ESMAD ferisce tre indigeni

Denuncia di ACIN
TRE FRATELLI NASA FERITI DALL’ESMAD
MENTRE STAVANO REALIZZANDO
IL RITUALE DELLA LIBERAZIONE DELLA MADRE TERRA

Associazione dei Cabildo Indigeni Nord Cauca- CXAB WALA KIWE
22 agosto 2008

japioOggi 22 agosto 2008, nelle ore della mattina, quando membri delle comunità indigene di Munchique los Tigres appartenenti al municipio di Santander di Quilichao, si stavano preparando per iniziare la Minga nella tenuta Il Japio, membri dell’ESMAD, Squadrone Mobile Antisommossa, hanno imboscato militarmente varie persone della comunitá, aggredendole in maniera brutale, sono rimasti feriti i seguenti abitanti:

  1. LUIS CARLOS GUASAQUILLO, che presenta una ferita al braccio sinistro, causata dal compo di un artefacto explosivo (bomba di carta) lanciada da membri dell’ESMAD. Sfortunatamente e difronte alla gravitá della ferita, é statu amputato il braccio al contadino.
  2. JULIO DIAZ, ancora inconsciente come risultato dei colpi ricevuti attraverso bastón e machete da membri della polizia Nazionale.
  3. MONICA DIAZ, giovane donna di 16 anni, la quale presenta una ferita da arma da fuoco all’altezza del gluteo provocata da un memnro della Polizia Nazionale.
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IL PROBLEMA DI FONDO CHE NON SI VUOLE RICONOSCERE
Autoritá e comunitá indigene del Nord del Cauca
21 agosto 2008

Il governo puó brandire e vociferare multiple ragioni rispetto al tema della terra, appoggiandosi nella sua tesi sullo sviluppo e su dati statistici, può anche, da questa logica, ordinare in maniera infruttuosa molteplici misure per rispondere a questo problema con i popoli indigeni, sfortunatamente le misure e meccanismi stabiliti dall’alto governo in nessun modo sono diretti a risolvere il problema di fondo, ma, al contrario, tutte le iniziative fino ad ora stabilite mirano a soddisfare i proprietari terrieri, le multinazionali e corporazioni economiche vicini al governo, passando sopra alle concezioni millenarie, dinamiche economiche e sociali dei popoli indigeni e rurali.


Sgombero!

suarez sgombero
AZIONE URGENTE

ESMAD SGOMBERA 200 FAMIGLIE DI MINATORI

Suarez, Cauca – 20 Agosto 2008
per Galería de la Memoria – CSPP – Nomadesc – Defensoría Juvenil –
Red de Banco de Datos de Derechos Humanos

Dalle 2,30 del pomeriggio nel municipio di Suárez, Cauca, nella miniera ubicata al bordo del fiume Cauca, di fronte alla Galleria della zona urbana, approssimativamente 60 membri dell’ESMAD e della Controguerriglia, che si spostavano su due camion, un autobus, due tank e due camioncini hanno attaccato violentemente contro 200 famiglie della comunità di minatori, nella gran maggioranza afrocolombiani, lanciando gas lacrimogeni e colpendoli con manganelli e prendendoli a calci.
L’ordine dello sgombero é stato dato data dal sindaco di Suárez, Luís Fernando Colorado Aponzá, con l’argomento che questi sarebbero terreni di alto rischio. Denunciamo anche il ruolo giocato dalla personera municipale José Denis Balanza che non sta operando a tutela dei diritti umani, bensì a beneficio dello sgombero, appoggiandosi all’argomento dell’alto rischio, ma senza offrire alternativa alcuna alle famiglie; in questo senso è importante segnalare che nei giorni passati sono statu sgomberati dalla miniera ubicata nel quartiere San Miguel, 1800 minatori, prometiendo loro una cifra in denaro a titolo di indennità che fino ad ora non é stata completamente consegnata
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Galleria di immagini di Suarez


 

SUAREZ, CAUCA. RESISTENCIA DEL PUEBLO
di Óscar Paciencia
texto: Francia Elena Marquez – voz: Chelo
Bogotá, septiembre 2008

 


Territorio Nasa

IMMAGINI dal TERRITORIO NASA
Nord del Cauca – 1/9 agosto 2008
di Óscar Paciencia

territorio Nel Dipartimento del Cauca, al nord, 17 Resguardos conformano l’ACIN, Associazione dei Cabildos del Nord del Cauca, recentemente minacciata da false organizzazioni contadine che celano lo zampino dei latifondisti.

Los Andes Nella frazione di Los Andes, tra le altre, si sono svolte attività di promozione del Referendum Nazinale per l’acqua, che ha l’obiettivo di evitarne la privatizzazione.

Santander Santander de Quilichao é la cittadina maggiore del Nord del Cauca, sede dell’ACIN, mentre nel resguardo di San Francisco, all’interno del Progetto Nasa, funziona il centrodi formazione CECIDIC

Toribio Toribío è la sede del Centro Alvaro Ulcué, del Movimento Giovanile Nasa, anch’esso uno spazio interno al Plan de Vida Nasa del Nord del Cauca.

Canoas A Canoas, una fattoria di un vecchio latifondista, è stata espropriata negli anni settanta. L’Albergue, gestito dal Cabildo, ospita bambini malati o denutriti.

Guavito Incontro a Guavito con Rafael Coicué, Capitan del Cabildo locale, ferito ad un occhio dalla polizia dell’ESMAD. Nel 1991 gli hanno ucciso un fratelo nella strage del Nilo


Intervista a Rafael Coicué

Il racconto di un leader indigeno sulla liberazione della Madre Terra
INTERVISTA A RAFAEL COICUÉ
rafael coicuéGuavita, Cauca. 1 agosto 2008
a cura de La Palabra / Óscar Paciencia

Rafael Coicué é un leader indigeno ed anche Capitan del Resguardo indigeno di Lopez  Adentro (il municipio di Corinto al nord nel dipartimento del Cauca). La storia che racconta permette di avere un quadro completo degli ultimi anni di lotte indigene per il ‘recupero’ (ma loro la chiamano liberaizone) della terra, posseduta dai grandi latifondisti e proprietarri terrieri. Racconta di come, nel recente passato (anni ottanta e novanta) gli indigeni nasa (ma anche contadini non indigeni) hanno dovuto patire la repressione degli apparati ufficiali ed informali (paramilitari) dello stato colombiano. Di come molti siano morti, tra l’altro, nel massacro del 16 dicembre del 1991 chiamato del Nilo. Rcconta come in quella occasione gli hanno ucciso un fratello. Racconta anche dei recenti scontri con la polizia (ESMAD) e di come lui stesso abbia perso un occhio poche settimane fa. Non tralascia, infine, di collegare la politica governativa con la nuova colioizzazine delle trasnazionali e con la repressione.

audio audio Rafael parte 1 [Español – 10′:34” – mgb 4.9]
 audio audio Rafael parte 2 [Español – 06′:50” – mgb 2.8]
audio audio Rafael parte 3 [Español – 11′:50” – mgb 5.0]
audio audio Rafael parte 4 [Español – 09′:20” – mgb 4.3]
audio audio Rafael parte 5 [Español – 06′:27” – mgb 3.0]
audio audio Rafael parte 6 [Español – 09′:20” – mgb 4.3]
audio audio Rafael parte 7 [Español – 04′:20” – mgb 2.0]


L’esercito Nazionale colpisce la popolazione civile
COLPI DI MITRAGLIA SULLA SCUOLA DI LAS GUACAS,
CORINTO, CAUCA

Las GuacasJORLEN SORIANO MARIN
Coordinatore Della Istituzione e Presidente del Comitato Municipale degli Educatori
29 luglio 2008

Mi permetto di riportare i fatti che si sono venuti presentando da alcuni mesi nel Corregimiento EL JAGUAL del municipio di Corinto, al nord del dipartimento del Cauca, dove funziona la Istituzione Educativa Las Guacas, e che il 27 di luglio di questo anno sono arrivati al limite:
• Il 29 maggio 2008,la Forza Militare hanno bombardato le frazioni di Las Guacas e La Comiera uccidendo due fratelli civili evangelici.
• Sono continuativi gli scontri a qualsiasi ora del giorno ed in qualsiasi luogo di questa zona, ma specialmente nelle frazioni menzionate.
• Ieri, 27 luglio 2008 tra le 6:30 della sera e le 11:00 della notte un aereo Della Forza Aerea ha mitragliato senza pietá il Collegio de Las Guacas e le case circostanti. Sono stati causati danni a porte, pareti, tuberie degli impianti per l’acqua, nella classe di informatica, sul pavimento, sui marciapiedi, nel campo di basket, sulle lavagne e nei tetti. Le persone che vivono nel negozio a 20 metri dalla scuola, ci hanno raccontato dei momento terribili che hanno vissuto e come l’aereo sparava senza pietá contro la loro casa, in cui stavano bambini e persone della comunitá.Nello stessomomento, un pó piú giú dal Collegio una ex alunna che stava in casa sua é stata ferita gravemente ed al momento la prognosi é riservata.

Las Guacas scuolaImmagini da Las Guacas
di Óscar Paciencia
Las Guacas, 6 agosto 2008

Oltre l’istituzione scolastica è stata colpita anche la  casa del gestore del negozio comunitario e ll negozio stesso, dove al momento del mittragliamento vi erano 30 persone. Poi i bambini tornano a scuola.

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Intervista al signor Jorge Ortega, gestore del piccolo negozio comunitario, che funziona anche come luogo di ritrovo della comunità, che racconta come anche la sua casa è rimasta colpita dai colpi di mitragliatrice dell’avionetta dell’esercito dalle 19 alle 23 del 27 luglio 2008

audio Intervista Jorge Ortega [Español – 6′:24” – 2.9 mgb]

Intervista al professor Jorlen Soriano Marin, autore della denucia, professore dell’istituzione scolastica e presidente del Comitato Municipale degli Educatori, il quale, oltre a raccontare le condizioni della scuola e quelle psicologiche degli alunni, ricorda come da maggio i combattimenti tra il Sesto fronte delle FARC e l’esercito Nazionale colombiano continuino ininterrottamente, anche nelle case e nei villaggi limitrofi e che hanno fatto due morti in maggio di quest’anno

audio Intervista Jorlen Soriano Marin [Español – 19′:20” – 9.0 mgb]


Intervista a Jessica, sorella della ragazza di 22 anni rimasta gravemente ferita e tutt’ora in fin di vita, essendo stata colpita, nella cucina di casa sua, da un proiettile di alto calibro sparato dall’avionetta militare che le ha trapassato la spalla, colpito il polmone ed il fegato, il 27 luglio 2008

audio Intervista Jessica [Español – 5′:66” – 2.7 mgb]




FARCF-EP. RACCOMANDAZIONI ALLA POPOLAZIONE CIVILE
di Óscar Paciencia
raccomandazioni FARCIl giorno 2 agosto 2008, il vicepresidente del Cabildo di Corinto, municipio del Nord del Cauca, mostra un foglio a colori ripiegato in due, contenente le indicazioni che il VI Fronte delle FARC, attivo in questa zona, dà agli abitanti affinchè non incorrano in conflitti a fuoco -molto frequenti qui – tra l’esercito e la guerriglia.
Tra le indicazioni fornite, abbastanza paradossali e di difficile applicazione, si legge quella  ‘di evitare che polizia ed esercito facciano caserme vicino alle case civili’ oppure che ‘la popolazione civile deve evitare che polizia e militari utilizzino i loro veicoli’ e che piuttosto é meglio che gli consegnino il veicolo e se ne vadano ‘esigendo una firma su di un foglio’ utile poi per farselo restituire.

Popayan

Popayan, Cauca – 9 luglio 2008
In una delle più caratteristiche delle città colombiane, Popayuan, all’architettura coloniale, esportata dagli spagnoli più di cinquecento anni or sono, fanno da contraltare più di 15 asientamentos (quartieri poverissimi) con almeno diecimila persone che li abitano, tra le acque di scarico delle fogne, vivendo in catapecchie di plastica, di legno consunto e di cartone, pigiate in spazi angusti, malate, senza assistenza e lavoro.

Denuncia di ACIN – Nord del Cauca
COMINCIA UNA CAMPAGNA DI TERRORE CONTRO GLI NDIGENI NASA

211 agosto 2008
Nel pomeriggio di oggi, é arrivato per posta elettronica all’indirizzo dell’Associazione dei Consigli Comunali (Cabildos) Indigeni del Nord del Cauca (ACIN) il testo della minaccia che alleghiamo per farlo conoscere. Questa lettera di terrore, firmata dalla CEC, Contadini Arrabbiati (Embejucados) del Cauca, annuncia che "alle 00:00 circa della notte odierna, riceverete noticia della morte di paHECES (ndt modo dispregiativo di chiamare gli indigeni Paez) e capoccia exguerriglieri del CRIC per contadini, quello che sarà loro confermato Telefonicamente a causa del suo irrespeto." A noi si riferiscono come paHECES, e in questo si riconosce il loro razzismo, indicandoci come escrementi.

La minaccia di 7 pagine annuncia, col suo contenuto pieno di odio e falsità, la decisione di diffamare il processo indigeno e dà inizio al terrore e alla morte. Il contesto nel quale c’inviano questa lettera è quello della parapolítica, con la chiara collusione del Governo. Le minacce al movimento indigeno da parte del Presidente della Repubblica che ordina il pagamento di ricompense per coloro i quali partecipino al processo della "Liberazione della Madre Terra" e l’arresto del Senatore Jesús Piñacué, anche lui citato nella minaccia. Le recenti confessioni del paramilitare Orlando Villa Zapata, uno dei responsabili del massacro del Nilo, secondo le quali tale crimine venne pianificato nella Fatoria La Emperatriz in presenza dei proprietari. Gli assassini di oltre 25 giovani in una settimana a Santander di Quilichao ed il massacro commesso a El Tambo durante lo scorso fine settimana, nel quale furono assassinate 10 persone. Tutto questo si somma alle crescenti minacce contro leader indigeni del Nord del Cauca. Anche la lettera di minaccia trova spunto nelle dichiarazioni infondate del Generale Jaime Esguerra, dove si cerca di vincolare alcuni funzionari del comune indigeno di Toribío con il sesto fronte delle FARC.

[versione IT]  [versione ES]
Denuncia del CRIC (Consiglio Regionale Indigeno del Cauca) [versione ES]


Suarez

AFROCOLOMBIANI SI RIORGANIZZANO PER RESISTERE ALLA UNION FENOSA E ALLA KEDHADA (ANGLO GOLD ASHANTI)

di Óscar Paciencia
Yolombó, Suárez – Cauca. 27/31 luglio 2008

Nel nord del dipartimento del cauca, nei municipi di Suárez, Buonos Aires, Puerto Tejada, Villa Rica, Corinto, Miranda, Guachene, l’ 80% della popolazione é afrodiscendente, i loro antichi parenti erano gli schiavi portati in questa terra dall’Africa. Dagli anni sessanta a oggi queste terre che si sono conquistati con lunghe lotte e molto sangue versato, oggi vengono trasformate dall’invasione dei monocoltivazione Della canna da zucchero dei grande monopoli con la scusa che questo genererá impiego e sviluppo. Ma in realtá questo ha prodotto perdita della sovranitá alimentare, e sfruttamento per le persone che lavorano in questa industria le quali sono costrette a lavorare consecutivamente per 12 ore al giorno senza neppure ricevere il salario minimo previsto dalle leggi. Tutto questo ha causato una serie di problemi ambientali, sociali, culturali ed economici.

SuarezIMMAGINI DAL MUNICIPIO DI SUÁREZ
di Óscar Paciencia
Attivitá produttive dei contadini, dei minatori artigianali dell’oro, delle donne e del Consiglio Comunitario.Impianti della Diga Salvajina della Union Fenosa presidiata dall’esercito.
[foto]


Francia

INTERVISTA CON FRANCIA ELENA MARQUEZ
La neoeletta nella Giunta del Consiglio Comunitario del Corregimiento di La Toma racconta della realtá del municipio, di come le multinzionali dell’oro (Kedhada) e dell’industria elettrica (Union Fenosa) abbiano modificato a fondo le tradizioni e le abitudini degli abitanti afrocolombiani, oltre ad averli espropriati di terre e di risorse, minacciati, nel tentativo, remoto ed attuale, di farli abbandonare la zona. La nuova formazione del Consiglio Comunitario, struttura organizzativa degli abitanti di colore, riconosciuta dalla legge colombiana, si ricostituisce come strumento di lotta collettiva, per la difesa del territorio, della cultura e dell’economia tradizionale della popolazione afro.

Intervista a Francia – audio Parte 1 [ES] [8′:43” – 4.0 mgb]
Intervista a Francia – audio Parte 2
[ES] [2′:16” – 1.1 mgb]
Intervista a Francia – audio Parte 3
[ES] [2′:19” – 1.1 mgb]


asoincaDENUNCIA PUBBLICA
PARAMILITARI RUBANO E MINACCIANO
NELLA SEDE DI ASOINCA
16 febbraio 2008


La Associazione degli Istitutori del CaucaASOINCA,
il sindacato degli insegnanti del Cauca, denuncia i seguenti fatti:
Nella notte di giovedì 14 febbraio 2008, alle 22:15, nella sede del sindacato a Popayán, il vigilante in turno è stato sorpreso da due persone incappucciate e con guanti che sono uscite dal bagno. L’hanno obbligato a consegnare l’arma di dotazione e la chiave della porta principale, gli hanno legato le mani ed i piedi con nastro adesivo e lo hanno gettato bocconi a terra nella biblioteca del sindacato. Quindi è entrato un altro uomo. Gli hanno chiesto dell’altro vigilante, di Fernando Vargas, presidente del sindacato, e per la "gringa" che vive in questa sede sindacale. Data l’ora, il presidente non si trovava più nel suo ufficio e la "gringa" era in un altro municipio. Hanno minacciato di ammazzare le sue tre figlie e il padre del vigilante se avesse mentito ed anche la "gringa" se stava nell’edificio. Gli uomini si sono identificati come paramilitari.
Per mezz’ora un uomo ha tenuto bocconi il vigilante e minacciandolo con una pistola puntata alla testa in biblioteca, mentre gli altri due uomini hanno controllato negli altri uffici cercando denaro. Non hanno trovato molto, ma si sono portati via l’ hard disk del sistema di vigilanza, consegnato dal Ministero dell’Interno e di Giustizia, e due cellulari, anch’essi forniti dal Ministero, oltre che l’arma in dotazione al vigilante.