TRASFERITI FORZATAMENTE PIU’ DI 1.300 TRA MINATORI E CONTADINI DEL SUD DEL BOLIVAR  A SEGUITO DELLE PERSECUZIONI E DAGLI ASSASSINI COMPIUTI DALL’ESERCITO NAZIONALE.
A SANTA ROSA L’ESERCITO INSINUA CHE I MINATORI IN LOTTA SIANO INFILTRATI DA GRUPPI GUERRIGLIERI


Il Sud de Bolivar è stato storicamente una regione dove le politiche di controllo sociale e politico hanno portato il segno di gravi e sistematiche violazioni ai diritti umani, rimaste nella totale impunità; la guerra civile colombiana ha segnato anche a questo territorio ricco di ogni tipo di materie prime, e la cui popolazione civile è stata, e sta, fuori da ogni protezione da parte dello Stato colombiano.
La lotta per il controllo delle zone aurifere – soggette ad alcune forme di estrazione che seguono il modello di sfruttamento ispanico dell’argento, scomparso a metà del secolo XIX – si sono mantenute fuori del potere della polizia di stato, perfino il controllo su minerali che costituiscono una riserva di ricchezza con la quale finanziare lo sviluppo della Colombia.
Il 19 settembre 2006 il giovane Alejandro Uribe, leader e Presidente della Giunta di Azione Comunale del casale Mina Gallo, Municipio di Morales, e membro della Federazione Agrominera del Sud del Bolivar – FEDEAGROMISBOL – secondo versioni date dalla comunità, è stato assassinato da soldati appartenenti al Battaglione Nuova Grenada al comando del Capitano Blanco, eseguendo ordini di Benjamín Palomino Capitano Ufficiale delle Operazioni di quel Battaglione.
Così come informa la Diocesi di Magangue in un comunicato pubblico, rifiutando questo omicidio, Alejandro Uribe aveva partecipato il l’8 settembre 2006 all’Assemblea di Previa per il Tribunale Permanente dei Popoli che si realizzerà i 11 e 12 di novembre del presente anno nella città di Medellin. In quell’evento erano presenti la Defensoria del Pueblo e Organizzazioni per Diritti umani. In quella sede si trattò di Ecosistema di Multinazionali, e si esposero pubblicamente gli abusi delle Forze Militari della Colombia contro la popolazione civile, col proposito di facilitare l’entrata alla regione della Multinazionale KEDAHDA S. A. filiale dell’Anglo GOLD ASHANTI.
La morte del leader menzionato si somma ad una preoccupante catena di attentati, blocchi, minacce ed altri assassini che secondo versioni degli abitanti sono eseguiti in maniera deplorevole da membri del Battaglione Nuova Grenada, dell’Esercito della Colombia.
Questi fatti hanno portato al trasferimento forzoso di tutto il settore minerario che è arrivato al posto conosciuto come L’Ipsilon, giurisdizione del Municipio di Santa Rosa del Sud, Dipartimento di Bolivar.
In questo contesto, circa 1.300 contadini e minatori si sono mobilitati davanti contro questo assassinio.


Comunicato Stampa No 1
COMUNITÀ AGROMINERARIE DEL SUD DEL BOLIVAR
25 settembre di 2006

Come comunità agrominerarie del sud di Bolivar, vogliamo rendere note all’opinione pubblica nazionale ed internazionale le ragioni che ci hanno portato a trasferirci forzatamente dai nostri villaggi verso il capoluogo municipale di Santa Rosa:
Le nostre comunità hanno vissuto e lavorato nella regione, vivendo dell’attività mineraria e dell’agricoltura da varie generazioni. 10 anni fa, multinazionali del settore minerario, motivate dalla grande ricchezza della regione, hanno voluto usurpare il nostro territorio, sviluppando la stessa strategia negli anni fatta di assassini, terrore, saccheggio, etc. appoggiate dallo Stato e dal paramilitarismo.

Comunicato N° 1 – 25 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 2 – 26 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 3 – 28 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 4 – 30 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 5 – 3 ottobre 2006         [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 6 – 11 ottobre 2006       [Versione IT]    [Version ES]

Fotografie da Indymedia Colombia    
[Fotografie]


teoIntervista a Teófilo Acuña di FEDERAGROMISBOL
COMUNITÀ AGROMINERARIE DEL SUD DEL BOLIVAR
IN LOTTA

da Radio Nizkor – Madrid / Indymedia Colombia
2 ottobre 2006


Teofilo Acuña spiega con chiarezza l’origine del problema. Gli interessi delle multinazionali dell’oro sono la causa di questa tragedia.

 audio  Intervista [ES] [9′:33" – 8958 Kb]


UN DIVERSO PUNTO DI VISTA.

manifestazione  soldatos


Fotografie della mobilitazione
San Luquitas e Santa Rosa del  Sur
25 set. / 2 ott. 2006 – REDHER