Intervista a Rafael Coicué

Il racconto di un leader indigeno sulla liberazione della Madre Terra
INTERVISTA A RAFAEL COICUÉ
rafael coicuéGuavita, Cauca. 1 agosto 2008
a cura de La Palabra / Óscar Paciencia

Rafael Coicué é un leader indigeno ed anche Capitan del Resguardo indigeno di Lopez  Adentro (il municipio di Corinto al nord nel dipartimento del Cauca). La storia che racconta permette di avere un quadro completo degli ultimi anni di lotte indigene per il ‘recupero’ (ma loro la chiamano liberaizone) della terra, posseduta dai grandi latifondisti e proprietarri terrieri. Racconta di come, nel recente passato (anni ottanta e novanta) gli indigeni nasa (ma anche contadini non indigeni) hanno dovuto patire la repressione degli apparati ufficiali ed informali (paramilitari) dello stato colombiano. Di come molti siano morti, tra l’altro, nel massacro del 16 dicembre del 1991 chiamato del Nilo. Rcconta come in quella occasione gli hanno ucciso un fratello. Racconta anche dei recenti scontri con la polizia (ESMAD) e di come lui stesso abbia perso un occhio poche settimane fa. Non tralascia, infine, di collegare la politica governativa con la nuova colioizzazine delle trasnazionali e con la repressione.

audio audio Rafael parte 1 [Español – 10′:34” – mgb 4.9]
 audio audio Rafael parte 2 [Español – 06′:50” – mgb 2.8]
audio audio Rafael parte 3 [Español – 11′:50” – mgb 5.0]
audio audio Rafael parte 4 [Español – 09′:20” – mgb 4.3]
audio audio Rafael parte 5 [Español – 06′:27” – mgb 3.0]
audio audio Rafael parte 6 [Español – 09′:20” – mgb 4.3]
audio audio Rafael parte 7 [Español – 04′:20” – mgb 2.0]


L’esercito Nazionale colpisce la popolazione civile
COLPI DI MITRAGLIA SULLA SCUOLA DI LAS GUACAS,
CORINTO, CAUCA

Las GuacasJORLEN SORIANO MARIN
Coordinatore Della Istituzione e Presidente del Comitato Municipale degli Educatori
29 luglio 2008

Mi permetto di riportare i fatti che si sono venuti presentando da alcuni mesi nel Corregimiento EL JAGUAL del municipio di Corinto, al nord del dipartimento del Cauca, dove funziona la Istituzione Educativa Las Guacas, e che il 27 di luglio di questo anno sono arrivati al limite:
• Il 29 maggio 2008,la Forza Militare hanno bombardato le frazioni di Las Guacas e La Comiera uccidendo due fratelli civili evangelici.
• Sono continuativi gli scontri a qualsiasi ora del giorno ed in qualsiasi luogo di questa zona, ma specialmente nelle frazioni menzionate.
• Ieri, 27 luglio 2008 tra le 6:30 della sera e le 11:00 della notte un aereo Della Forza Aerea ha mitragliato senza pietá il Collegio de Las Guacas e le case circostanti. Sono stati causati danni a porte, pareti, tuberie degli impianti per l’acqua, nella classe di informatica, sul pavimento, sui marciapiedi, nel campo di basket, sulle lavagne e nei tetti. Le persone che vivono nel negozio a 20 metri dalla scuola, ci hanno raccontato dei momento terribili che hanno vissuto e come l’aereo sparava senza pietá contro la loro casa, in cui stavano bambini e persone della comunitá.Nello stessomomento, un pó piú giú dal Collegio una ex alunna che stava in casa sua é stata ferita gravemente ed al momento la prognosi é riservata.

Las Guacas scuolaImmagini da Las Guacas
di Óscar Paciencia
Las Guacas, 6 agosto 2008

Oltre l’istituzione scolastica è stata colpita anche la  casa del gestore del negozio comunitario e ll negozio stesso, dove al momento del mittragliamento vi erano 30 persone. Poi i bambini tornano a scuola.

[foto]


Intervista al signor Jorge Ortega, gestore del piccolo negozio comunitario, che funziona anche come luogo di ritrovo della comunità, che racconta come anche la sua casa è rimasta colpita dai colpi di mitragliatrice dell’avionetta dell’esercito dalle 19 alle 23 del 27 luglio 2008

audio Intervista Jorge Ortega [Español – 6′:24” – 2.9 mgb]

Intervista al professor Jorlen Soriano Marin, autore della denucia, professore dell’istituzione scolastica e presidente del Comitato Municipale degli Educatori, il quale, oltre a raccontare le condizioni della scuola e quelle psicologiche degli alunni, ricorda come da maggio i combattimenti tra il Sesto fronte delle FARC e l’esercito Nazionale colombiano continuino ininterrottamente, anche nelle case e nei villaggi limitrofi e che hanno fatto due morti in maggio di quest’anno

audio Intervista Jorlen Soriano Marin [Español – 19′:20” – 9.0 mgb]


Intervista a Jessica, sorella della ragazza di 22 anni rimasta gravemente ferita e tutt’ora in fin di vita, essendo stata colpita, nella cucina di casa sua, da un proiettile di alto calibro sparato dall’avionetta militare che le ha trapassato la spalla, colpito il polmone ed il fegato, il 27 luglio 2008

audio Intervista Jessica [Español – 5′:66” – 2.7 mgb]




Suarez

AFROCOLOMBIANI SI RIORGANIZZANO PER RESISTERE ALLA UNION FENOSA E ALLA KEDHADA (ANGLO GOLD ASHANTI)

di Óscar Paciencia
Yolombó, Suárez – Cauca. 27/31 luglio 2008

Nel nord del dipartimento del cauca, nei municipi di Suárez, Buonos Aires, Puerto Tejada, Villa Rica, Corinto, Miranda, Guachene, l’ 80% della popolazione é afrodiscendente, i loro antichi parenti erano gli schiavi portati in questa terra dall’Africa. Dagli anni sessanta a oggi queste terre che si sono conquistati con lunghe lotte e molto sangue versato, oggi vengono trasformate dall’invasione dei monocoltivazione Della canna da zucchero dei grande monopoli con la scusa che questo genererá impiego e sviluppo. Ma in realtá questo ha prodotto perdita della sovranitá alimentare, e sfruttamento per le persone che lavorano in questa industria le quali sono costrette a lavorare consecutivamente per 12 ore al giorno senza neppure ricevere il salario minimo previsto dalle leggi. Tutto questo ha causato una serie di problemi ambientali, sociali, culturali ed economici.

SuarezIMMAGINI DAL MUNICIPIO DI SUÁREZ
di Óscar Paciencia
Attivitá produttive dei contadini, dei minatori artigianali dell’oro, delle donne e del Consiglio Comunitario.Impianti della Diga Salvajina della Union Fenosa presidiata dall’esercito.
[foto]


Francia

INTERVISTA CON FRANCIA ELENA MARQUEZ
La neoeletta nella Giunta del Consiglio Comunitario del Corregimiento di La Toma racconta della realtá del municipio, di come le multinzionali dell’oro (Kedhada) e dell’industria elettrica (Union Fenosa) abbiano modificato a fondo le tradizioni e le abitudini degli abitanti afrocolombiani, oltre ad averli espropriati di terre e di risorse, minacciati, nel tentativo, remoto ed attuale, di farli abbandonare la zona. La nuova formazione del Consiglio Comunitario, struttura organizzativa degli abitanti di colore, riconosciuta dalla legge colombiana, si ricostituisce come strumento di lotta collettiva, per la difesa del territorio, della cultura e dell’economia tradizionale della popolazione afro.

Intervista a Francia – audio Parte 1 [ES] [8′:43” – 4.0 mgb]
Intervista a Francia – audio Parte 2
[ES] [2′:16” – 1.1 mgb]
Intervista a Francia – audio Parte 3
[ES] [2′:19” – 1.1 mgb]


marchaDa bogotá intervista al Comitato Carlos Fonseca sulla manifestazione del 6 marzo

5 aprile 2008 – di Vagamondo [Radio CittaFujiko]

audio  Parte 1    [ 6’34" – 3084 Kb]
audio  Parte 2    [ 5′ 38" – 2643Kb]
audio  Parte 3    [ 5′ 20" – 2504Kb]
audio  Video sulla manifestazione  [ 4′ 04" – 5881 Kb]


marcha 6 marzo bogota NEL MONDO,
CON LA COLOMBIA CHE RESISTE!

6 marzo 2008
Giornata Nazionale e Internazionale
per le vittime dei crimini di stato
per gli scomparsi, per gli sfollati, per i massacrati, per i giustiziati


  video  Ivan Zepeda intervistato da Caracol TV [1′:45”][ES]


camisetaPOR ELLOS

moviceINIZIATIVE  in Colombia   nel Mondo



manifesto redher colombiaRed de Hermandad y Solidaridad con Colombia [IT] [ES]


montreal pascMONTREAL Comunicado [ES]

in New YorkNEW YORK

manifesto ginevra GINEVRA   Comunicado [ES]

bernaBERNA



marcha a mdridMADRID Comunicado [ES]

marcha a mdridROMA Comunicato [IT] [ES]



accordo umnaitarioLE FARC HANNO LIBERATO NELLA SELVA QUATTRO EX PARLAMENTARI COLOMBIANI

da TeleSUR  27 febbraio 2008
quattro liberati farcIl ministro Chacín ha assicurato che questa liberazione costituisce “un passo umanitario che, siamo sicuri, è un passo in più verso il lungo cammino che speriamo vada verso la pace in Colombia”.
La nuova Televisione del Sud ha trasmesso questo mercoledì immagini in esclusiva del momento della liberazione, da parte della guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) questo mercoledì, dei quattro ex legislatori colombiani la cui consegna era attesa dai loro parenti e dalla popolazione della Colombia e del Venezuela.
In queste immagini si vede l’emozionante istante in cui il ministro venezuelano dell’Interno e Giustizia, Ramón Rodríguez Chacín, e la senatrice colombiana Piedad Cordoba, ricevono in piena selva del Guaviare Gloria Polanco, Luis Eladio Pérez, Orlando Beltrán e Jorge Eduardo Géchem, dalle stesse mani di membri della guerriglia.
"A nome del nostro Comandante in Capo, il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Hugo Rafael Chávez Frias ed accompagnati dalla senatrice Piedad Cordoba, ricevo le persone che stanno liberando le Forze armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo, per essere consegnate al Governo del Venezuela, a nome del quale le sto ricevendo", ha detto il ministro Rodríguez Chacín, dopo di avere scambiato alcuni parole per radio col mandatario venezuelano.


dal Manifesto – 29 febbraio 2008
Appelli di Chavez a Tirofilo e di Sarkozy alle FARC. A Uribe potrebbe far più comodo morta che libera

INGRID BETANCOURT, LA VITA APPESA A UN FILO
di s.d.q.

ingrid prigionieraAumentano le preoccupazioni per la sorte di Ingrid Betancourt, l’ex candidata presidenziale colombiana sequestrata dalle FARC 6 anni fa. Le ultime testimonianze vengono dai 4 sequestrati, ex membri del Congresso della Colombia, liberati mercoledì dal gruppo guerrigliero grazie alla gestione del presidente venezuelano Hugo Chavez e condotti a Caracas. Ingrid “sta molto male, è molto malata, è esausta sul piano fisico e psichico”, ha detto uno dei quattro, aggiungendo che è “maltrattata e tenuta in catene in condizioni inumane”. L’ex marito francese di Ingrid, Fabrice Delloye, che vive in Francia assieme ai figli della coppia, ha affermato che Ingrid soffre di una “epatite B cronica”.


da TeleSUR  – 3 febbraio 2008
COMUNICATO
Secretariatdo dello Stato Maggiore Centrale – FARC-EP.
Montagne Colombiane, 31 gennaio 2008

1. Come riconoscimento ai loro persistenti sforzi per concretizzare un Accordo Umanitario, vogliamo sollecitare il presidente Hugo Chavez e la Senatrice Piedad Cordoba affinché si apprestino a ricevere personalmente o attraverso loro delegati in territorio colombiano, i parlamentari Gloria Polanco de Losada, Luis Eladio Pérez e Orlando Beltrán Cuéllar che libereremo unilateralmente dato il loro stato di salute


marcha contra el paramilitarismoOMAGGIO NAZIONALE ALLE VITTIME
DEL PARAMILITARISMO, DELLA PARAPOLITICA
E DEI CRIMINI DI STATO

per gli scomparsi, per gli sfollati, per i massacrati, per i gustiziati

da Indimedya colombia

In Colombia sono state sfollate circa quattro milioni di persone, in maggior parte dai gruppi paramilitari. Questi gruppi, soli o assieme a membri delle forze militari, hanno fatto scomparire almeno 15000 compatrioti e li hanno sepolti in oltre 3000 fosse comuni od hanno gettato i loro cadaveri nei fiumi. Hanno assassinato oltre 1700 indigeni, 2550 sindacalisti, e circa 5000 membri dell’Unione Patriottica. Torturano regolarmente le loro vittime prima di ammazzarle. Tra il 1982 e il 2005 i paramilitari hanno perpetrato oltre 3500 massacri, e rubato oltre sei milioni di ettari di terra. Dal 2002, dopo la loro "smobilitazione", hanno assassinato 600 persone ogni anno. Sono arrivati a controllare 35% del Parlamento. Dal 2002 ad oggi, membri dell’Esercito Nazionale hanno commesso più di 950 esecuzioni, la maggior parte delle quali presentate come "positivi"
manif contro il paramilitarismo
Solo in gennaio 2008, i paramilitari hanno commesso 2 massacri, 9 sparizioni forzate, 8 omicidi, mentre l’Esercito ha commesso 16 esecuzioni extragiudiziarie. In Colombia, agenti dello Stato e paramilitari violano i diritti umani ed il diritto umanitario. Molti gruppi paramilitari non si sono smobilitati. Ora si fanno chiamare Aquile Nere. Molti parapolitici rivestono incarichi pubblici e diplomatici.


Mai più fosse comuni – Mai più sfollamenti forzati –
Mai più paramilitari – Mai più crimini di stato!

Presentazione della manifestazione  [versione IT]  [version ES]
Appello delle organizzazioni italiane 
[versione IT]  [version ES]
  Zona Marginal – Detalle Internacional – ¡No Más!


logo elenoIn una lunga intervista, realizzata nella selva Colombiana nei mesi di fine 2007, di cui una parte andata in onda domenica su una radio della Patagonia Argentina (Lu5AM600), il Comandante Javier della Direzione Nazionale dell’ELN e il Comandante Raul del Frente Oriental Domingo Lain dell’ELN trattano alcuni argomenti cruciali della attualità colombiana. Dalla scelta ed attualità della lotta armata, al narcotraffico, dal paramilitarismo allo scontro in atto con le FARC in diversi dipartimenti, dalla coca in Arauca alla questione dell’accordo umanitario e dei dialoghi di pace.


audio  audio 1 [5′.38" – 3.9 Mb] Javier [ELN come avanguardia] [ES]
audio  audio 2 [9′.12" – 6.5 Mb] Javier [Società organizzata e Dialoghi di pace] [ES]
audio  audio 3 [6′.41" – 4.7 Mb] Javier [Narcotrafico] [ES]
audio  audio 4 [9′:17" – 6.5 Mb] Javier [Conflitto con le FARC] [ES]
audio  audio 5 [6′:07" – 4.3 Mb] Javier [Accordo Umanitario] [ES]
audio  audio 6 [11′:13" – 7.9 Mb] Raul [La coca in Arauca] [ES]
audio  audio 7 [26′:59" – 18.7 Mb] Raul [Paramilitari e Petrolio in Arauca] [ES]


Pistola su araucaDENUNCIA PUBBLICA

 Arauca, 14 gennaio 2008

Portavoce Associazione Contadina di Arauca

LA REPRESSIONE DELLA INSICUREZZA DEMOCRATICA DI ALVARO URIBE CONTRO IL POPOLO ARAUCANO CONTINUA….

Come lo abbiamo denunciato permanentemente, la politica di Insicurezza Democratica del governo Colombiano si scaglia di nuova contro il paese Araucano e le sue organizzazioni costituite legittimamente, nuovamente si usa l’apparato giudiziario per sostenere allo screditato, privo della legittimità ed oppressore regime Colombiano. Continua ad essere considerato delitto il diritto alla libera espressione, all’organizzazione, alla vita, alla permanenza nel territorio e sprattutto a cercare un futuro differente per il nostro paese.

L’Associazione Contadina di Arauca ACA denuncia che nella settimana dal 7 al 14 di gennaio del 2008, si è prodotto un altro atto di detenzione massiva e arbitraria nel municipio di Arauquita nel Dipartimento di ARAUCA, nell’Oriente Colombiano eseguito da membri della Procura, del DAS e dell’Esercito Nazinale

[versione IT]   [version ES]


raquel CastroEDUCAZIONE E LOTTA SOCIALE IN ARAUCA
Intervista a Raquel Castro

Dopo tre anni di prigione, accusata di ribellione per il semplice fatto di occuparsi dei diritti degli insegnanti e degli studenti e della costruzione di pratiche sociali nel campo dell’educaizone che facessero accrescere la coscienza dei giovani araucani, Raquel Castro, una volta scarcerata per la caduta di ogni accusa, continua a perseguire l’obiettivo di una società più giusta anche per ciò che riguarda le pratiche educative. In esilio dalla sua terra araucana, poiché segue essendo minacciata, continua ad affermare, con estrema chiarezza, i presupposti e le speranze di un’intera comunità. In questa lunga intervista affronta i temi dell’educazione relazionati con l’autoorganizzazione e le lotte, la repressione affiancata dalla grande capacità di resistere ed organizzarsi della popolazione civile del dipartimento di Arauca.

catatumboDall’inizio dell’anno nel Catatumbo, nel Dipartimento del Nord di Santander, regione strategica al confine con il Venezuela, ricca di petrolio, carbone, biodiversità e cultura è sottoposta ad una non nuova forma di pressione da parte dell’Esercito Nazionale, quella che in quei luoghi viene chiamata ‘esecuzione extragiudiziaria‘. Cittadini inermi, siano essi contadini, indigeni, commercianti o studenti, vengono trovati uccisi e presentati come vittime di combattimento con la guerriglia. E questo perchè i soldati devono dimostrare dei risultati al governo di Uribe, il quale, a sua volta, deve presentare gli esiti di tutti i soldi che i Nordamericani spendono nel finanziargli la guerra alle ‘guerriglie’.
Molte comunità sono affluite il 20 ottobre al municipio di El Tarra dove, in un’assemblea pubblica con l’Alto Stato maggiore delle due Brigate Mobili impiegate nel Catatumbo, hanno reclamato spiegazioni dall’esercito.


el tarra
Video dell’assemblea a El Tarra

a cura di AliceRebelde / REDHER
registrato il 20/10/2007 – pubblicato 14/12/2007

video   Video [ES]


studiandoIntervista ad AliceRebelde di REDHER al ritorno  dal viaggio nel Catatumbo

14 dicembre 2007 – di Oscar Paciencia

audio  Parte 1    [ 11′ 44" – 4440 Kb]
audio  Parte 2    [   8′ 20" – 3430 Kb]
audio  Parte 3    [   7′ 14" – 3212 Kb]
audio  Parte 4    [   7′ 00" – 2879 Kb]