LIBERA appoggia la Commissione Etica Internazionale a fianco delle vittime in Colombia


daSelvas.org

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nella foto: Rappresentanti della Commissione Etica Internazionale in Colombia presenti all’inaugurazione del monumento alle vittime: Iván Cepeda Castro, el Movimiento Nacional de Víctimas de Crímenes de Estado; Carlos Fazio, de víctimas en Uruguay; Mirta Baravalle, fundadora del Movimiento de las Madres de la Plaza de Mayo en Argentina; Lorenzo Loncón, del pueblo Indígena Mapuche de Chile y Alberto Giraldéz, de la Comunidad Santo Tomás de Madrid.

Libera – associazioni nomi e numeri contro le mafie, appoggia la nascita della Commissione Etica Internazionale in Colombia, promossa dal Movimento di vittime di crimini di Stato.

Il Movimento delle Vittime dei Crimini di Stato è impegnato nella costruzione di una Colombia libera dal conflitto armato, sociale e politico che insanguina da decenni il paese andino, nella convinzione che l’unica soluzione possibile al conflitto sia una quella politica e negoziata, basata sui principi della Verità, della Giustizia e della Riparazione Integrale per le Vittime e sulla costituzione di una Commissione della Verità Indipendente per indagare le rispettive responsabilità.
Per queste ragioni, 25 personalità a livello mondiale, riconosciute per la loro autorità morale hanno presentato la Commissione Etica Internazionale in Colombia (con audizioni nel “Cacarica” (Chocó), San onore (Sucre), Barrancabermeja, Santander e Bogotá) – dal 15 febbraio al 3 marzo scorso, con l’obiettivo di “salvaguardare il diritto alla memoria storica, per difendere la verità storica delle vittime dei crimini di stato, di fronte all’assenza di un sistema istituzionale di giustizia che affronti seriamente il genocidio e i crimini contro l’umanità, di fronte al mancato riconoscimento dei diritti delle vittime”.
Questa Commissione Etica Internazionale lavorerà per ben 10 anni raccogliendo le testimonianze delle vittime, le denunce e gli elementi per costituire una Commissione della Verità Indipendente che faccia luce sui crimini di lesa umanità, una sorta di commissione di chiarificazione storica.

Udienza Cittadina di denuncia del terrore vissuto dalla comunità
SAN ONOFRE: FOSSE COMUNI E PUBBLICI FUNZIONARI

albero 26 Novembre 2006 – da Indymedia Colombia/El Cajar
traduzione di Oscar Paciencia


LA COMUNITA’ INVITA IL SINDACO A DIMETTERSI
Su proposta del Movimento Nazionale di Vittime per i Crimini di Stato, il senatore Alexander López ha sollecitato la Commissione per i Diritti umani del Senato della Repubblica affinché realizzasse questa udienza cittadina a San Onofre.
Questa riunione è, in primo luogo, un omaggio alla memoria delle centinaia di vittime di questa regione ed un riconoscimento alla comunità di questo municipio che con dignità ha manifestato senza paura, la propria esigenza di verità, giustizia e riparazione integrale.
"Tra il 1994 e 1997 si svilupparono le associazioni Convivir nel dipartimento. …. Tra i primi assassini c’é un prospero macellaio della frazione di Macayepo, Rodrigo Mercado Pelufo, alias ‘Cadena’.
Questi iniziò ad organizzare un gruppo di sicari che operava nei Montes de Maria…..cadena
Da allora, il dipartimento di Sucre, in particolare il municipio di San Onofre e le sue frazioni, sono diventati scenari per fatti di violenza multipla che, senza ombra di dubbio, possono essere catalogati come crimini contro l’umanità. Tra questi atti citiamo la sparizione forzata massiccia e l‘assassinio di almeno 3.000 persone, 75 massacri da 1999 a 2000 che lasciarono 329 vittime, l’occultamiento dei cadaveri in centinaia di fosse comuni, lo spostamento forzato di 70.000 persone nel dipartimento di Sucre e di 2.162 famiglie della comunità di San Onofre, secondo i dati del personero municipale, la pratica regolare della tortura e di trattamenti inumani o degradanti, lo sterminio di 90 militanti dell’Unione Patriottica, l’annichilamento di organizzazioni contadine come l’ANUC, l’usurpazione di terre e beni alla popolazione, la sottomissione a forme di schiavitú e di controllo politico, il saccheggio dei beni e risorse pubbliche. In uno studio del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, PNUD, del 2005, risulta che in San Onofre il 90 percento del controllo territoriale viene esercitato dai paramilitari."

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documentazione fotografica e testuale da Semana.com (ES]
galleria di immagini dell’Udienza Cittadina da Indymedia Colombia