BILANCIO DELLA REPRESSIONE STATALE CONTRO LA MOBILITAZIONE  AGRARIA E POPOLARE IN COLOMBIA
Commissione per i diritti Umani del Coordinamento Nazionale delle Organizzazioni Agrarie e Popolari di Colombia
mappa mobilitazione agraria 2007Politiche statali capitaliste che espropriano ai popoli del mondo una condizione di vita degna, generarano ogni giorno che passa condizioni ancora peggiori per la gran maggiorparte della umanità. In Colombia, gli interessi del grande capitale e dell’ impero sono simbolizzate ed applicate da Alvaro Uribe Vélez, attraverso politiche, leggi,, programmi ed azioni di governo che colpiscono gravemente la vita nazionale e specialmente quella dei settori popolari.
Su questi principi centinaia di migliaia di agricoltori, studenti, operai, settori popolari, organizzazioni sindacali si sono dati appuntamento in molti dipartimenti per far sentire la loro voce. Tra gli obiettivi principali (quindici dichiarati) della manifestazione, repressa ovunque in maniera brutale, si può sottolineare:
1. Rinuncia del presidente Uribe e che ciò divenga coscienza collettiva. Volontà di instaurare un governo davvero democratico;
2. Abolire la maggiorparte delle norme anti popolari vigenti;
3. Promuovere un referendum contro lo statuto di sviluppo rurale promosso dal paramilitare in parlamento che siede in parlamento ALVARO ARAUJO

4. Abrogare l’attuale codice delle miniere e tutte le concessioni fino a che la popolazione non si esprima attraverso un referendum su questi temi.

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macha agraria popolare
da Indymedia Colombia

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organizzazioniaraucaBollettino Nº 86
PER ROMPERE IL BAVAGLIO
UNA ALTERNATIVA DI PENSIERO


Dipartimento di Arauca, Colombia 25 Ottobre 2007

E CHI GIUDICA IL PRESIDENTE?
L’impero degli Stati Uniti del Nord America condiziona gli organismi internazionali, soprattutto su quelli creati per salvaguardare l’equilibrio ambientale del pianeta, e coloro che debbono garantire la vita, il rispetto dei diritti umani ed il diritto internazionale umanitario, che in qualche modo amministrano la giustizia contro i regimi e le persone che li violano. Agiscono in modo che abbiano un grande deterioramento di credibilità. Tuttavia, molti paesi del mondo hanno riposto fiducia e speranza nella Corte Penale Internazionale, affinché sia fatta giustizia contro i criminali di guerra ed i criminali di stato presenti nei governi, che, come nel caso colombiano, si vantano di essere democratici e commettono ogni tipo di atrocità e crimine di lesa umanità in nome di questa farsa di democrazia. Nel nostro paese c’è stato di tutto: sparizioni forzate, esodi, esili, assassini, massacri, torture, violenze, terrorismo giudiziario, abuso di potere, in cui lo stato ed i suoi governi, per più di tre decenni, sono compromessi fino al collo.

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Pistola su araucaDENUNCIA PUBBLICA

Saravena, Arauca, 29 ottobre 2007

Traduzione a cura di Aiki

La fondazione per i Diritti Umani Joel Sierra DENUNCIA davanti alla comunità nazionale, regionale ed internazionale, i seguenti fatti:
1. Il 7 ottobre, è stato assassinato il signor Antonio ARAQUE Calderón, di 37 anni di età, verso le 5:30 del pomeriggio, nella frazione di Pueblo Nuevo, municipio di Tame.
2. Giovedì 18 ottobre, è stato assassinato nel locale pubblico chiamato Bar La Paloma, nel quartiere Cochise di Saravena, ELÍ ALBERTO FAJARDO GAHONA da due persone che si muovevano su una motocicletta, le quali gli spararono uccidendolo istantaneamente. Successivamente la polizia nazionale catturò due persone, accusate di essere gli autori del crimine e che sono state messe a disposizione della procura.
3. Il giorno 20 ottobre, è stato assassinato nell’ispettorato di Esmeralda, il giovane ANDRÉS RIÁTIGA MÁRQUEZ, nativo di Saravena e di 21 anni di età, che ricevette vari colpi ravvicinati di arma da fuoco, in fatti avvenuti al Km 1 della strada che conduce al centro cittadino.

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da Indymedia colombia – 26 settembre 2007
MONTAGGI GIUDIZIARI
Organizzazioni Sociali di Arauca
Traduzione di Aiki

Chi non è stato assassinato in un massacro, in un omicidio selettivo od in una esecuzione extragiudiziale, né è stato fatto sfollare con la forza dal dipartimento, ha la possibilità di rimanere vittima di un’altra tra le strategie progettate per reprimere l’organizzazione ed il lavoro sociale, per ridurre al silenzio l’espressione di un popolo, fatta tra l’altro di montaggi orditi dalla Procura Generale dalla Nazione, attraverso una Unità Specializzata creata per ciò, chiamata Struttura di Appoggio di Arauca, che ha la sua base presso brigata XVIII dell’Esercito Nazionale e che, congiuntamente alla forza pubblica ed utilizzando persone che dietro alcuni benefici economici, giuridici o di altra indole, fa passare come presunti reinseriti dei gruppi armati di opposizione, posti a rovesciare ogni genere di ingiurie, calunnie e false accuse, basate sui rapporti dei servizi segreti della stessa forza pubblica, e recepite come dichiarazioni personali di quelli.

 

resistendoMassacri, sparizioni forzate ed omicidi selettivi. Svendita delle risorse della terra. Persecuzione ed abbandono dello stato. Eserciti e polizie schierate per reprimere anche la più pallida forma di resistenza. E per condannare di terrorismo coloro i quali, per la liberazione della propria vita dallo sfruttamento, impugnano un cartello di protesta ed urlano la propria indignazione. Arauca continua la sua pena. Ma non dimentica
Indigeni, contadini, studenti, lavoratori delle industrie o del commercio. Uomini o donne. Tutta gente da mandare al macero se non può venire conformata alla plastica, resa oggetto da vetrina, spianata come lastra di metallo, utile solo per manovrarne cervello e sentimenti, nella speranza di poter continuare i propri traffici, cancellando anche la memoria.
Ma no.
Tutta questa gente continua a stare qui e lì. In tutti i luoghi. e da tutti i luoghi continua ad arrirvare.Non foss’altro per un buon sancocho libertador! che in Arauca lo sanno fare. E che – anche lui – aiuta allo scopo.
Ricordiamocelo anche qui da noi.


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immagini di Santillan / Organizzazioni Socali Arauca

La memoria

Los viejos amores que no están,
la ilusión de los que perdieron,
todas las promesas que se van,
y los que en cualquier guerra se cayeron.

Todo está guardado en la memoria,
sueño de la vida y de la historia.

El engaño y la complicidad
de los genocidas que están sueltos,
el indulto y el punto final
a las bestias de aquel infierno.

Todo está guardado en la memoria,
sueño de la vida y de la historia.


La memoria despierta para herir
a los pueblos dormidos
que no la dejan vivir
libre como el viento.

Los desaparecidos que se buscan
con el color de sus nacimientos,
el hambre y la abundancia que se juntan,
el mal trato con su mal recuerdo.

Todo está clavado en la memoria,
espina de la vida y de la historia.


Dos mil comerían por un año
con lo que cuesta un minuto militar
Cuántos dejarían de ser esclavos
por el precio de una bomba al mar.

Todo está clavado en la memoria,
espina de la vida y de la historia.


La memoria pincha hasta sangrar,
a los pueblos que la amarran
y no la dejan andar
libre como el viento.

Todos los muertos de la A.M.I.A.
y los de la Embajada de Israel,
el poder secreto de las armas,
la justicia que mira y no ve.

Todo está escondido en la memoria,
refugio de la vida y de la historia.


Fue cuando se callaron las iglesias,
fue cuando el fútbol se lo comió todo,
que los padres palotinos y Angelelli
dejaron su sangre en el lodo.

Todo está escondido en la memoria,
refugio de la vida y de la historia.


La memoria estalla hasta vencer
a los pueblos que la aplastan
y que no la dejan ser
libre como el viento.

La bala a Chico Méndez en Brasil,
150.000 guatemaltecos,
los mineros que enfrentan al fusil,
represión estudiantil en México.

Todo está cargado en la memoria,
arma de la vida y de la historia.


América con almas destruidas,
los chicos que mata el escuadrón,
suplicio de Mugica por las villas,
dignidad de Rodolfo Walsh.

Todo está cargado en la memoria,
arma de la vida y de la historia.


La memoria apunta hasta matar
a los pueblos que la callan
y no la dejan volar libre como el viento.
Letra y música: León Gieco


ARAUCA: ALTRE MORTI INUTILI
(se ne esistono delle utili)

uribe urlanteSaravena, Arauca, 10 ottobre 2007
AZIONE URGENTE
LA VITA NON VALE NIENTE…

Centro per i diritti umani Joel Sierra

Altri atti contro la popolazione di Arauca. Sono rimaste uccise altre sette persone civili nei municipi di Tame, Arauquita e Saravena, aumentando il quadro violento che descrive la crisi umanitaria vissuta nella regione. Dal 27 settembre è cominciata un’ondata di morti in questi comuni, col saldo tragico già menzionato e nella forma che dettagliamo di seguito:
1. Il giorno giovedì 27 settembre, è stato assassinato il giovane JUAN DIEGO CARRERO, di 18 anni, nella frazione La Horqueta del municipio di Tame.
2. Il giorno 28 di settembre nella stessa frazione è stata assassinata il giovane YESID PÉREZ.
3. Martedì 2 di ottobre nella frazione Puerto Nariño del municipio di Saravena, sono stati presi a fucilate i signori MAURO DE JESUS GÓMEZ ACEVEDO e INOCENCIO RUIZ, causando la morte del primo e gravi ferite al secondo.

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URIBE VELEZ SIGUE DERRAMANDO LA SANGRE DE LOS CAMPESINOS EN ARAUCA-COLOMBIA


I portavoce internazionale della Associazione Contadina di Arauca (ACA) internacional de la Asociación Campesina de Arauca (ACA) INFORMA E DENUNCIA di fronte alla comunità nazionale e internazionale la ESECUZIONE EXTRAGIUDIZIALE commessa dal regime assassino del dittatore Álvaro Uribe Vélez il giorno 8 Ottobre 2007 contro i compagni contadini JOSE AURELIO BELTRAN, PEDRO JOSE BELTRAN y GRATINIANO ARGOTE.

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organizzazioniaraucaBollettino Nº 85
PER ROMPERE IL BAVAGLIO
UNA ALTERNATIVA DI OPINIONE


Dipartimento di Arauca, Colombia 10 Ottobre 2007

DOLORE UMANO ED ACCORDO UMANITARIO
CONTRO SOVRANITÀ E SFOLLAMENTO

Il potere mediatico, la cui matrice di opinione è sempre conformata al regime di governo, rendendo una abitudine gli effetti di una violenza senza fine, promossa dallo stesso sistema chiamato democratico, mentre che migliaia e migliaia di esseri umani, sulle cui spalle pesa il recupero di una precaria condizione umana, come marionette che viaggiano da un lato all’altro, nutrono l’anelito di un giudizio, del quale si prendono gioco le prese di posizione e le bizze, che dalla decrepita politica vengono chiamate "profitti". Chi lo direbbe, senza mai pretenderlo emergono dalle ceneri, si lasciano sentire silenziosi ma decisi, i battiti della verità di quello che sta avvenendo nel nostro paese, il dolore delle vittime e dei familiari degli scomparsi, la repressione carceraria, i sequestri della guerriglia, i massacri del terrorismo dello stato paramilitare, e la violenza in tutte le sue espressioni. Il dolore umano trasformato in trofeo politico. Un possibile accordo umanitario, facilitato dal presidente Hugo Chávez, benché non mitighi il dolore del gigantesco male sociale dei colombiani, può alleviare la penosa sofferenza di più di un centinaio di famiglie.


organizzazioniaraucaBollettino Nº 84
PER ROMPERE IL BAVAGLIO
UNA ALTERNATIVA DI OPINIONE


Dipartimento di Arauca, Colombia 25 Settembre 2007

PRIMA UDIENZA REGIONALE DELLA COMMISSIONE DEI DIRITTI UMANI DEL CONGRESSO SULLE VITTIME DEI CRIMINI DI STATO E DELLA GUERRA SPORCA PARAMILITARE
Con un ulteriore sforzo del popolo araucano, dopo molti tentativi, nella regione si realizza la prima udienza sulle vittime del paramilitarismo, che noi ed altre regioni abbiamo chiamato vittime dei crimini di stato, perché sempre abbiamo mantenuto questa posizione e denunciato che la guerra sporca paramilitare è una politica di stato che storicamente è riconosciuta come terrorismo di stato, attuata dai diversi governi antidemocratici di estrema destra dell’oligarchia in alleanza con l’impero. L’udienza si terrà il giorno 27 Settembre a Saravena, municipio rappresentativo per il suo alto livello di organizzazione sociale ed, inoltre, per essere uno dei più repressi dalle politiche di sicurezza democratica.

Comunicazione pubblica delle Organizzazioni sociali del Dipartimento

"LE FARC STANNO PORTANDO AVANTI UNO «SCIOPERO ARMATO», FACENDO PRESSIONI SU VARI SETTORI DELLA POPOLAZIONE"

traduzione a cura  del Comitato Carlos Fonseca
soldati farc araucaPRONUNCIAMENTO PUBBLICO
Dipartimento di Arauca, 17 agosto di 2007
Organizzazioni Sociali di Arauca

Le Organizzazioni Sociali del Dipartimento di Arauca, con il lascito di dignità che storicamente le ha caratterizzate nel difendere la Vita, la cultura, le risorse naturali, l’ecosistema, la sovranità nazionale, la sicurezza agroalimentare, come diritti inalienabili ed irrinunciabili che sono la base vitale per lo sviluppo di un paese autonomo e sovrano, ed in questo momento critico che attraversa la regione, denunciano attraverso i differenti mezzi di comunicazione, all’opinione pubblica locale, regionale, nazionale ed internazionale, alle organizzazioni dei Diritti umani nazionali ed internazionali, al corpo diplomatico presente in Colombia, i seguenti fatti:
1. Che dal 5 agosto 2007 le Farc stanno portando avanti uno “sciopero armato” nel dipartimento di Arauca, facendo pressioni ed intimidazioni su vari settori, sulle associazioni produttive, sui trasportatori, sugli insegnanti, sui progetti comunitari e di economia solidale, affinché interrompano le proprie attività; oggi sono passati 13 giorni, e con argomentazioni che vanno contro le industrie petrolifere transnazionali, ma che nella pratica si sono soprattutto tradotte in una sottomissione delle comunità di Arauca, poiché i contadini ed i lavoratori informali quotidianamente perdono il loro sostentamento per la vita, mentre i campi di esplorazione e sfruttamento petroliferi funzionano a pieno regime.

Dodici vittime civili in quindici giorni

IL CONFLITTO ARMATO CONTINUA A MIETER VITTIME TRA LA POPOLAZINE CIVILE ARAUCANA

pistola su araucaAZIONE URGENTE
del Joel Sierra
Saravena , 1 agosto 2007

Valutando per difetto, negli ultimi 15 giorni, nel dipartimento di Arauca, sono morti in forma violenta 12 persone della popolazione civile, generando un ambiente luttoso, pieno di dolore ed impotenza nelle famiglie del dipartimenta, le quali inermi vedono come gli attori del conflitto armato strappano le vite dei loro cari e si vedono obbligati ad andarsene dalle loro terre senza che ci sia una risposta contundente da parte delle autorità competenti. Di seguito ci permettiamo recensire i casi di sangue successi durante questi ultimi giorni del mese.

Arauca, Municipio di Tame

LE FARC-EP IMPEDISCONO LA COMMEMORAZIONE PER LA STRAGE DI CAÑO SECO

Alirio Leonel5 AGOSTO 2007: UN OMAGGIO ALLA VITA DIVENTA UN’AZIONE DI GUERRA
comunicato del Joel Sierra

…Tuttavia, agendo come agiscono gli eserciti di sbirri alleati al servizio dal capitale e della borghesia reazionaria, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, decretano nel dipartimento di Arauca uno sciopero armato con l’unico proposito di ostacolare l’arrivo delle differenti delegazioni alla frazione di Caño Seco, bloccando con veicoli di traverso tanto le vie principali come l’entrata alla via comunitaria che conduce a questo casale, e nello stesso modo, si appostano vicino al luogo della commemorazione come mute di fiere in agguato. Guadagnandosi così, gli abbracci e gli applausi dell’elite dominante e del capitale transnazionale, principali beneficiari di questa azione. Non è la prima volta che questo tipo di azioni si commette contro le comunità Araucane, per esempio come la sparizione del leader Giovanile uan de Dios Ponton, il sabotaggio alla giornata della Dignità e Commemorazione del Primo Anniversario del Massacro di Santo Domingo (Tame), il sequestro del Dirigente Contadino Pedro Camargo, l’attentato contro le installazioni per il trattamento dell’ acqua potabile nel municipio di Saravena, il saccheggio e furto dei beni comunitari, come centinaia di casi che restano nella memoria delle popolazioni Araucane. Questi fatti arricchiscono la cosiddetta "Politica di Sicurezza Democratica” della quale fa tanto sfoggio Uribe Vélez, la quale è stata sempre funzionale all’annichilimento e allo sterminio del tessuto sociale Araucano.

Catatumbo, 23 luglio 2007
CATATUMBO: OPERAZIONE CONGIUNTA FARC – ELN
farc eln congiuntoComunicato congiunto
Fronte di Guerra Nordorientale ELN
Colonna resistenza Bari FARC-EP


L’esercito governativo sta svolgendo una operazione civico-militare nella zona del Catatumbo, eseguendo gli ordini del governo e della oligarchia narcoparamilitare alleate all’impero. Tutto questo con l’obiettivo di garantire l’esproprio e lo sfruttamento delle risrse naturali e aprire la porta ai megaprogetti di mono-coltivazioni di interesse multinazionale e imperiale

In questo senso, l’esercito nazionale assomiglia ad un esercito di occupazione che oltraggia, saccheggia, minaccia, scaccia, assassina e fa scomparire gli umili abitanti della regione, restringe la libera circolazione, blocca l’entrata di alimenti, bombarda e mitraglia zone indigene e contadine.
Come nel 1999, oggi le FARC-EP e l’ ELN continuiamo uniti sonctrandoci con le forze repressive narcoterroriste dello stato che cercano lasciare senza il pane le attali e le future generazioni.