Via le multinazionali minerarie!

logo mineria energetica

La manifestazione a Bogotà è stata una delle oltre 20 che in altrettante città nazionali ed internazionali si sono svolte in contemporanea. Seppure in città la partecipazione non è stata esorbitante dal punto di vista numerico, sicuramente dal punto di vista qualitativo è sicuramente riuscita a far arrivare forte e chiaro il messaggio: fuori dalla Colombia le multinazionali che impoveriscono la popolazione, distruggono il territorio, propiziano la violenza indiretta e diretta, rendendo subalterno un intero Paese. Estraggono di tutto (o vorrebbero farlo): oro, carbone, coltan, stagno, acciaio, nichel, materiali per costruzione; oppure devastano le sorgenti idriche prospettando dighe immense, la cui produzione di energia elettrica è destinata oltre confine.

immagini della mobilitazione

IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE
foto di óscar paciencia
Bogotà 1 agosto 2012
La mobilitazone in città di varie migliaia di persne: sindacati, studenti, organizzazioni contadine ed indigene, oltre a gruppi attivi nel contrastare la grande industria mineraria trasnazionale, come RECLAME.
Consignas de la marcha [ES]

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Palabras en la calle [ES]

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OMCI – 1 de agosto de 2012
MANIFESTAZIONE IN BUCARAMANGA
El área Metropolitana de Bucaramanga se movilizo Contra la Megamineria y por la Defensa del Agua, este 1 de agosto. Como parte de la movilizacion continental contra la explotación minera
Versión [ES]
NOTIAGEN – 1 de agosto de 2012
MANIFESTAZIONE IN MEDELLIN

Sinaltrainal, 30 anni di lotte!

logo sdb

POR NUESTROS MUERTOS, NI UN MINUTO DE SILENCIO. ¡TODA UNA VIDA DE LUCHA!
Per tre giorni il sindacato degli alimentaristi colombiani, SINALTRAINAL, ha festeggiato il suo trentesimo anno di vita. La meraviglia non consiste nel fatto dell’assoluta assenza dei grandi mezzi di informazione colombana, e neppure nell’alta e qualificata partecipazione all’evento. Bensì nel fatto che in Colombia um sndacato posssa “vivere” per trent’anni.
Venticinque sono i sindacalisti SINALTRAINAL uccisi, sei sono esiliati, quasi tutti i dirigenti sono minacciati e la maggiorparte di loro viaggia scortata. 4000 sono i sindacalisti colombiani uccisi negli ultimi anni, quasi la metà che nelresto del mondo. La determinazione e l’orgoglio con il quale si definiscono un sindacato di classe, ha permesso loro di raccontare durante il Forum un’altra storia, quella che difficilmente arriva alla gente.
“… noi continuiamo a denunciare le politiche di saccheggio, sfruttamento, oppressione, oltraggio alla popolazione e distruzione ambientale causata dalle multinazionali e continuiamo a sforzarci per raggiungere una soluzione al conflitto sociale ed armato che vive Colombia e per l’unità dei popoli della nostra America. Un’altra Colombia, un’altra America, un altro mondo è possibile.”

sdb

FORUM NEL TRENTENNALE DEL SINDACATO
SINALTRAINAL – Sindacato alimentarista
25 – 27 luglio 2012
L’attuale guerra che si presenta in Colombia è motivata, promossa, finanziata ed rafforzata dai padroni dei gruppi finanziari globali, le multinazionali più grandi del mondo e l’oligarchia locale. Tale scontro è parte della strategia usata per raggiungere qui ed in America Latina i loro obiettivi. Sono i loro interessi quelli che traggono profitto dal conflitto.
Le transnazionali non suolo guadagnano vendendo armamenti e finanziando lo stato oligarchico colombiano affinché eserciti una repressione indiscriminata e costruisca un mostruoso apparato militare, ma si approfittando anche dei “frutti” che lascia la guerra.

Óscar Paciencia
27 luglio 2012

INTERVENTO DI ALIRIO URIBE

Il presidente del Collettivo di Avvocati José Alvear Restrepo riporta le cifre drammatiche sulla condizione del lavoro e della violenza verso i sindacalisti in Colombia. Crimini rimasti impuniti: “In questo paese si uccidono oltre il 50% di sindacalisti sul totale dei sindacalisti uccisi nel pianeta”. Versión [ES]

Óscar Paciencia
27 luglio 2012

INTERVENTO DI JAVIER CORREA

Il presidente del SINALTRAINAL passa in rassegna i 30 anni di lotta, descrivendo campagne interne e internazionali, strategie, vittorie e sconfitte. Denunciando l’inerzia dello stato e la sua determinazione nella svendita delle ricchezze nazionali alle grande imprese multinazionali. Versión [ES]

sdb

SOLIDARIETA’ DEI COMITATI DI BASE ITALIANI
22 luglio 2012
Compagni e Compagne del SINALTRAINAL,
Vi inviamo un fraterno saluto dall’Italia, terra martoriata dalle politiche economiche dell’Unione Europea, dei Mega progetti, della devastazione ambientale, della cancellazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, della precarietà, della corruzione politica. Anche se distanti, non possiamo non rallegrarci per i 30 anni di vita della vostra organizzazione passati a lottare contro le Multinazionali e i gruppi paramilitari per una Colombia in cui le risorse naturali e il territorio appartengano alle comunità.

sdb

IMMAGINI DELL’INIZIATIVA
foto di óscar paciencia
25 – 27 luglio 2012
I sindacalisti ripercorrono la memoria; presentanto gli ospiti internazionali. Foro sul tema “Multinazionali, violenza, libertà sndacale, democrazia in Colombia. La festa con gruppi musicali di vario genere

Indigeni Nasa non vogliono armi

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Il 9 luglio 2011, i guerriglieri del VI° fronte delle FARC hanno fatto esplodere una chiva bomba (mezzo collettivo di trasporto per persone cose ed alimenti utilizzato in queste zone – ndt) nella città di Toribio, uccidendo 3 persone. A seguito di questo evento la comunità si è dichiararata in assemblea permanente. Il 20 luglio dello stesso anno è stato convocata la Giunta Direttiva del CRIC (Consiglio Regionale Indigeno del Cuca) dove si diede mandato per attuare “LA MINGA DI RESISTENZA PER LA AUTONOMIA E L’ARMONIA TERRITORIALE E PER LA FINE DELLA GUERRA”.

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LETTERA APERTA AI GRUPPI ARMATI
ACIN – Associazione Cabildos Indigeni Nord Cauca
8 luglio 2012
“Ci dichiariamo in resistenza permanente fino a quando i gruppi armati e gli eserciti non se ne andranno da casa nostra. Noi siamo in casa nostra e non la lasceremo, coloro che devono andare via sono gruppi armati e gli eserciti, legali e illegali che vengono a seminare morte nei nostri territori. Oltre 400 attacchi della guerriglia a Toribio, oltre i morti, feriti, sfollati, case distrutte, campi minati, raccolti perduti, studenti senza lezioni, dolore, tristezza, impunità, orfani, vedove, minacce, accuse, e tutti i tipi di abusi compiuti contro la vita, le norme, la dignità e la giustizia; sono sufficienti motivi per dire BASTA GUERRA, BASTA GRUPPI ED ESERCITI ARMATI, SIA CHI SIA, BASTA ABUSI, BASTA MANCANZA DI RISPETTO, BASTA STUPRI, BASTA INVASIONI NEI NOSTRI TERRITORI.”

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INTERVISTA AL GENERALE ALEJANDRO NAVAS
da El Pais di Santiago de Cali
22 luglio 2012
trad. óscar paciencia
“Comunque la Forza Pubblica manterrà il controllo del territorio, questo è il nostro dovere istituzionale e le comunità della regione dovranno capire questo concetto. Dobbiamo dire che la popolazione eccede nelle azioni che compie perché è male informata, dal momento che è sotto pressione da parte dei gruppi sovversivi, che la portano a commettere errori, molte volte forzatamente, a volte per convinzione, frutto dell’indottrinamento di queste guerriglie.”

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COMUNICATO DELLE FARC-EP
Bloco Occidentale Comandante Alfonso Cano
20 luglio 2012
Al termine di una analisi congiunturale e storica delle condizioni del Cauca, il comunicato termna responsabilizzando delle conseguenze dello scontro con l’esercito quei paesani che vedono di buon occhio la sua presenza nel territorio. “In questo contesto è preoccupante per la gente del nord Cauca il fatto che, come succede a Toribio, alcuni residenti si sono manifestati a favore della presenza delle forze dell’ordine nelle aree urbane. Presenza che, oltre favorire l’ingresso delle multinazionali in territorio indigeno e contadino, rappresenta il bersaglio delle azioni di guerriglia, quindi anche loro risulteranno responsabili delle conseguenze che possono derivare dal futuro sviluppo dello scontro”.
Vengono anche riportate le 7 norme (discutibili) datate 1995 sul comportamento che la popolazione civile deve tenere nei confronti delle forze dell’ordine.

Toribio

IMMAGINI DA TORIBÍO
foto di óscar paciencia
19 – 22 luglio 2012
Toribio devastata dai combattimenti. La dignità indigena che si esprime attraverso il rifiuto di tutti gli eserciti, rivendicando la propria tradizione e la propria determinazione a vivere in pace.

Catatumbo duemiladodici

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Arzelia di San Pablo ha ereditato la macchina per macinare il caffè da Daniel Guerra, dopo che nel 2007 la guerriglia delle FARC lo ha assassinato nei pressi di El Aserrio. Ora è lei che si occupa di produrre, in associazione con un gruppo di donne del paese, il caffè Sabor del Catatumbo. Il suo vanto è la qualità e il basso costo.
Ma la produzione di caffè – non certo in quantità industriali – è quasi una scusa. Infatti le donne che partecipano di questa attività fanno parte di un gruppo affiatato di mujeres che cercano attraverso attività comuni e frequenti incontri di emanciparsi non solamente dall’oppressione politica che vivono nella loro comunità, ma anche dai loro uomini, cercando di conquistare maggiore spazio personale sia nelle organizzazioni sociali (quasi tutte ad appannaggio dei maschi) che nell’ambito familiare, ove gli uomini la fanno da padrone (in senso letterale). [di óscar paciencia – 14 luglio 2012]

catatumbo

VOCES DE MUJERES
interviste di óscar paciencia
25 giugno 2012 – 30 giugno 2012
Arzelia di San Pablo, Maria del Carmen di El Tarra, Yamile di Filo Gringo, Miriam del Bovalì. Diverse, con un grande obiettivo: liberarsi dalla oppressione sia politica che maschile. Organizzate in gruppi di donne, rivendicano la specificità di genere, difendendo la vita e l’ambiente circstante. Eppoi Ylian di Media Aguita, che racconta di come l’esercito le abbia ucciso il marito, dopo averlo torturato, castrato e camuffato da guerrigliero.
Ylian [ES]

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Arzelia [ES]

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Miriam [ES]

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Yamile [ES]

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Maria del Carmen [ES]

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Miriam, Yamile, Maria del Carmen y los sueños [ES]

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PRESENZA MILITARE, ECONOMIA E COCA
intervista a Benjamín Pérez, presidente JAC
Trinidad, 2 luglio 2012
Il presidente della Junta de Acción Comunal (JAC) della Trinidad fa un riassunto delle difficili condizioni di vita nella regione, dovute alla mancanza totale di servizi sanitari, di una educazione scolastica decente per i giovani e le giovani, della quasi impossiblità a spostarsi, dal momento che le ‘strade’ non sono altro che ammasso di terra, fango e pietra. Racconta della presenza dell’esercito all’interno della comunità stessa, nelle case e nei vicoli del villaggio. Di come la coca si sia trasformata nell’unico mezzo di sussistenza per queste polopazioni che, progressivamente, stanno abbandonando la coltvazione dei prodotti tipici, per l’impossibilità della loro commercializzazione.
B. Pérez: presencia del Ejército [ES]

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B. Pérez: economía, social y coca [ES]

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B. Pérez: trabajo de la JAC [ES]

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IMMAGINI DEL CATATUMBO MEDIO
foto di óscar paciencia
25 giugno 2012 – 11 luglio 2012
L’ambiente naturale e la vita quotidiana nei villaggi. La gente di La Quina, San Calixto, San Pablo, Cartagenita, Trinidad, La Libertad, Maracaibo, Honduras, Comunità indigena Barì.

Permanenza nel territorio

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Le zone del basso Bolivar, sia montuose che pianeggianti, sono costantemente sottoposte, ormai da decenni, alla pressione delle multinazionali dell’oro e degli agrocombustibili. La totalità del 1.600.000 ettari costituente la regione è già stato dato in concessione a queste multinazionali. Minatori e contadini sono stati costretti a difendersi dall’ingordigia dei grandi monopoli internazionali adottando strategie per la permanenza nel territorio, frenando i tentativi costanti di esproprio.
Nonostante gli attacchi di gruppi paramilitari al servizio indiretto delle trasnazionali e di uno stato presente solo con i suoi apparati repressivi, questa popolazione si organizza per continuare a vivere su queste terre: difficili ma stupefacenti. E non è una questione di ideologia, solo di vita e di dignità.
FEDEAGROMISBOL è una di queste organizzazioni di base, che associa decine di migliaia di contadini e minatori artigianali, distribuiti sui 10066 ettari di territorio a lei assegnato. Da marzo di quest’anno il governo nazionale si è visto cotretto a riprendere le trattative con loro (da lui interrotte nel 2008) nella denominata Mesa de Interlocucion. Il primo incontro dei quattro previsti avverrà in Aguachica (Cesar) il 21 giugno prossimo e tratterà la questione dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Seguiranno quelli sugli investimenti sociali, le miniere e l’ambiente, terra e territorio.
Dal 8 al 16 di questo mese si sono svolti leader e dirigenti della federazione si sono incontrati con i minatori nei loro territori per organizzare, tra l’altro, i prossimi incontri col governo colombiano.
parte dell’intervento di Marquiño a Mina Caribe [ES]

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IMMAGINI DAL SUD DEL BOLIVAR
foto di óscar paciencia
4 giugno 2012 – 16 giugno 2012
Comunità di Las Pavas su terre occupate. Le miniere artigianali del municipio di Santa Rosa. I dintorni di Rioviejo. La gente e il territorio.

sdb

COMUNITA’ LAS PAVAS E LA TERRA
intervista a Misael (ASOCAB)
6 giugno 2012
Costretti a difendersi dall’esproprio del territorio ove da decine di anni coltivano i prodotti necessari al loro sopravvivenza, la popolazione della comunità Las Pavas, associatasi in ASOCAB, federata con FEDEAGROMISBOL, continua ad opporsi al potere delle multinazionali agroalimentari che vorrebbero appropriarsi di questa zona per piantare la palma aceitera dalla quale si produce combustibile, ma che distruggerebbe ulteriormente il territorio e precarizzerebbe ulteriormente la vita di questi contadini.
Intervista a Misael [ES]

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Operai in lotta contro Nestlé

Lotta cntro Nestlélotta contro NestléSCIOPERO DI FATTO ALLA NESTLÉ
di Óscar Paciencia – 1 giugno 2012
A Bugalagrande, piccolo centro di ventimila abitanti, situato nel Valle del Cauca, esiste la più grande delle cinque fabbriche Nestlé presenti in Colombia. Da aprile di quest’anno il sindacato alimentarista SINALTRAINAL ha intrapreso un intensa lotta contro la precarizzazione in generale ed in particolare per il ripristino della uguaglianza retributiva tra lavoratori, per gli investimenti sociali dovuti dall’impresa alla comunità, per il ripristino del fondo adoperato dai lavoratori per l’acquisto della casa e per tutelare le condizioni di salute dei dipendenti e delle loro famiglie. Nel tentativo di convincere Nestlé a prendere in considerazione le rivendicazioni del SINALTRAINAL, Javier Correa, presidente del sindacato, ha scrtto al presidente della repubblica Manuel Santos. Nestlè, che ha minacciato di mandare la polizia antisommossa per sgomberare la protesta, occupa a Bugalagrande circa 750 lavoratori, mentre in tutte le strutture dell’impresa distribuite nel Valle del Cauca i dipendenti sono in totale circa 1200. … continua…

Zucchero!

tipiace lo zucchero37 GIORNI DI SCIOPERO DEI CORTEROS DE CAÑA
BLOCCO TOTALE DELLA PRODUZIONE DI ZUCCHERO ED ETANOLO NEL DIPARTIMENTO DEL VALLE DEL CAUCA
I lavoratori dell’industria dello zucchero del dipartimento del Valle del Cauca stanno conducendo da oltre un mese una decisiva battaglia per ottenere condizioni lavorative degne, che permettano loro ed alle loro famiglie di vivere dignitosamente. Dei 12 ingenios (fabbriche per la produzione di zucchero ed etanolo) 8 sono bloccati da 37 giorni dalla protesta e dallo sciopero ininterrotto di oltre 12500 corteros de caña (operai del campo impiegati nel taglio della canna da zucchero). Questi lavoratori che per 12-14 ore al giorno, per tutti i giorni della settimana, guadagnando dagli 200000 ai 400000 pesos mensili (circa 90/180 euro), costretti a pagarsi gli utensili, le divise ed i trasporti, senza nessuna protezione assicurativa, né sociale né sanitaria, senza contratto di lavoro, immersi nelle piantagioni bollenti ed umide d’estate cosí come sotto torrenziali acquazzoni, tormentati da miriadi di zanzare, mosche e ragni di ogni specie, con l’apparato scheletrico completamente malmesso… questa gente di colore (la maggiorparte) ha detto il suo YA BASTA il 15 di settembre di quest’anno, quando ha imposto ad ASOCAÑA (l’associazione degli impresari dello zucchero) la propria esistenza, come lavoratori, ma anche come esseri umani. La condizione di schiavi moderni alla quale le varie proprietá degli ingenios li sottoponevano é completamente chiara nella testa di tutti questi lavoratori, nonostante la solita, scontata, repentina, brutale risposta violenta delle forze dell’ordine e dell’esercito che, agli ordini dipersone in abiti civili non identificate, hanno picchiato, bastonato e incarcerato alcuni scioperanti.


paroIMMAGINI DELLA PROTESTA
di óscar paciencia
da Providencia, Tumaco, Castilla, Mayaguez, Pichichi
17-22 ottobre 2008

[foto]


Documento di sintesi delle problematiche relative allo sciopero
IL FUTURO E’ NOSTRO. VIVA IL PARO CAÑERO!
obreroValle del Cauca, 8 ottobre 2008
da SINALTRAINAL
traduzione di Alicerebelde
Il 15 settembre del 2008 dopo aver realizzato varie mobilitazioni, sessione del congresso e riunioni (assemblee, udienze, tavole rotonde), 12.500 lavoratori tagliatori di canna da zucchero di 8 stabilimenti produttori di zucchero ed etanolo hanno deciso di entrare in sciopero a seguito della risposta negativa di ASOCAÑA per risolvere il plico di petizioni presentato il 14 luglio 2008 da Sinaltrainal, Sinaltaglioros, la Centrale Unitaria dei Lavoratori di Colombia “CUT” sezione del Valle del Cauca ed i comitati di lavoratori tagliatori.

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AZIONE URGENTE
CONTINUA LA PERSECUZIONE AI TAGLIATORI DI CANNA E AL SENATORE ALEXANDER LOPEZ
obrero21 ottobre 2008
da Organizzazioni
traduzione di Alicerebelde

Privati della libertà i leader dei tagliatori di canna OSCAR DE J. BEDOYA MUÑOZ, OMAR ENRIQUE SEDANO GARCÍA E JOSÉ ONEY VALENCIA LLANOS ed inoltre ALBERTO BEJARANO SCHIESS e JUAN PABLO OCHOA, Consulente Del Senatore ALEXANDER LÓPEZ MAYA
Noi organizzazioni sotto firmatarie ci dirigiamo alla comunità nazionale ed internazionale, agli organismi intergovernamentali di diritti umani ed ai movimenti sociali, al fine di denunciare le nuove strategie dello Stato colombiano tendenti a perseguire le giuste lotte dei lavoratori tagliatori di canna e l’appoggio legale e legittimo che hanno offerto agli stessi il Senatore Alexander López Maya ed i membri della sua Unità Tecnica Legislativa.
Oggi alle dieci della mattina, i leader tagliatori di canna Oscar di J. Bedoya Muñoz, Omar Enrique Sedano García e José Oney Valencia Llanos ed Alberto Bejarano Schiess e Juan Pablo Ochoa, consulente del senatore Alexander López Maya, si sono presentati volontariamente, in compagnia di più di 50 leader, davanti al Corpo Tecnico di Investigazione della Procura Generale della Nazione, dove sono stati privati della libertà.

 


AZIONE URGENTE

LO SQUADRONE MOBILE ANTISOMMOSSA DELLA POLIZIA, ESMAD, SI SCAGLIA CONTRO I LAVORATORI DEGLI STAMIBLIMENTI ZUCCHERIERI DELLA VALLE DEL CAUCA

 

feritoPalmira, 25 settembre 2008
da Movimento dei Lavoratori della canna da zucchero (e altri)
traduzione di Alicerebelde

Le organizzazioni sotto firmatarie denunciano davanti alla comunità nazionale ed internazionale le aggressioni delle quali sono stati oggetto nell’alba del giorno di oggi i lavoratori dell’Industria della Canna di Zucchero e segnalano che le organizzazioni di diritti umani sono state aggredite verbalmente e sono state ostacolate da parte della Forza Pubblica (Polizia Nazionale ed Esercito Nazionale) nei loro tentativi di verificare i fatti.I
All’alba del giorno di oggi 25 settembre 2008, alle 4:30 di mattina truppe appartenenti allo Squadrone Mobile Antisommossa della Polizia Nazionale, approssimativamente circa 130 effettivi, hanno circondato gli stabilimenti Providencia (100) e Central Tumaco (30), e senza ragione alcuna hanno attaccato i lavoratori con bombe di gas lacrimogeno, lasciando il seguente risultato:
FERITI NELLO STABILIMENTO CENTRAL TUMACO
1. – RUBEN DARÍO CÓRDOBA
2. – FRANKLIN MURILLO
3. – EDER CASERES
4. – HUGO PASCUAL
Denunciano inoltre che alle squadre di diritti umani dell’Associazione Nomadesc, alla Corporazione Giuridica Utopia, alla Segreteria di Diritti umani della CUT, si sta impedendo di compiere perfettamente il proprio mandato di prevenzione, protezione e difesa di diritti umani.

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COMUNICATO STAMPA

LE MOGLI DEI LAVORATORI DI CANNA VIVRANNO VICINO AI LORO MARITI NEGLI ZUCCHERIFICI

obreroPalmira, 22 settembre 2008
da Movimento dei Lavoratori della canna da zucchero
traduzione di Alicerebelde
Più di 5.000 donne tra mogli e madri dei corteros di canna che hanno marciato oggi per le principali vie di Palmira, hanno annunciato che se questa settimana non ci sará una negoziazione tra il Movimento di Lavoratori dell’Industria della Canna di Zucchero 14 giugno ed Asocaña, accompagneranno i loro mariti nelle carpe ubicate all’entrata degli stabilimenti.
Il presidente della Centrale Unitaria dei Lavoratori CUT, Tarcisio Mora Godoy, é arrivato oggi ad accompagnare l’Assemblea Permenente che conta giá più di 12.000 corteros in questa regione del Paese ed ha condiviso la marcia delle donne nella cittadina di Palmas. Nel suo intervento il leader sindacale ha annunciato appoggi logistici nazionali ed internazionali a sostegno dell’Assemblea. “Questo sciopero non lo possiamo perdere e non lo perderemo a causa di mancanza di alimenti per i tagliatori, seminatori, minatori ed altri lavoratori che intervengono nell’industria zuccheriera.”


Quarto giorno di sciopero totale dei corteros
SI RAFFORZA LO SCIOPERO DEI LAVORATORI DELLA CANNA DA ZUCCHERO

obrero
Lunedí, 19 settembre 2008
da Direzione Nazionale SINALTRAINAL
traduzione di Alicerebelde
Nel quarto giorno di sciopero dei lavoratori cañeros della Valle del Cauca e Cauca il movimento continua a crescere. Operai dei torchi produttori di panela, trasportatori, mulattieri ed altri del sistema produttivo cominceranno la sospensione di attività nelle prossime ore. A questo si aggiunge l’immensa solidarietà delle popolazioni di vari municipi della regione, di contadini, indigeni, studenti della zona e del movimento sociale del resto del paese.
Questa situazione è la risposta degli operai del settore cañero e del paese della Colombia all’intransigenza di ASOCAÑA e dei patroni del settore zuccheriero che fino ad ora si sono negati alle trattative che permetterebbero di risolvere il conflitto lavorativo incominciato il passato 14 Luglio con la presentazione del fascicolo di petizioni.

Valle del Cauca, Cauca e Risaralda
ASSEMBLEA PERMANENTE CON SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÁ IN TUTTI GLI ZUCCHERIFICI
Lunedí, 15 settembre 2008
da Movimento dei Lavoratori della canna da zucchero
traduzione di Alicerebelde
Assemblea Permanente con sospensione delle attività di semina, campo, mietitura e fabbricazione in tutte le imprese dello zucchero della Valle geografica del Fiume Cauca: Valle del Cauca, Cauca e Risaralda.
Il Comitato Coordinatore ed a suo nome la Commissione Negoziatrice del Movimento dei Lavoratori dell’industria della Canna da Zucchero 14 Giugno, informa la cittadinanza di Valle del Cauca, Cauca e Risaralda, l’opinione pubblica nazionale ed internazionale, che a partire da oggi, lunedì 15 di settembre, dalle 03:00 della mattina, abbiamo deciso di entrare in Assemblea Permanente con sospensione delle attività di semina, campo, mietitura e fabbricazione in tutte le imprese zuccheriere della Valle geografica del Fiume Cauca, data la risposta negativa dell’Associazione di coltivatori di Canna di Zucchero ASOCAÑA per negoziare coi lavoratori, dato il Fascicolo Unico delle Esigenze presentato il giorno 14 di Luglio di 2008 e dato che a dispetto delle multiple attività che abbiamo realizzato per cercare un tavolo di dialogo, le nostre solelcitazioni sono state ignorate.

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ULTERIORI NOTIZIE SULLO SCIOPERO:

blog cañerossinaltrainalindy corteros


Crisi umanitaria a La Libertad

casanare missioneMISSIONE DI ACCOMPAGNAMENTO
ALLA PROVINCIA LA LIBERTAD – Dipartimento di Boyacá
dal 9 al 14 Settembre 2008

"Un giorno fummo importanti esendo il passaggio obbligato
dell’oriente al centro del paese,
eravamo nella gloria quando l’esercito
che sconfisse gli spagnoli scalò le nostre rocce e strade,
e la considerarono culla della libertà, il giubilo duro poco.
Questi momenti di gloria, semmai riposano negli impolverati scaffali.
Improvvisamente ci svegliamo non col trillo degli uccelli
Ma con lo scoppiettio di fucili e macchine grandi;
cominciò l’incubo"

PRESENTAZIONE

La provincia di La Libertà sta soffrendo una grave crisi umanitaria che ci chiama, come organizzazioni sociali e patrocinatrici dei diritti umani, a partecipare a questa Missione. Oltre all’accompagnamento alle comunità nel loro processo di ricerca della verità, giustizia e riparazione integrale per gli abusi a cui sono state sottomesse da parte delle organizzazioni armate tanto legali come illegali, facciamo un tentativo affinché la comunità nazionale ed internazionale conosca la situazione vissuta nella regione, si pronunci davanti agli organismi governativi e cessino le violazioni ed infrazioni verso i diritti umani ed il Diritto Internazionale Umanitario.
Egualmente, il proposito della Missione è diretto a generare distinte dinamiche di solidarietà e rafforzamento organizzativo a partire da scenari di incontro tra le amministrazioni municipali, le Giunte di Azione Comunale, la chiesa, i rappresentanti Pubblici: le Personerías, la Defensoria del Pueblo,Procura, tra le altre.

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ninaIMMAGINI DELLA PROVINCIA LA LIBERTAD
di Ariadni / REDHER

Comunitá di Labrazagrande, Paya, Pisba
dal 9 al 14 settembre 2008

[foto]


Espulsa studentessa tedesca

federica espulsaESPULSA DALLA COLOMBIA LA RICERCATRICE
E PROFESSORESSA DI COMUNICAZIONE
CHRISTINA FRIEDERIKA MÜLLER

2 ottobre 2008
Dalla motivazione del Dipartimento Amministrativo di Sicurezza (DAS):

per aver messo in pericolo la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, la salute pubblica, la tranquillità sociale, la sicurezza pubblica, o quando esistano informazioni di intelligenza che indichino che rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, la sicurezza pubblica o la tranquillità sociale" secondo il Dipartimento di Sicurezza DAS della Colombia."
I FATTI:
1. Il primo di ottobre 2008 alle 5:30 di p.m. approssimativamente la cittadina tedesca CHRISTINA FRIEDERIKE MÜLLER, si trovava transitando nella piazzola di San Francisco della città di Cali in compagnia di un membro del Comitato di Solidarietà coi Prigionieri Politici – Sezione Valle del Cauca e del Sindacato di Lavoratori dell’Industria Metallurgica SINTRAMETAL di Yumbo.
2. Mentre si stava disponendo ad abbandonare la piazzola é stata circondata da cinque (5) persone le quali, senza esibire alcun tipo di identificazione, manifestarono essere funzionari del Dipartimento Amministrativo di Sicurezza D.A.S, l’hanno interrogata sulle le ragioni della sua permanenza nel nostro paese. Immediatamente dette persone hanno provveduto a trasportarla nelle installazioni del D.A.S.

Medellin: omicidi e resistenza

Medellin

olga MArina Vergara

ASSASSINATA OLGA MARINA VERGARA
Integrante della Rotta Pacifica delle Donne Colombiane, Olga Vergara é stata uccisa il 24 settembre scorso nelle strade di Prado, quartiere centrale di Medellin. Con lei sono state assassinate altri tre membri della sua famiglia, suo figlio di 26 anni, sua nuora di 22 anni ed il suo nipotino, un bambino di 5 anni. Il Movimento Sociale delle Donne contro la Guerra e per la Pace, denuncia che Questo massacro é avvenuto a Medellin, lo scorso 24 settembre, in una città che oltre ad essere la seconda del paese per il numero di abitanti, è stata presentata al mondo come ‘modello di successo del processo di smobilitazione paramilitare’, i massacri, gli assassini di civili, le sparizioni forzate, sono gli indicatori di successo con i quali il governo della ‘sicurezza democratica’, occulta e beneficia i criminali.

La Aurora, quartiere Robledo

UNA GIORNATA DI ACCOMPAGNAMENTO E FORMAZIONE A DESPLAZADOS DI MEDELLIN

barrio la auroraCon Associazione Campesina di Antioquia
13 settembre 2008

L’attivitá di accompagnamento é rivolta alla Associazione di Desplazados di Medellin (ASDMA) nata in ottobre 2007 ed integrafa da 50 famiglie in situazione di sfollamento forzato a causa dela violenza. Pressioni, minacce, paura o violazione ai diritti umani da parte di gruppi armati al margine della legge come paramilitari o guerrigli, ma anche dallo stesso esercito, hanno portato queste persone ad abbandonare le loro terre. Provengono da varie regioni del Paese: Catatumbo, Sur del Bolivar, altre zone di Antioquia, dove i processi organizzativi sono forti, ma ci sono anche famiglie non politicizzate che cercano di trovare una collocazione piú degna per la loro vita. Il lavoro che svolge l’ACA (
Associazione Campesina di Antioquia) con queste persone é basicamente un lavoro di formazione e rafforzamento organizzativo, affinché cadauna di loro possano riconoscere i propri diritti e da lí rivendicare azioni concrete nei confronti dell’amministrazione pubblica. Il lavoro agricolo che viene portato avanti in questa piccola fattoria nella periferia di Medellin é di carattere produttivo e le attivitá che vengono svolte sono quelle relative all’apprendimento ad impiantare un vivaio per riprodurre alcune sementi di ortaggi e come seminare senza utilizzare fertilizzanti chimici.
machete

IMMAGINI DELLA GIORNATA A ROBLEDO
13 SETTEMBRE 2008
di Óscar Paciencia[foto]
Fernando di ACA spiega l’accompagnamento a queste famiglie sfollate
audio [ES parte 1 – 1.90 mb – 4′:10″]
audio [ES parte 2 – 1.80 mb – 4′:04″]


Nell’ occidente di Medellin
LA COMUNA 13. QUARTIERE LA INDIPENDENCIA

la comuna 134 ottobre 2008
a cura di Óscar Paciencia
Una giornata con la Red Juvenil e la Banda Cirimia di Medellin per i vicoli del quartiere la Indipendencia della storica Comuna 13, per promuovere un un foro sociale. Nella relazione tenuta nel febbraio scorso da ELKIN RAMIREZ JARAMILLO della
Corporación Jurídica Libertad durante le giornate per la Vita e la Libertá Jesús María Valle Jaramillo, si legge “La Comuna 13 si ubica all’ovest della città di Medellin ed è composta da 24 quartieri nei quali vive si popolazione che nella sua maggioranza appartiene agli strati 1 e 2 (i piú bassi ndt.). L’origine di questo settore di popolazione risale agli anni ‘70 con la creazione di quartieri prodotti da insediamenti fuori norma e da invasioni composte nella loro maggioranza da persone provenienti dalla campagna. Alcune delle famiglie che vi abitano arrivarono alla zona dopo essere state vittime dello sfollamento forzato. Il settore sociale nel quale si inserisce questa popolazione la obbliga fin dal principio a generare proposte organizzative dirette ad ottenere, da parte dello stato, il riconoscimento della loro condizione di attori sociali e politici, e per questo non è strano trovare che nei primi anni di questa decade la zona contasse con l’esistenza di circa 50 organizzazioni sociali e comunitarie formalmente costituite ed incaricate di rivendicare le necessità più sentitedalla comunitá. Condizione organizzativa che col passare del tempo generò un importante accumulato politico che permise a queste organizzazini di partecipare alla progettazione di piani e politiche mediante le quali si cercava far funzionare l’amministrazione municipale meglio, facendole giocare in maniera più efficace la sua carta di garante per alcuni diritti.”

Relazione di Elkin Ramirez Jaramillo [versione IT] [versione ES]
 
La Comuna 13IMMAGINI DELLA COMUNA 13
4 ottobre 2008
di Óscar Paciencia
[foto]