Assassinato leader campesino

Juan Daniel Guerra Camargo

DanielIncomprensibile assassinio delle FARC di un leader comunitario
di Oscar Paciencia

Daniel mi parlava spesso di cultura.
Era molto interessato a sviluppare trasfromazioni che non solo modificassero le condizioni di vita materiali della gente, ma che ne valorizzassero anche gli aspetti profondi, quelli della storia di ognuno di loro, di ognuna delle comunità dalle quali i desplazados arrivavano nel Catatumbo.
Senza di lui difficilmente avrei potuto approfondire la conoscenza di questa terra e di questa gente.
Il suo modo di fare politica comprendeva una maniera di ascoltare fatta di estrema attenzione e di infinita pazienza, con quello sguardo furbo ed il sorriso sempre li li per esplodere in una sonora risata, che ci accompagnava nelle lunghissime chiaccherate notturne.
Così come quando mi ha messo a sedere su di una specie di ‘teleferica’ casalinga, tirata da umani e che sostituiva un ponte sul fiume a El Aserrio, caduto da anni per una piena e mai ricostruito.
Daniel lavorava in casa, a maggio, quando l’ho conosciuto con la compagna Yamile. Lavoravano ad un progetto comunitario per la produzione di caffe. E con quanta cura svolgeva i compiti della tostatura, della pesatura, dell’impacchettamento!
A Daniel piaceva parlare. Era curioso. Ascoltava con cupidigia i racconti che gli portavo dall’ Europa e dale altre zone della Colombia, sempre pronto a far domande che mettevano in risalto l’arguzia e la disponibilità al dialogo.
Ma anche la preoccupazione.
Quando discutevamo dell’assurdo conflitto armato tra le due più vecchie guerriglie del pianeta – ELN e FARC – che stava insanguinando la terra di Arauca, mi diceva che avrebbe voluto che i suoi figli fossero venuti via da quella zona, dove ancora stavano vivendo. Daniel è stato ucciso dentro la logica assurda di questo assurdo conflitto.
Camilla, militante della stessa organizzazione civile, impegnata come lui a beneficio del Catatumbo, mi descrive così l’omicidio e la solitudine di Yamile:
"E’ stata una delle azioni più crudeli che si siano mai commesse contro un processo sociale ed in particolare contro una donna, contro Yamile, la compagna di Juan. Lo hanno ucciso in casa, davanti a lei, alle spalle, alle 10 della mattina del 22 settembre, lei gridò, chiese aiuto, però nessuno venne, rimase sola con lui fino alle tre del pomeriggio, cuando finalmente alcune donne si decisero ad aiutarla…Quella notte piovve profusamente, venne il giorno e lei si svegliò quasi da sola. Nella mattina di sabato cominciarono ad arrivare le prime persone, Giony e alcune altre da Honduras, e così per tutto il resto della giornata e della domenica, quando fu sepolto…"

Daniel aveva quarantatrè anni.


Comunicato del Polo Democratico Alternativo
da Rebelion 
6 ottobre 2006                           [versione IT]     [version ES]

Comunicato REDHER del   3 ottobre 2006 
    [versione IT]     [version ES]


Fotografie del luogo in cui Daniel viveva e lavorava ad un progetto
comunitario di produzione del caffè
CATATUMBO. El Aserrio                foto di Oscar Paciencia

d1 d1 d1 d1 d1 d1 d1
d1 d1 d1 d1 d1 d1  

futuroDieci giorni dopo l’omicidio di Daniel Guerra, il Segretariato Generale delle FARC pubblica sulla pagina ufficiale della organizzazione una lettera aperta ai tre rami del potere pubblico colombiano, tra le cui righe si legge:  "Voi sapete bene che la nostra lotta non vuole privilegi personali per coloro i quali militano nelle FARC, bensì il benessere della società nel suo insieme, e, in primo luogo, dei settori maggioritari della popolazione."
Daniel Camargo non era forse un  membro di questa stessa popolazione? Il suo impegno e la sua lotta, non cercava forse il benessere della parte più indifesa della società?

Comunicato FARC del  2 ottobre 2006     [versione IT]     [version ES]