Huila: Minga Indigena e Contadina

logo minga indigena contadna

MOVIMENTO PER LA LIBERAZIONE E DIFESA DELLA MADRE TERRA
Indigeni appartenenti ai tre Popoli del Huila – Yanaconas, Nasas y Guambianos- raggruppati nel CRIHU (Consiglio Regionale Indigeno Huila), contadini di ASOQUIMBO e Pastoral Social, per nove giorni hanno occupato i dintorni del chilometro 59 della strada che da Gigante porta a El Hobo, nel Huila meridionale. La quebrada del Pescador, oggi completamente secca, con alberi ridotti a tronchi senza vita a seguito della costruzione della diga di Betania, ha ospitato il grande accampamento di oltre 2000 persone. Gente arrivata da innumerevoli resguardos indigeni, veredas e municipi che verranno colpiti dalla costruzione – già avviata – di una seconda diga, EL QUIMBO. All’inizio dell’anno, le forti proteste sono state duramente represse dall’esercito e dalla Polizia antisommossa ESMAD, al servizio della multinazionale EMGESA a capitale maggioritario ENEL.

immagini della minga indigena contadina

IMMAGINI DELLE GIORNATE DI RESISTENZA
foto di óscar paciencia
Huila, 5-15 agosto 2012
Nove giorni di occupazione presso la Quebrada del Pescador, municipio di EL Hobo. Blocchi stradali intermittenti. Attacchi brutali dell’ESMAD: 7 poliziotti, 23 manifestanti feriti. Dialogo e impegni governativi firmati.
La LOCAmotora minero-energetica [ES]

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Accordi tra Minga in resistenza e Governo Nazionale [Versione IT]    [Versión ES]
Oscar Paciencia 19 agosto 2012

MINGA: 14 agosto 2012
Dopo gli scontri di lunedì 13 agosto, due polizziotti dello squadrone antisommossa (ESMAD) sono stati fatti prigionieri dagli indigeni e contadini che partecipano della Mobilitazione per la liberazione e difesa dela Madre Tierra in località Puente del Pescador, HUILA. Il coordinatore della Guardia Indigena mostra i caricatori per pistla da 9 mm trovati nella borsa di un poliziotto. Versión [ES]
disegno quimbo polizia

COMUNICATO MINGA
14 agosto 2012
Il Movimento per la Liberazione e Difesa della Madre Terra ratifica che la Minga si mantiene in Assemblea Permanente nella zona del Ponte Il Pescatore del Municipio di Hobo Huila per:
1. la difesa del territorio, le risorse naturali, il fiume Magdalena, il Massiccio Colombiano, il Páramo di Miraflores e le comunità colpite dai megaprogetti minerario-energetici;
2. il ritiro delle transnazionali dal territorio (Endesa Enel, Emerald Energy, Hydrochina, tra altre;
3. l’accesso alla terra per contadini e indigeni;
4. la soluzione politica al conflitto armato ed il controllo sovrano ed autonomo sui nostri territori.
Radiogiornale da Neiva, Huila. 14 agosto 2012 [ES]

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Oscar Paciencia 20 agosto 2012

MINGA: 13 agosto 2012. GLI SCONTRI

La Minga per la Liberazione e Difesa della Madre Terra occupa nuovamente la strada al km 59, tra Gigante e El Hobo. Migliaia tra indigeni e contadinisi posizionano lungo 500 metri della strada, bloccando completamente il traffico per oltre cinque ore. Saranno cinque ore di scontri tenaci con l’ESMAD. Verranno ritrovati 4 bossoli da 7,65. Versión [ES]

Oscar Paciencia 19 agosto 2012

MINGA: 13 agosto 2012
Testimonianze di due contadini del municipio El Agrado. Il primo, colpito ripetutamente quando già a terra, ha rischiato di essere ucciso dall’ESMAD. Il secondo ferito da particlari proiettili di gomma dura sparati a bruciapelo con i lancialacrimogeni. Immagini di alcuni feriti durante gli scontri. Versión [ES]
Movilizacionquimbo 18 agosto 2012

MINGA: 11 agosto 2012
Alle 18,30 del sabato i Contadini di ASOQUIMBO ed indigeni del CRIHU, hanno sgomberato la strada, dopo 3 ore di blocco, a seguito della forte pressione della polizia decisi fare uso smisurato della forza e perché così avevano deciso le autorità tradizionali e i dirigenti di ASOQUIMBO. Versión [ES]
Oscar Paciencia 19 agosto 2012

MINGA: 10 agosto 2012
Nel primo giorno della Minga Indigena e Campesina per la Liberazione e la Difesa della Madre Tierra, il presidente del Consiglio Regionale Indigeno del Huila, racconta quali saranno le attività della giornata, il rapporto con le multinazionali e il coordinamento con i contadini. Versión [ES]
Behiquealto 12 agosto 2012

MINGA: 10 agosto 2012
Verso le 9 iniziano i blocchi del traffco su di una carreggiata in direzione El Hobo, della via nazionale. Circa 400 – 500 metri di strada sono occupati da una folta fila di indigeni e contadini che, passando di mano in mano una lunghissima corda, producono un gran rallentamento del traffico. Poi anche l’altra carreggiata viene bloccata. Verso le 13 arriva il Segretario di governo dipartimentale, la Defensoria del Pueblo e il Colonnello della Poliza Pelaez. Versión [ES]
Movilizacionquimbo 9 agosto 2012

MOTIVAZIONI DELLA MINGA
…difesa del territorio, le risorse naturali, il fiume Magdalena, il Massiccio Colombiano, il Páramo di Miraflores e le comunità colpite dai megaprogetti minerario-energetici; il ritiro delle transnazionali dal territorio; l’accesso alla terra per contadini e indigeni; la soluzione politica al conflitto armato … Versión [ES]

Via le multinazionali minerarie!

logo mineria energetica

La manifestazione a Bogotà è stata una delle oltre 20 che in altrettante città nazionali ed internazionali si sono svolte in contemporanea. Seppure in città la partecipazione non è stata esorbitante dal punto di vista numerico, sicuramente dal punto di vista qualitativo è sicuramente riuscita a far arrivare forte e chiaro il messaggio: fuori dalla Colombia le multinazionali che impoveriscono la popolazione, distruggono il territorio, propiziano la violenza indiretta e diretta, rendendo subalterno un intero Paese. Estraggono di tutto (o vorrebbero farlo): oro, carbone, coltan, stagno, acciaio, nichel, materiali per costruzione; oppure devastano le sorgenti idriche prospettando dighe immense, la cui produzione di energia elettrica è destinata oltre confine.

immagini della mobilitazione

IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE
foto di óscar paciencia
Bogotà 1 agosto 2012
La mobilitazone in città di varie migliaia di persne: sindacati, studenti, organizzazioni contadine ed indigene, oltre a gruppi attivi nel contrastare la grande industria mineraria trasnazionale, come RECLAME.
Consignas de la marcha [ES]

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Palabras en la calle [ES]

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OMCI – 1 de agosto de 2012
MANIFESTAZIONE IN BUCARAMANGA
El área Metropolitana de Bucaramanga se movilizo Contra la Megamineria y por la Defensa del Agua, este 1 de agosto. Como parte de la movilizacion continental contra la explotación minera
Versión [ES]
NOTIAGEN – 1 de agosto de 2012
MANIFESTAZIONE IN MEDELLIN

Contro l’esproprio minerario

logo mineria energetica

FRENARE
LA LOCOMOTORA MINERO-ENERGETICA!

1a Giornata di Mobilitazione Nazionale:
1 agosto 2012
Il popolo colombiano ignora le gravi implicazioni che avrà il futuro minerario-energetico per la vita del paese che il governo nazionale e le mprese transnazionali hanno tracciato nel Piano Nazionale di Sviluppo. Il discorso ufficiale e la campagna pubblicitaria ingannano l’opinione pubblica in relazione ai vantaggi economici e lavorativi che quell’investimento straniero porterà a tutti, e con il quale si garantirà la conservazione degli ecosistemi naturali.(…)
In quanto organizzazioni e comunità che affrontiamo tutti questi conflitti in distinte zone del territorio nazionale, ci siamo proposti di iniziare una campagna unitaria che dalla posizione di ogni processo di resistenza, sviluppi coscienza e volontà su di un problema tanto cruciale del quale non siamo stati informati e di una politica da cui ci hanno escluso. Una campagna che generi spazi in cui si possano esprimere nelle varie forme le voci critiche a un tal sproposito che sottomette la nostra sovranità.
Questo non è il paese che come popolo vogliamo, non è il futuro che ci meritiamo. Per questa ragione ci convochiamo per manifestare in difesa della vita. La locomotiva mineraria-energetica sta portando il Paese verso abissi ancora più profondi. Fermiamola! Questo primo di agosto è il primo appuntamento. Ci vediamo lì!
Prensa CID – 9 novembre 2010

COSA C’É DIETRO AL BOOM MINERARIO?
Mario Alejandro Valencia, economista e portavoce del network colombiano contro le grandi multinazionali minerarie, delinea i termini di questa organizzazione relativamente al boom minerario attualmente in auge in Colombia per la domanda proveniente dai mercati mondiali e cosa significa dal punto di vista legale, ambientale ed economico per il paese. Versión [ES]
sito reclame
La Rete colombiana che si confronta con le Grandi Trasnazionali minerarie, RECLAME è una iniziativa ampia, democratica, pluralista e popolare, composta da organizzazioni e processi sociali colombiani in lotta la grande impresa mineraria trasnazionale , che sta producendo effetti negativi per i cittadini e per l’ambiente.

mappa interattiva miniere

Minacce paramilitari a indigeni

minacce paramilitari

Apparizione di volantini di gruppi paramilitari nei municipi di Corinto, Miranda e Caloto nella zona Nord del Cauca. I gruppi paramilitari delle AUC che si identificano come “Aguilas Negras y los Rastrojos”
Questi comunicati sono stati distribuiti nella mattinata del giorno 27 luglio 2012 nel capoluogo municipale di Corinto, Miranda e in alcune frazioni del municipio di Caloto. Tali comunicati intimidatori, contengono gravi segnalazioni e minacce contro organizzazioni indigene e contadine.
Questi comunicati rappresentano l’evidenza della permanente presenza di tali gruppi, la riapparizione di un nuovo gruppo nella zona denominato ‘Los Rastrojos’, e la ripresa delle attività paramilitari contro le organizzazioni sociali ed altre, aumentando così il livello di rischio che le comunità, le persone e i leader indigeni dello zona nord del Cauca stanno affrontando, dopo le segnalazioni e le minacce da parte delle FARC e le segnalazioni dei funzionari pubblici del governo nazionale. [ACIN – Associazione Cabildos Indigeni Nord del Cauca]

Indigeni verso guerriglieri

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Se le parole di Camilo González Posso, in risposta alla lettera del comandante Timocenko dele FARC-EP, rappresentano il pensero di tutta l’organizzazione indigena dei Cabildos del Nord del Cauca, allora occorrerà molta pazienza e capacità di mediazione per unificare le lotte rappresentate in forme molto differenti tra loro.
Posso scrive tra l’altro:“Le posizioni di non violenza impugnate dagli indigeni del Cauca sono inconciliabili con l’idea delle FARC secondo cui essi sarebbero popolo in armi, obbligai da un destino che non controllano a fare la guerra ovunque giudichino necessario. Al cntrario l’ACIN ha detto loro che gli indigeni del Cauca non sono in guerra contro nessuno e che hanno scelto la “minga” (processo collettivo e organizzativo di iniziative politiche, ndt) , la mobilitazione inerme e con la forza della parola come via efficace per difendere la loro causa. È evidente che fra tutti i messaggi che non piacciono al comandante delle FARC, quello che più lo irrita è l’affermazione indigena secondo la quale la lotta armata presente ggi in Colombia è un’opzione sbagliata e contraria alle lotta popolare. Nessuno prima d’ora e con tanta autorità, aveva detto loro che non esiste una guerra imposta, bensì decisioni politiche che portano a scegliere di continuare in armi. In altre parole, gli hanno detto attraverso lettere o bruciando i fucili, che stanno combattendo una guerra illegittima, convertita in ostacolo per la difesa delle rivendicazioni per la democrazia e per una vita decente.”

Sinaltrainal, 30 anni di lotte!

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POR NUESTROS MUERTOS, NI UN MINUTO DE SILENCIO. ¡TODA UNA VIDA DE LUCHA!
Per tre giorni il sindacato degli alimentaristi colombiani, SINALTRAINAL, ha festeggiato il suo trentesimo anno di vita. La meraviglia non consiste nel fatto dell’assoluta assenza dei grandi mezzi di informazione colombana, e neppure nell’alta e qualificata partecipazione all’evento. Bensì nel fatto che in Colombia um sndacato posssa “vivere” per trent’anni.
Venticinque sono i sindacalisti SINALTRAINAL uccisi, sei sono esiliati, quasi tutti i dirigenti sono minacciati e la maggiorparte di loro viaggia scortata. 4000 sono i sindacalisti colombiani uccisi negli ultimi anni, quasi la metà che nelresto del mondo. La determinazione e l’orgoglio con il quale si definiscono un sindacato di classe, ha permesso loro di raccontare durante il Forum un’altra storia, quella che difficilmente arriva alla gente.
“… noi continuiamo a denunciare le politiche di saccheggio, sfruttamento, oppressione, oltraggio alla popolazione e distruzione ambientale causata dalle multinazionali e continuiamo a sforzarci per raggiungere una soluzione al conflitto sociale ed armato che vive Colombia e per l’unità dei popoli della nostra America. Un’altra Colombia, un’altra America, un altro mondo è possibile.”

sdb

FORUM NEL TRENTENNALE DEL SINDACATO
SINALTRAINAL – Sindacato alimentarista
25 – 27 luglio 2012
L’attuale guerra che si presenta in Colombia è motivata, promossa, finanziata ed rafforzata dai padroni dei gruppi finanziari globali, le multinazionali più grandi del mondo e l’oligarchia locale. Tale scontro è parte della strategia usata per raggiungere qui ed in America Latina i loro obiettivi. Sono i loro interessi quelli che traggono profitto dal conflitto.
Le transnazionali non suolo guadagnano vendendo armamenti e finanziando lo stato oligarchico colombiano affinché eserciti una repressione indiscriminata e costruisca un mostruoso apparato militare, ma si approfittando anche dei “frutti” che lascia la guerra.

Óscar Paciencia
27 luglio 2012

INTERVENTO DI ALIRIO URIBE

Il presidente del Collettivo di Avvocati José Alvear Restrepo riporta le cifre drammatiche sulla condizione del lavoro e della violenza verso i sindacalisti in Colombia. Crimini rimasti impuniti: “In questo paese si uccidono oltre il 50% di sindacalisti sul totale dei sindacalisti uccisi nel pianeta”. Versión [ES]

Óscar Paciencia
27 luglio 2012

INTERVENTO DI JAVIER CORREA

Il presidente del SINALTRAINAL passa in rassegna i 30 anni di lotta, descrivendo campagne interne e internazionali, strategie, vittorie e sconfitte. Denunciando l’inerzia dello stato e la sua determinazione nella svendita delle ricchezze nazionali alle grande imprese multinazionali. Versión [ES]

sdb

SOLIDARIETA’ DEI COMITATI DI BASE ITALIANI
22 luglio 2012
Compagni e Compagne del SINALTRAINAL,
Vi inviamo un fraterno saluto dall’Italia, terra martoriata dalle politiche economiche dell’Unione Europea, dei Mega progetti, della devastazione ambientale, della cancellazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, della precarietà, della corruzione politica. Anche se distanti, non possiamo non rallegrarci per i 30 anni di vita della vostra organizzazione passati a lottare contro le Multinazionali e i gruppi paramilitari per una Colombia in cui le risorse naturali e il territorio appartengano alle comunità.

sdb

IMMAGINI DELL’INIZIATIVA
foto di óscar paciencia
25 – 27 luglio 2012
I sindacalisti ripercorrono la memoria; presentanto gli ospiti internazionali. Foro sul tema “Multinazionali, violenza, libertà sndacale, democrazia in Colombia. La festa con gruppi musicali di vario genere

Timochenko risponde ai Nasa

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TIMOLEÓN JIMÉNEZ

Timochenko, comandante delle FARC, risponde agli indigeni
Montagne colombiane, 25 luglio 2012

Ho saputo recentemente della comunicazione da voi inviata, la quale mi son preso la cura di leggere con sommo rispetto ed attenzione. Con la stessa chiarezza e franchezza con la quale la vostra Associazione esprime il suo pensiero e i suoi propositi, rispondo alle vostre inquietudini in quanto Comandante dello Stato Maggiore Centrale delle FARC-EP, organizzazione che come voi sapete, si è presentata alla vita politica colombiana nel 1964 come espressione della resistenza popolare alla guerra, e si avvicina a compiere cinquanta anni di lotta irrinunciabile per la pace.
Che esprimiate con tanto fervore il vostro anelito per la pace, conferma la nostra convinzione che la grande maggioranza di colombiani reclama in ogni angolo del paese per ottenere questo bene pregiato. La guerra civile colombiana non è stata una decisione del popolo di questo paese, bensì un’imposizione delle sue classi benestanti dominanti. È naturale che il paese che la soffre, la respinga con determinazione. Noi siamo i primi. Per questo motivo la combattiamo in tutte le forme possibili.

TELESUR
Noticiero del 25 de julio de 2012

COMUNICADO FARC-EP

La respuesta del Secretariado de las FARC-EP en las palabras del comandante Timochenko: “Si se va el ejercto, la policia y los paramilitares, tambien nosotros saldremos”

Indigeni Nasa non vogliono armi

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Il 9 luglio 2011, i guerriglieri del VI° fronte delle FARC hanno fatto esplodere una chiva bomba (mezzo collettivo di trasporto per persone cose ed alimenti utilizzato in queste zone – ndt) nella città di Toribio, uccidendo 3 persone. A seguito di questo evento la comunità si è dichiararata in assemblea permanente. Il 20 luglio dello stesso anno è stato convocata la Giunta Direttiva del CRIC (Consiglio Regionale Indigeno del Cuca) dove si diede mandato per attuare “LA MINGA DI RESISTENZA PER LA AUTONOMIA E L’ARMONIA TERRITORIALE E PER LA FINE DELLA GUERRA”.

sdb

LETTERA APERTA AI GRUPPI ARMATI
ACIN – Associazione Cabildos Indigeni Nord Cauca
8 luglio 2012
“Ci dichiariamo in resistenza permanente fino a quando i gruppi armati e gli eserciti non se ne andranno da casa nostra. Noi siamo in casa nostra e non la lasceremo, coloro che devono andare via sono gruppi armati e gli eserciti, legali e illegali che vengono a seminare morte nei nostri territori. Oltre 400 attacchi della guerriglia a Toribio, oltre i morti, feriti, sfollati, case distrutte, campi minati, raccolti perduti, studenti senza lezioni, dolore, tristezza, impunità, orfani, vedove, minacce, accuse, e tutti i tipi di abusi compiuti contro la vita, le norme, la dignità e la giustizia; sono sufficienti motivi per dire BASTA GUERRA, BASTA GRUPPI ED ESERCITI ARMATI, SIA CHI SIA, BASTA ABUSI, BASTA MANCANZA DI RISPETTO, BASTA STUPRI, BASTA INVASIONI NEI NOSTRI TERRITORI.”

sdb

INTERVISTA AL GENERALE ALEJANDRO NAVAS
da El Pais di Santiago de Cali
22 luglio 2012
trad. óscar paciencia
“Comunque la Forza Pubblica manterrà il controllo del territorio, questo è il nostro dovere istituzionale e le comunità della regione dovranno capire questo concetto. Dobbiamo dire che la popolazione eccede nelle azioni che compie perché è male informata, dal momento che è sotto pressione da parte dei gruppi sovversivi, che la portano a commettere errori, molte volte forzatamente, a volte per convinzione, frutto dell’indottrinamento di queste guerriglie.”

logo-farc-ep

COMUNICATO DELLE FARC-EP
Bloco Occidentale Comandante Alfonso Cano
20 luglio 2012
Al termine di una analisi congiunturale e storica delle condizioni del Cauca, il comunicato termna responsabilizzando delle conseguenze dello scontro con l’esercito quei paesani che vedono di buon occhio la sua presenza nel territorio. “In questo contesto è preoccupante per la gente del nord Cauca il fatto che, come succede a Toribio, alcuni residenti si sono manifestati a favore della presenza delle forze dell’ordine nelle aree urbane. Presenza che, oltre favorire l’ingresso delle multinazionali in territorio indigeno e contadino, rappresenta il bersaglio delle azioni di guerriglia, quindi anche loro risulteranno responsabili delle conseguenze che possono derivare dal futuro sviluppo dello scontro”.
Vengono anche riportate le 7 norme (discutibili) datate 1995 sul comportamento che la popolazione civile deve tenere nei confronti delle forze dell’ordine.

Toribio

IMMAGINI DA TORIBÍO
foto di óscar paciencia
19 – 22 luglio 2012
Toribio devastata dai combattimenti. La dignità indigena che si esprime attraverso il rifiuto di tutti gli eserciti, rivendicando la propria tradizione e la propria determinazione a vivere in pace.

Grave situazione in Cauca

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Dall’inizio del mese di luglio di quest’anno le comunità indigene Nasa del Nord del Cauca, raggruppate nell’Associazione Cabildos Indigeni Nord Cauca (ACIN) stanno rivivendo il terrore che, ciclicamente, si abbatte in questa zona. Il 9 luglio scorso una bomba (tatucos) sparata dai guerriglieri delle FARC ha colpito per errore il centro medico del villaggio di Toribio, ferendo i medici presenti. Il 13 luglio a Monterotondo (frazione di Miranda) durante gli scontri tra guerriglia e esercito è rimasto ferito un Governatore Nasa. Durante lo sgombero – eseguito da esercito ed ESMAD – della collina Cerro Berlin, a Toribio, occupato per due giorni dagli indigeni, dopo aver scacciato i soldati presenti, 40 Nasa risultano gravemente feriti. Contemporaneamente in zona Coldono è stato ucciso un contadino a sangue freddo dall’esercito.Gli indigeni di ACIN, da tre settimane hanno scritto una lettera aperta a tutti gli attori armati presenti sul loro territorio, esercito, polizia, guerriglia delle FARC, intimando loro di andarsene dal territorio Nasa, di lasciarli vivere in pace. Poi hanno messo in atto ciò che nel 2011 avevano programmato: hanno cominciato a smontare le trincee dela polizia a Toribio, sono andati a cercare gli accampamenti guerriglieri ed in uno di questi hanno catturato 4 insorti e sequestrato le armi e attrezzature di guerra che hanno poi bruciato.Di seguito alcuni materiali che raccontano queste giornate.
Tejido de Comunicación ACIN
19 luglio 2012

QUELLO CHE NON HANNO MOSTRATO I MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA

Questo video mostra tagli di riprese non editate, sullo sgombero dei militari nella collina Cerro Berlin,ubicato nel Municipio di Toribio al Nord del dipartimento del Cauca, avvenuto il 18 luglio scorso.

Acción direkta
19 luglio 2012

SIAMO STANCHI DI GUERRA!

Analisi della situazione di guerra in questi giorni nel Cauca da parte del comunicatore indigeno Nasa Rafael Colcué, FERMARE LA GUERRA ORA!!!

Noti5 Pacifico
19 luglio 2012

NOTIZIARIO

Non cessano gli scontri nel dipartimento del Cauca, un abitante della comunità ucciso dall’esercito e tre feriti sono il saldo degli scontri tra indigeni ed esercito a Caloto.[da 1′:25″ a 7′:34″]

Caracol TV / Telegiornale
23 luglio 2012

INTERVISTA AL MINISTRO DEGLI INTERNI

il Ministro degli Interni, al termine dell’incontro con le autorità indigine, afferma, tra l’altro che la richiesta Nasa di abbandono dell’Esercito dai loro terrtori non è fattibile dal momento che ‘all’esercito nessun luogo dello stato colombiano è vietato’

Noti5 Pacifico
23 luglio 2012

SITUAZIONE A TORIBIO (1)

Nota informativa della redazione di Noti5 sulla situazione che in questi giorni si vive a Toribio, dove la povertà, la marginalità e l’abbandono rappresentano la forza della guerriglia in questa zona. (PRIMA PARTE)

Noti5 Pacifico
19 luglio 2012

SITUAZIONE A TORIBIO (2)

Nota informativa della redazione di Noti5 circa i piani di sviluppo e di pace governativi nel dipartimento del Cauca a fronte della povertà e miseria. (SECONDA PARTE)

Catatumbo duemiladodici

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Arzelia di San Pablo ha ereditato la macchina per macinare il caffè da Daniel Guerra, dopo che nel 2007 la guerriglia delle FARC lo ha assassinato nei pressi di El Aserrio. Ora è lei che si occupa di produrre, in associazione con un gruppo di donne del paese, il caffè Sabor del Catatumbo. Il suo vanto è la qualità e il basso costo.
Ma la produzione di caffè – non certo in quantità industriali – è quasi una scusa. Infatti le donne che partecipano di questa attività fanno parte di un gruppo affiatato di mujeres che cercano attraverso attività comuni e frequenti incontri di emanciparsi non solamente dall’oppressione politica che vivono nella loro comunità, ma anche dai loro uomini, cercando di conquistare maggiore spazio personale sia nelle organizzazioni sociali (quasi tutte ad appannaggio dei maschi) che nell’ambito familiare, ove gli uomini la fanno da padrone (in senso letterale). [di óscar paciencia – 14 luglio 2012]

catatumbo

VOCES DE MUJERES
interviste di óscar paciencia
25 giugno 2012 – 30 giugno 2012
Arzelia di San Pablo, Maria del Carmen di El Tarra, Yamile di Filo Gringo, Miriam del Bovalì. Diverse, con un grande obiettivo: liberarsi dalla oppressione sia politica che maschile. Organizzate in gruppi di donne, rivendicano la specificità di genere, difendendo la vita e l’ambiente circstante. Eppoi Ylian di Media Aguita, che racconta di come l’esercito le abbia ucciso il marito, dopo averlo torturato, castrato e camuffato da guerrigliero.
Ylian [ES]

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Arzelia [ES]

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Miriam [ES]

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Yamile [ES]

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Maria del Carmen [ES]

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Miriam, Yamile, Maria del Carmen y los sueños [ES]

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PRESENZA MILITARE, ECONOMIA E COCA
intervista a Benjamín Pérez, presidente JAC
Trinidad, 2 luglio 2012
Il presidente della Junta de Acción Comunal (JAC) della Trinidad fa un riassunto delle difficili condizioni di vita nella regione, dovute alla mancanza totale di servizi sanitari, di una educazione scolastica decente per i giovani e le giovani, della quasi impossiblità a spostarsi, dal momento che le ‘strade’ non sono altro che ammasso di terra, fango e pietra. Racconta della presenza dell’esercito all’interno della comunità stessa, nelle case e nei vicoli del villaggio. Di come la coca si sia trasformata nell’unico mezzo di sussistenza per queste polopazioni che, progressivamente, stanno abbandonando la coltvazione dei prodotti tipici, per l’impossibilità della loro commercializzazione.
B. Pérez: presencia del Ejército [ES]

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B. Pérez: economía, social y coca [ES]

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B. Pérez: trabajo de la JAC [ES]

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IMMAGINI DEL CATATUMBO MEDIO
foto di óscar paciencia
25 giugno 2012 – 11 luglio 2012
L’ambiente naturale e la vita quotidiana nei villaggi. La gente di La Quina, San Calixto, San Pablo, Cartagenita, Trinidad, La Libertad, Maracaibo, Honduras, Comunità indigena Barì.