Accordo FARC-Governo

accordo farc governo

Il giorno 27 di agosto a La Avana rappresentanti delle FARC-EP (Mauricio Jaramillo, Ricardo Tellez,Andres Paris, Marco Leon Calarca, Hermes Aguilar, Sandra Rmirez) e rappresentanti del Governo Nazionale (Sergio Jaramillo e Frank Pearl) hanno sottoscritto un accordo generale che traccia la rotta per le successive due fasi di dialogo che cominceranno l’8 ottobre ad Oslo per proseguire poi di nuovo a La Avana. L’accordo sottoscritto, che conclude questa prma fase (definita ‘esplorativa’) contiene gli argomenti e le procedure che verranno trattati direttamente dalle due delegazioni. I temi concordati riguardano le politiche agraire, la pratecipazione politica delle FARC-EP, la fine del conflitto armato, le droghe illecite, le vittime del conflitto.
Se pur la gradissima maggioranza dei colombiani accoglie favorevolmente questo processo, a qualcuno non piace. Oltre ad Uribe, ex presidente colombiano, la potente Associoazione Colombiana di Ufficiali in Ritiro – ACORE – stigmatizza in un comunicato, il processo verso la pace: “si deve vincere la guerra. Vincere la guerra significa bruciare la volontà di azione dei terroristi” afferma il presidente, generale in ritiro Jaime Ruiz. E prosegue: “Si dovrebbe modificare l’agenda, imponendo il cessate il fuoco unilaterale espressamente vietare azioni terroristiche indiscriminate contro i civili, l’uso di mine, espropri di terreni, sequestri, estorsioni, ed altri crimini efferati e l’uso del movimento “marcha patriottica” (movimento civile vicino all’ideologia FARC ndt) come braccio politico dell’organizzazione terrorista. Questo movimento politico deve essere liquidato fino a quando non si raggiungerà un accordo definitivo per la sospensione di un conflitto armato.”

Notizia da SIGCOLOMBIA
ALLOCUZIONE DEL PRESIDENTE SANTOS SULL’AVVIO DEI DIALOGHI DI PACE.
4 settembre 2012
“Colombiani, buon pomeriggio.
Alcuni giorni fa ho confermato le riunioni avute all’estero con rappresentanti delle FARC.
Dissi che un processo per porre fine al conflitto durante il mio governo sarebbe stato possibile solo se conforme a questi tre principi: imparare dagli errori e dai successi del passato per non creare false aspettative; ottenere effettivamente la fine del conflitto e non il suo prolungamento, e non cedere un solo millimetro di territorio nazionale.
Oggi voglio comunicarvi che queste riunioni esplorative sono terminate con la firma di un accordo cornice, tra il governo nazionale e le FARC che stabilisce una procedura – una rotta – per arrivare ad un accordo finale que ponga fine, una volta per tutte, a questa violenza tra i figli di una stessa nazione.”

Pubblicato da TELESUR
TIMOCHENKO, COMANDANTE DELLE FARC, ANNUNCIA L’INIZIO DEL DIALOGO
4 settembre 2012
Nel suo discorso il comandante delle FARC mette in evidenza che stanno tornano al tavolo delle trattative come riconosciuti avversari politici e militari.
Afferma che “la soluzione non è la guerra ma il dialogo” e spera che non si ripetano le stesse situazioni del passato, che hanno portato allo sterminio dei guerriglieri reintegrati nella vita civile e politica. Riconoscendo le immense difficoltà per raggiungere una pace giusta e democratica, il comandante dice che “per noi è del tutto chiaro che la chiave della pace non sta nella tasca del presidente della repubblica, e neppure in quella del comandante delle FARC-EP. Il vero ed unico depositario di questa chiave è il popolo di questo paese. Sono le milioni di vittime di questo regime delittuoso e violento, quelli colpiti dalla sua politica neoliberale, coloro i quali possiedono la chiave per la pace.”
E ancora “E’ giunto il momento di manifestare per la pace e di chiudere la porta ai padroni violenti(…) una pace fondata sulla vera riconciliazione, nel comprendersi fraterno, nelle trasformazioni economiche, politiche e sociali necessarie per arrivare al punto di equilibrio accettabile per tutti. Estirpando definitivamente le ragioni che alimentano lo scontro armato.”

Verso il dialogo FARC-Governo

carcere bellavista medellin

E’ stato reso noto da TeleSUR (Venezuela) che da circa sei mesi emissari del governo di Manuel Santos e comandanti di alto livello delle FARC-EP (cinquantennale guerriglia marxista colombiana) si stavano incontrando a Cuba col fine di raggiungere un accordo che permettesse l’installazione di un tavolo per le trattative tra lo stato e gli insorti. Dice il direttore nel telegiornale di TeleSUR: “Dopo oltre 30 anni di conflitto armato, questo lunedì è stato firmato un accordo a L’Avana per avviare colloqui di pace tra il governo della Colombia ed i ribelli.
Il punto però rimane uno: possono essere solamente le istanze degli armati (stato e guerriglie) a dettare o determinare l’agenda per la pace in Colombia? Cosa succederà con le centinaia di organizzazioni sociali e civili che hanno pagato il prezzo più alto in termini di morte, trasferimenti forzosi, esilio, perdita dei beni, marginalizzazione, saccheggio delle terre? Cosa succederà con le loro rivendicazioni e con la loro progettualità, ora che i ‘grandi’ della guerra – probabilmente – si siederanno ad un tavolo di trattativa?

Notizia da TELESUR
IL GOVERNO COLOMBIANO E LE FARC FIRMANO UN ACCORDO PER COMINCIARE DIALOGHI DI PACE.
27 agosto 2012, ore 11:45
Il direttore del Notiziario di Telesur, Jorge Enrique Botero, ha detto che il governo di Juan Manuel Santos e le FARC hanno firmato un accordo per avviare colloqui di pace formali. Questo accordo è stato firmato nella città di L’Avana e il suo contenuto sarà pubblicato a breve dalla presidente colombiano Juan Manuel Santos.
Dopo oltre 30 anni di conflitto armato, questo lunedì è stato firmato un accordo a L’Avana per avviare colloqui di pace tra il governo della Colombia ed i ribelli. Un anno fa, il comandante in capo delle FARC ha annunciato la volontà di intraprendere colloqui di pace per porre fine alla conflitto armato.

Notizia da CARACOL
IL PRESIDENTE SANTOS CONFERMA AVVICINAMENTI CON LE FARC
27 agosto 2012
“Dal primo giorno del mio governo ho incontrato obbligo costituzionale per cercare la pace. In questa direzione, ci sono stati colloqui esplorativi con le FARC a cercare la fine del conflitto.
Voglio affermare chiaramente che gli approcci colombiani che sono stati fatti e da effettuare in autunno futuro sotto i seguenti principi guida:
Primo: Impareremo dagli errori passati per evitare di ripeterli.
Secondo: Ogni processo deve portare alla fine del conflitto, non la sua estensione.
In terzo luogo, e le operazioni saranno mantenute presenza militare su ogni centimetro del paese.

Notizia di TELESUR
IL PRESIDENTE SANTOS CONFERMA AVVICINAMENTI CON LE FARC
27 agosto 2012
L’ex presidente colombiano, Álvaro Uribe, considera che un dialogo di pace del governo di Juan Manuel Santos con le FARC servirà alla rielezione del presidente Venezuelano, Hugo Chávez. “ La legittimazione che Santos ha dato alla complicità di Chavez con la guerriglia delle FARC la pagherà Chávez, facendolo sedere al tavolo delle trattative la mesa affinchè questo gli serva per la rielezione”, ha sostenuto.
ALTRI VIDEO SULL’ACCORDO DA TELESUR:

Intervista a Gabino, ELN

Intervista a Gabino

quimbo

LA GUERRIGLIA COLOMBIANA DELL’ELN VUOLE LA PACE MA PROSEGUE LA GUERRA
Reuters America Latina
di Luis Jaime Acosta
27 agosto 2012
La seconda guerriglia più grande di Colombia è disposta a iniziare dialoghi di pace incondizionati con il governo per mettere fine a al prolungato conflitto interno, ma nel frattempo continuerà con gli attacchi, sequestri e estorsioni alle multinazionali del petrolio e delle miniere.
Nicolás Rodríguez, nome di battaglia “Gabino”, il massimo comandante dell’Esercito di Liberazione Nazionale, gruppo di sinistra, ha detto alla REUTERS dopo un silenzio durato molto tempo, che questo processo eventuale si potrebbe realizzare assieme alle FARC, però ha accusato il Presidente Juan Manuel Santos di non avere la volontà politica per farlo davvero.

Morte annunciata a Bellavista

carcere bellavista medellin

“…con orgullo se puede decir que
el Establecimiento Penitenciario y Carcelario de Medellín
es el Centro de Reclusión
más pacifico de Latinoamérica.”
Prigioniero politico lasciato morire nel carcere di Medellin
E HAN LASCIATO MORIRE il “NICHO”….
Medellin, 24 agosto 2012
Dal 16 di agosto, una settimana fa, il Prigioniero Politico Alexander Martínez Palacios, o il “Niche”- come lo conoscevano i suoi compagni di reclusione – ha cominciato a sentire forti mal di testa, ad avere febbre e a notare che la saliva e l’urina presentavano sangue.
Per questo motivo Alexander ha cominciato ad andare all’infermeria della prigione di Bellavista, sperando in una diagnosi medica che gli dicesse la causa della causa della sua indisposizione e per chiedere un trattamento umano, permettendo di fare quello che si fosse reso necessario per calmare il dolore; forse mai immaginò che quei sintomi sarebbero stati una premonizione della sua morte.

Nel Morro di Moravia

logo moravia resiste

LA COMUNITA’ DEL QUARTIERE MORAVIA, ESIGE NUOVE CASE PRMA DI ESSERE SGOMBERATA
Corporacion Juridica Libertad / Mesa interbarrial de desonectados de Medellin
Medellin, 23 agosto 2012
Il giorno 17 agosto di 2010, l’Ispezione di Polizia Urbana della città di Medellin ascritta alla Segreteria di Governo Municipale, notificò a tre famiglie abitanti del Morro di Moravia (collina creata dal’accumularsi di spazzatura in 50 anni)l’ Evacuazione Definitiva per il giorno 23 di agosto dalle 8 del mattino, sulla base alla risoluzione Nº 234, del 10 di agosto di 2010, dove si segnalano 21 famiglie attualmente lì residenti a cui viene ordinata l’evacuazione definitiva delle loro abitazioni. Di queste 21 famiglie, solo a tre è stata al momento notificata lo sgombero nelle dovute forma.

IMMAGINI e VIDEO DELLA GIORNATA

Video e immagini a cura di Creacionlibertaria
Medellin 23 agosto 2012
Il 23 agosto scorso, vari collettivi e organizzazioni hanno accompagnato questa azione di resistenza contro gli sfratti e per una dimora degna.

disegno di moraviaGLI ABITANTI DI MORAVIA SI LAMENTANO DEGLI SFRATTI VIOLENTI
17 agosto 2012
“I Paparini”, come sono conosciuti Luis Enrique Roldán e María Serna, non ricordano quanto tempo è passato da quando si giurarono amore eterno dal primo scambio timido di sguardi, fino agli anni nascosti tra le rughe si sono sciolti nelle loro memorie. Tuttavia, i loro aneddoti obbligano a ritornare a grandi passi alla storia nazionale fino ad arrivare alla lontana gioventù nella quale si emozionavano ai discorsi di Jorge Eliécer Gaitán che credevano capace di offrire soluzioni vere al problema della fame e della miseria che esisteva allora nei campi nelle città colombiane.

Il Quimbo fuorilegge?

logo noalquimbo

quimbo

IL QUIMBO NELLA MIRA DELLA CORTE DEI CONTI
23 agosto 2012
La Contraloría General de la Nación (specie di Corte dei Conti) avvierà un a indagine preliminare al progetto idroelettrico di Il Quimbo nel Huila, dopo aver trovato presunte irregolarità nelle modalità di conferimento della licenza ambientale che ha dato il via libera all’opera il 15 di maggio del 2009. La decisione si è saputa ieri ed è stata presa dall’ente di controllo dopo aver valutato vari documenti presentati dall’Associazione dei colpiti dall’idroelettrica il Quimbo (Asoquimbo), che rappresenterebbero la prova che Emgesa-Endesa ottenne la licenza senza avere eseguito studi di impatto ambientale.

INTERVISTA AL RICERCATORE MILLER DUSSAN, SULLE INCHIESTE APERTE DALLA CORTE DEI CONTI
23 agosto 2012
L’attività di denuncia, la produzione di prove, evidenze di fatto e studi, consegnati da ASOQUIMBO agli organismi di controllo, in particolare alla Corte dei Conti, ha fatto in modo che la stessa Corte dei Conti avviasse una indagine preliminare per presunte irregolarità nella concessione della licenza ambientale per la costruzione della centrale idroelettrica El Quimbo, nel dipartimento del Huila.
Nell’intervista che segue il professor Miller Dussan dell’Università Surcolombiana di Neiva, spiega le circostanze che hanno prodotto questo risultato.
Audiointervista a cura di ASOQUIMBO [ES]

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.


Huila: Minga Indigena e Contadina

logo minga indigena contadna

MOVIMENTO PER LA LIBERAZIONE E DIFESA DELLA MADRE TERRA
Indigeni appartenenti ai tre Popoli del Huila – Yanaconas, Nasas y Guambianos- raggruppati nel CRIHU (Consiglio Regionale Indigeno Huila), contadini di ASOQUIMBO e Pastoral Social, per nove giorni hanno occupato i dintorni del chilometro 59 della strada che da Gigante porta a El Hobo, nel Huila meridionale. La quebrada del Pescador, oggi completamente secca, con alberi ridotti a tronchi senza vita a seguito della costruzione della diga di Betania, ha ospitato il grande accampamento di oltre 2000 persone. Gente arrivata da innumerevoli resguardos indigeni, veredas e municipi che verranno colpiti dalla costruzione – già avviata – di una seconda diga, EL QUIMBO. All’inizio dell’anno, le forti proteste sono state duramente represse dall’esercito e dalla Polizia antisommossa ESMAD, al servizio della multinazionale EMGESA a capitale maggioritario ENEL.

immagini della minga indigena contadina

IMMAGINI DELLE GIORNATE DI RESISTENZA
foto di óscar paciencia
Huila, 5-15 agosto 2012
Nove giorni di occupazione presso la Quebrada del Pescador, municipio di EL Hobo. Blocchi stradali intermittenti. Attacchi brutali dell’ESMAD: 7 poliziotti, 23 manifestanti feriti. Dialogo e impegni governativi firmati.
La LOCAmotora minero-energetica [ES]

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.

Accordi tra Minga in resistenza e Governo Nazionale [Versione IT]    [Versión ES]
Oscar Paciencia 19 agosto 2012

MINGA: 14 agosto 2012
Dopo gli scontri di lunedì 13 agosto, due polizziotti dello squadrone antisommossa (ESMAD) sono stati fatti prigionieri dagli indigeni e contadini che partecipano della Mobilitazione per la liberazione e difesa dela Madre Tierra in località Puente del Pescador, HUILA. Il coordinatore della Guardia Indigena mostra i caricatori per pistla da 9 mm trovati nella borsa di un poliziotto. Versión [ES]
disegno quimbo polizia

COMUNICATO MINGA
14 agosto 2012
Il Movimento per la Liberazione e Difesa della Madre Terra ratifica che la Minga si mantiene in Assemblea Permanente nella zona del Ponte Il Pescatore del Municipio di Hobo Huila per:
1. la difesa del territorio, le risorse naturali, il fiume Magdalena, il Massiccio Colombiano, il Páramo di Miraflores e le comunità colpite dai megaprogetti minerario-energetici;
2. il ritiro delle transnazionali dal territorio (Endesa Enel, Emerald Energy, Hydrochina, tra altre;
3. l’accesso alla terra per contadini e indigeni;
4. la soluzione politica al conflitto armato ed il controllo sovrano ed autonomo sui nostri territori.
Radiogiornale da Neiva, Huila. 14 agosto 2012 [ES]

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.

Oscar Paciencia 20 agosto 2012

MINGA: 13 agosto 2012. GLI SCONTRI

La Minga per la Liberazione e Difesa della Madre Terra occupa nuovamente la strada al km 59, tra Gigante e El Hobo. Migliaia tra indigeni e contadinisi posizionano lungo 500 metri della strada, bloccando completamente il traffico per oltre cinque ore. Saranno cinque ore di scontri tenaci con l’ESMAD. Verranno ritrovati 4 bossoli da 7,65. Versión [ES]

Oscar Paciencia 19 agosto 2012

MINGA: 13 agosto 2012
Testimonianze di due contadini del municipio El Agrado. Il primo, colpito ripetutamente quando già a terra, ha rischiato di essere ucciso dall’ESMAD. Il secondo ferito da particlari proiettili di gomma dura sparati a bruciapelo con i lancialacrimogeni. Immagini di alcuni feriti durante gli scontri. Versión [ES]
Movilizacionquimbo 18 agosto 2012

MINGA: 11 agosto 2012
Alle 18,30 del sabato i Contadini di ASOQUIMBO ed indigeni del CRIHU, hanno sgomberato la strada, dopo 3 ore di blocco, a seguito della forte pressione della polizia decisi fare uso smisurato della forza e perché così avevano deciso le autorità tradizionali e i dirigenti di ASOQUIMBO. Versión [ES]
Oscar Paciencia 19 agosto 2012

MINGA: 10 agosto 2012
Nel primo giorno della Minga Indigena e Campesina per la Liberazione e la Difesa della Madre Tierra, il presidente del Consiglio Regionale Indigeno del Huila, racconta quali saranno le attività della giornata, il rapporto con le multinazionali e il coordinamento con i contadini. Versión [ES]
Behiquealto 12 agosto 2012

MINGA: 10 agosto 2012
Verso le 9 iniziano i blocchi del traffco su di una carreggiata in direzione El Hobo, della via nazionale. Circa 400 – 500 metri di strada sono occupati da una folta fila di indigeni e contadini che, passando di mano in mano una lunghissima corda, producono un gran rallentamento del traffico. Poi anche l’altra carreggiata viene bloccata. Verso le 13 arriva il Segretario di governo dipartimentale, la Defensoria del Pueblo e il Colonnello della Poliza Pelaez. Versión [ES]
Movilizacionquimbo 9 agosto 2012

MOTIVAZIONI DELLA MINGA
…difesa del territorio, le risorse naturali, il fiume Magdalena, il Massiccio Colombiano, il Páramo di Miraflores e le comunità colpite dai megaprogetti minerario-energetici; il ritiro delle transnazionali dal territorio; l’accesso alla terra per contadini e indigeni; la soluzione politica al conflitto armato … Versión [ES]

Via le multinazionali minerarie!

logo mineria energetica

La manifestazione a Bogotà è stata una delle oltre 20 che in altrettante città nazionali ed internazionali si sono svolte in contemporanea. Seppure in città la partecipazione non è stata esorbitante dal punto di vista numerico, sicuramente dal punto di vista qualitativo è sicuramente riuscita a far arrivare forte e chiaro il messaggio: fuori dalla Colombia le multinazionali che impoveriscono la popolazione, distruggono il territorio, propiziano la violenza indiretta e diretta, rendendo subalterno un intero Paese. Estraggono di tutto (o vorrebbero farlo): oro, carbone, coltan, stagno, acciaio, nichel, materiali per costruzione; oppure devastano le sorgenti idriche prospettando dighe immense, la cui produzione di energia elettrica è destinata oltre confine.

immagini della mobilitazione

IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE
foto di óscar paciencia
Bogotà 1 agosto 2012
La mobilitazone in città di varie migliaia di persne: sindacati, studenti, organizzazioni contadine ed indigene, oltre a gruppi attivi nel contrastare la grande industria mineraria trasnazionale, come RECLAME.
Consignas de la marcha [ES]

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.

Palabras en la calle [ES]

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.

OMCI – 1 de agosto de 2012
MANIFESTAZIONE IN BUCARAMANGA
El área Metropolitana de Bucaramanga se movilizo Contra la Megamineria y por la Defensa del Agua, este 1 de agosto. Como parte de la movilizacion continental contra la explotación minera
Versión [ES]
NOTIAGEN – 1 de agosto de 2012
MANIFESTAZIONE IN MEDELLIN

Contro l’esproprio minerario

logo mineria energetica

FRENARE
LA LOCOMOTORA MINERO-ENERGETICA!

1a Giornata di Mobilitazione Nazionale:
1 agosto 2012
Il popolo colombiano ignora le gravi implicazioni che avrà il futuro minerario-energetico per la vita del paese che il governo nazionale e le mprese transnazionali hanno tracciato nel Piano Nazionale di Sviluppo. Il discorso ufficiale e la campagna pubblicitaria ingannano l’opinione pubblica in relazione ai vantaggi economici e lavorativi che quell’investimento straniero porterà a tutti, e con il quale si garantirà la conservazione degli ecosistemi naturali.(…)
In quanto organizzazioni e comunità che affrontiamo tutti questi conflitti in distinte zone del territorio nazionale, ci siamo proposti di iniziare una campagna unitaria che dalla posizione di ogni processo di resistenza, sviluppi coscienza e volontà su di un problema tanto cruciale del quale non siamo stati informati e di una politica da cui ci hanno escluso. Una campagna che generi spazi in cui si possano esprimere nelle varie forme le voci critiche a un tal sproposito che sottomette la nostra sovranità.
Questo non è il paese che come popolo vogliamo, non è il futuro che ci meritiamo. Per questa ragione ci convochiamo per manifestare in difesa della vita. La locomotiva mineraria-energetica sta portando il Paese verso abissi ancora più profondi. Fermiamola! Questo primo di agosto è il primo appuntamento. Ci vediamo lì!
Prensa CID – 9 novembre 2010

COSA C’É DIETRO AL BOOM MINERARIO?
Mario Alejandro Valencia, economista e portavoce del network colombiano contro le grandi multinazionali minerarie, delinea i termini di questa organizzazione relativamente al boom minerario attualmente in auge in Colombia per la domanda proveniente dai mercati mondiali e cosa significa dal punto di vista legale, ambientale ed economico per il paese. Versión [ES]
sito reclame
La Rete colombiana che si confronta con le Grandi Trasnazionali minerarie, RECLAME è una iniziativa ampia, democratica, pluralista e popolare, composta da organizzazioni e processi sociali colombiani in lotta la grande impresa mineraria trasnazionale , che sta producendo effetti negativi per i cittadini e per l’ambiente.

mappa interattiva miniere

Sinaltrainal, 30 anni di lotte!

logo sdb

POR NUESTROS MUERTOS, NI UN MINUTO DE SILENCIO. ¡TODA UNA VIDA DE LUCHA!
Per tre giorni il sindacato degli alimentaristi colombiani, SINALTRAINAL, ha festeggiato il suo trentesimo anno di vita. La meraviglia non consiste nel fatto dell’assoluta assenza dei grandi mezzi di informazione colombana, e neppure nell’alta e qualificata partecipazione all’evento. Bensì nel fatto che in Colombia um sndacato posssa “vivere” per trent’anni.
Venticinque sono i sindacalisti SINALTRAINAL uccisi, sei sono esiliati, quasi tutti i dirigenti sono minacciati e la maggiorparte di loro viaggia scortata. 4000 sono i sindacalisti colombiani uccisi negli ultimi anni, quasi la metà che nelresto del mondo. La determinazione e l’orgoglio con il quale si definiscono un sindacato di classe, ha permesso loro di raccontare durante il Forum un’altra storia, quella che difficilmente arriva alla gente.
“… noi continuiamo a denunciare le politiche di saccheggio, sfruttamento, oppressione, oltraggio alla popolazione e distruzione ambientale causata dalle multinazionali e continuiamo a sforzarci per raggiungere una soluzione al conflitto sociale ed armato che vive Colombia e per l’unità dei popoli della nostra America. Un’altra Colombia, un’altra America, un altro mondo è possibile.”

sdb

FORUM NEL TRENTENNALE DEL SINDACATO
SINALTRAINAL – Sindacato alimentarista
25 – 27 luglio 2012
L’attuale guerra che si presenta in Colombia è motivata, promossa, finanziata ed rafforzata dai padroni dei gruppi finanziari globali, le multinazionali più grandi del mondo e l’oligarchia locale. Tale scontro è parte della strategia usata per raggiungere qui ed in America Latina i loro obiettivi. Sono i loro interessi quelli che traggono profitto dal conflitto.
Le transnazionali non suolo guadagnano vendendo armamenti e finanziando lo stato oligarchico colombiano affinché eserciti una repressione indiscriminata e costruisca un mostruoso apparato militare, ma si approfittando anche dei “frutti” che lascia la guerra.

Óscar Paciencia
27 luglio 2012

INTERVENTO DI ALIRIO URIBE

Il presidente del Collettivo di Avvocati José Alvear Restrepo riporta le cifre drammatiche sulla condizione del lavoro e della violenza verso i sindacalisti in Colombia. Crimini rimasti impuniti: “In questo paese si uccidono oltre il 50% di sindacalisti sul totale dei sindacalisti uccisi nel pianeta”. Versión [ES]

Óscar Paciencia
27 luglio 2012

INTERVENTO DI JAVIER CORREA

Il presidente del SINALTRAINAL passa in rassegna i 30 anni di lotta, descrivendo campagne interne e internazionali, strategie, vittorie e sconfitte. Denunciando l’inerzia dello stato e la sua determinazione nella svendita delle ricchezze nazionali alle grande imprese multinazionali. Versión [ES]

sdb

SOLIDARIETA’ DEI COMITATI DI BASE ITALIANI
22 luglio 2012
Compagni e Compagne del SINALTRAINAL,
Vi inviamo un fraterno saluto dall’Italia, terra martoriata dalle politiche economiche dell’Unione Europea, dei Mega progetti, della devastazione ambientale, della cancellazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, della precarietà, della corruzione politica. Anche se distanti, non possiamo non rallegrarci per i 30 anni di vita della vostra organizzazione passati a lottare contro le Multinazionali e i gruppi paramilitari per una Colombia in cui le risorse naturali e il territorio appartengano alle comunità.

sdb

IMMAGINI DELL’INIZIATIVA
foto di óscar paciencia
25 – 27 luglio 2012
I sindacalisti ripercorrono la memoria; presentanto gli ospiti internazionali. Foro sul tema “Multinazionali, violenza, libertà sndacale, democrazia in Colombia. La festa con gruppi musicali di vario genere