SULLE IMPRESE PETROLIFERE. SENTENZA
Bogotà, 4 agosto 2007
Invito all’udienza [Versione IT] [Version ES]
Motivazioni al TPP sul Petrolio [Versione IT] [Version ES]
Comunicato stampa n. 1 [Versione IT] [Version ES]
Bogotà, 4 agosto 2007
Catatumbo, 23 luglio 2007
CATATUMBO: OPERAZIONE CONGIUNTA FARC – ELN
Comunicato congiunto
Fronte di Guerra Nordorientale ELN
Colonna resistenza Bari FARC-EP
ANNCOL – 10 luglio 2007
LE FARC INVESTIGANO SULLA FORZA CHE HA EFFETTUATO L’ASSALTO
Comunicato delle FARC_EP
Comando Congiunto d’Occidente
5 luglio 2007
Siamo decisi a consegnare, celermente, i resti mortali dei deputati ai loro familiari. Il ritardo attuale dipende esclusivamente dalla ricerca di un’organizzazione intermediaria che garantisca obiettività nella gestione e negli esami forensi che possano essere fatti
Abbiamo fallito nella missione di custodire i prigionieri e portarli allo scambio a causa degli oltre cinque anni di rifiuto del Governo, ma continueremo l’investigazione per sapere quale forza ha condotto l’attacco all’accampamento fino a fare luce su questa tragedia, che è servita soltanto a portare lutto nelle case dei deputati ed a far calare un’altra cortina fumogena sulla vera portata della para-politica all’interno dello Stato colombiano..
Il Manifesto – 7 luglio 2007
GLI OSTAGGI SMUOVONO, I MORTI NO.
SEQUESTRI, LA COLOMBIA IN PIAZZA
Nel sud-ovest delle Farc l’esercito avanza e l’aviazione bombarda, nelle città forse milioni di persone manifestano contro i rapimenti
Guido Piccoli
El Turbion
QUI C’E’ QUALCOSA CHE NON VA
2 luglio 2007
Con l’annuncio della morte di undici dei dodici ex deputati dell’Assemblea dipartimentale del dipartimento del Valle che, da cinque anni, sono rimasti nelle mani della guerriglia delle FARC, si è aperto la porta ad un gigantesco dibattito nazionale nel quale hanno imperato la confusione, la molteplicità di vaghe ipotesi e la manipolazione governativa del dolore delle famiglie delle vittime.
Mentre le accuse corrono da un lato all’altro, le lacrime delle famiglie dei deputati rapiti sono mostrate a tutto il paese, ‘dal vivo ed in ogni colore’, dai principali monopoli mediatici, che non mostrano il benché minimo rispetto per le vittime, e neppure nessun interesse all’ascolto dei loro lamenti davanti all’indifferenza di un governo che insiste fanaticamente in un riscatto militare degli ostaggi che già ha provato la sua inutilità.
Dall’alba di giovedì, quando l’agenzia Anncol pubblicò un comunicato del Comando Unito Occidentale dell’organizzazione guerrigliera, segnalando la morte di queste persone "in mezzo al fuoco incrociato quando un gruppo militare, senza identificazione al momento, ha attaccato l’accampamento dove si trovavano", la valanga di versioni emessa da alcuni mezzi, basate solamente su congetture, hanno contribuito alla confusione e all’incertezza che hanno regnato nel paese da questo momento.
Cari compagni, care compagne
Ricevete un cordiale saluto dall’equipe della Casa di Bogotà.
Redazione di El Turbión
10 maggio 2007
Bogotà, 2 maggio 2007
Partendo dai sindacati (CGT, Lavoratori di ETB, sintrametal, CUT, CTC), con la partecipazione degli ndigeni del Distretto della Capitale e i contadini arrivati da vari luoghi con le loro performances e i diversi movimenti politici di sinistra, la Septima, strada principale del centro di Bogotà, si è riempita dalle 10 del mattino e le 2 del pomeriggio con la manifestazione di protesta contro il trattato di Libero commercio, la parapolitica e gli omicidi dei sindacalisti.
Anche l’arresto illegale ed arbitrario di Teofilo Acuña, leader dei minatori artigianali del Sud del Bolivar è stato ricordato e contrastato da molti partecipanti la manifestazione.
La creatività popolare, la musica e l’allegria hanno ridicolizzato Uribe, Bush e le loro politiche, mentre i grandi mezzi di comunicazione si sono concentrati esclusivamente a mostrare gli scontri tra gruppi di giovani e la polizia, avvenuti al termine della manifestazione.
da Asociación Colombiana de Estudiantes Universitarios (ACEU)
Libera – associazioni nomi e numeri contro le mafie, appoggia la nascita della Commissione Etica Internazionale in Colombia, promossa dal Movimento di vittime di crimini di Stato.
21 marzo 2007
da Indimedya Colombia
Studenti dell’università distrettuale Francisco José di Caldas sono state vittime dei gas, getti d’acqua dai blindati e manganellate da parte dell’ESMAD, squadrone mobile antisommossa della polizia. I fatti sono successi quando gli studenti di questa università stavano protestando per tagli ai fondi e in ricordo del compagno assassinato dalla polizia, Óscar Salas. Nella sede tecnologica dell’università, ubicata a Città Bolivar, nel sud di Bogotà, centinaia di studenti realizzavano una protesta pacifica per chieder maggiori fondi per l’accademia, i laboratori e gli stipendi, lanciando altresì slogan di rifiuto alle politiche uribiste che tagliano i fondi per gli ospedali, le scuole e le università e che al contrario offrono offre gas e bastonate alla gente che rivendica per i suoi giusti bisogni.
a cura del Coordinamento Colombiano di Media Alternativi (CCMA)
Bogotà, marzo 11 de 2006
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