CATATUMBO come ARAUCA?

di Oscar Paciencia
Nel Catatumbo (Norte de Santander), la morte di ‘Trino’ Torres nell’estate del 2005 nella comunità di San Juancito, l’omicidio di Daniel Guerra, a settembre di quest’anno, a El Aserrio, le ‘pressioni’ esercitate sui sindaci e consiglieri comunali eletti nelle liste del Polo Democratico Alternativo, affinchè rinuncino all’incarico, nei municipi di Convencion, El Tarra, Hacari, San Calixto e Teorema, possono essere considerate un’anticipazione dello scontro aperto tra l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e le Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia (FARC EP) in atto nel dipartimento di Arauca?
Comunicato del Polo Democratico Alternativo (PDA) e risposta delle FARC EP.

Comunicato del Polo Democratico Alternativo
2 novembre 2006
Il Polo Democratico Alternativo (PDA) ha espresso oggi la sua solidarietà con le popolazioni del Catatumbo e alle sue amministrazioni locali davanti alle recenti minacce che sindaci, consiglieri comunali e leader comunitari hanno ricevuto da parte delle Farc.
Il PDA come forza sociale e politica che lotta per la democratizzazione della vita dei colombiani, esprime la sua solidarietà con le comunità e le amministrazioni municipali della regione del Catatumbo, davanti alla crisi di governabilità alla quale stanno conducendo le minacce che i sindaci, consiglieri comunali e leader comunitari hanno ricevuto da parte delle FARC, facendo loro pressioni per rinunciare.


Comunicato delle FARC EP

del 10 novembre 2006 pubblicato il 18 novembre 2006

Di fronte alla preoccupazione per la situazione nella regione del Catatumbo, espressa in diversi comunicati dalla direzione nazionale del Polo Democratico Alternativo (PDA), dove veniamo indicati come coloro che stanno ostacolando la – ricostruzione del suo tessuto comunitario -,vogliamo manifestare le cose seguenti:
1- le FARC-EP come organizzazione politico-militare sorta nel calore della lotta popolare sta, da 25 anni, accompagnando la popolazione del Nord di Santander nella sua dura resistenza contro le aggressioni della classe dirigente alleata alle transnazionali, che hanno sempre cercato di distruggere qualunque germoglio di organizzazione popolare che si dia come obiettivo la lotta per le rivendicazioni più sentite dalla popolazione e, in modo particolare, a piegare la resistenza al saccheggio delle grandi ricchezze naturali che qui esistono.