron – Contro l’impunità SINALTRAINAL esige giustizia – a seguito della quale è stato deciso l’avvio di una campagna mondiale contro Coca Cola a partire dal 22 luglio 2003 e la proposta di una riparazione integrale delle vittime, presentata ufficialmente alla transnazionale all’inizio di questo anno.

La campagna Mondiale consiste in una serie di iniziative che vanno dal NON CONSUMARE PRODOTTI COCA COLA, al ritirare i conti correnti dalle banche dove è presente Coca Cola, dalle iniziativa di mobilitazione e protesta a tutte quelle azioni che costringano la Coca Cola a riparare integralmente i danni causati fino a modificare la sua politica verso il rispetto dei diritti umani dei lavoratori e della popolazione.

Dallo Stato Colombiano esigiamo la fine della criminalizzazione della protesta sociale e dell’incarceramento dei dirigenti sindacali e popolari e l’impegno a trovare soluzioni politiche che permettano al popolo colombiano di conquistare pace e benessere.
La nostra lotta è per la pace con giustizia sociale, per questo appoggiamo la lotta contro la guerra, contribuiamo alla costruzione del movimento contro la globalizzazione capitalista, abbiamo partecipato alle iniziative di lotta contro l’ALCA, quelle promosse dal Foro sociale mondiale.

Perché amo la vita…..NON CONSUMO COCA COLA
Perché finanzia la guerra …NON CONSUMO COCA COLA
Non consumo coca cola …non finanzio la morte

Luglio 2003 – Bogotà

COMITATO INTERNAZIONALE – CAMPAGNA MODIALE CONTRO COCA COLA
PERCHE’ CESSI LA VIOLENZA IN COLOMBIA