Casa della Solidarietà in Bogotà
ANCORA MINACCE
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15 maggio 2007

La Casa della Solidarietà è attiva in Colombia da più di cinque anni e ha visto il passaggio di centinaia di compagni appartenenti alla Rete di Solidarietà con Colombia (REDHER) impegnati in un costante lavoro di solidarietà con le popolazioni contadine, urbane, indigene che da decenni resistono in Colombia, contro gli interessi dell’oligarchia locale e la strisicante invasione del vicino nordamericano. L’ultimo impegno della Casa e di REDHER è stato quello di denunciare con fermezza l’arresto illegale di Teofilo Acuña, presidente dell’organizzazione di minatori FEDEAGROMISBOL, avvenuto solo poche settimane fa e che, anche grazie all’impegno profuso è stato liberato. Oggi , per email, arriva la nuova minaccia.

Cari compagni, care compagne
Ricevete un cordiale saluto dall’equipe della Casa di Bogotà.

Vi informiamo che il giorno sabato 12 maggio 2007 abbiamo ricevuto un messaggio di minaccia all’indirizzo di  posta elettronica.
Questo è il messaggio:
“mi preoccupa molto l’atteggiamento del pubblico ministero di Simitì, Plutarco, soprattutto delle Ong’s che lo hanno pressato affinché lasciasse in libertà a questo terrorista che solo fa male alla popolazione mineraria del Sud del Bolivar; si sa che Teofilo e molti dirigenti deviano le risorse delle miniere per mantenere e rafforzare le organizzazioni narco-terrorista come l’ELN, ma col favore di Dio questo molto presto finirà e a quei stranieri delle Ong’s, presto mancheranno molto le loro terre perché un giorno saranno scoperti dall’Esercito di Dio legalmente costituito”

[versione IT]     [versione ES]

comunicato di REDHER del 15 maggio 2005
CONTINUA LA STRATEGIA DELLA ANGLO GOLD ASHANTI
Organizzazioni internazionali e nazionali che accompagnano le comunità del Sud del Bolivar sono state minacciate così come tutti i leader contadini e minatori.