dal mensile:

Desde Abajo (web)

15 luglio – 15 Agosto 2003

Presenza di militari statuinitensi in Colombia.

Immorale e illegale

Militari per la Democrazia e la Integrazione dell’America Latina (MIDEAL – Colombia) promuovono azioni legali in difesa della sovranità nazionale.

Nel 1999 è stato approvato il Plan Colombia e da allora si poteva già prevedere quali sarebbero state le conseguenze: annullamento della nostra sovranità nazionale, e in caso estremo, l’invasione da parte delle truppe degli Stati Uniti o di suoi alleati.

La perdita della sovranità è innegabile, di fatto, l’approvazione del citato Piano rappresenta la sua più chiara manifestazione. Se avevamo qualche dubbio in proposito, durante questi mesi abbiamo visto riaffermata tale negazione: fumigazioni di coltivazioni illecite dirette da mercenari del paese del nord, operativi militari contro gli insorti diretti da truppe nordamericane, “deliberazioni” del Congresso nazionale votate con il coltello alla gola, riguardo a temi come giustizia, forze armate, economia e commercio estero.

L’obbrobrio non è stato piccolo. I partiti tradizionali hanno accettato senza opporre alcuna opposizione questa imposizione e le forze alternative hanno lasciato correre il tema per paura di essere collegate agli insorti con le conseguenti restrizioni di spazio che questo avrebbe determinato.

Una voce di speranza.

Il marzo passato il paese ha visto come un settore della società, ancora dotato di onor di patria, un gruppo di militari in pensione, ha diretto un documento alle istituzioni pertinenti circa l’accettazione del Governo affinchè truppe militari straniere attraversassero il territorio nazionale senza che il Congresso lo approvasse.

Per molti mesi questi militari hanno continuato denunciare questo fatto e a lottare per essere ascoltati. Hanno formalizzato richieste di consulatazioni e denunce agli Onorevoli Magistrati del Tribunale Amministrativo di Cundinamarca, ai Procuratori Delegati della Corte Suprema di Giustizia, alla Commissione di Accusa della Camera dei Rappresentanti. Inoltre hanno denuciato, assieme ad altre organizzazioni sociali, il Presidente della Repubblica, La Ministra della Difesa e degli Esteri.

Di questa lotta, oggi possiamo dire che è stato ottenuto un primo risultato quando il passato 19 giugno la Camera dei Rappresentanti (Commissione Investigazione e Accusa) ha citato il signor Gonzalo Bermudez Rossi in quanto rappresentante della Associazione Militari per la Democrazia e la Integrazione dell’ America Latina (Mideal – Colombia), al fine di ascoltarlo in ottemperanza alla ratifica e ampliamento della sua denuncia che avverrà il prossimo 13 agosto.

Antecedenti.

Mideal – Colombia sostiente: “È di pubblico dominio che a seguito dell’avanzamento del Plan Colombia, Il Congresso degli Stati Uniti, – mediante l’approvazione di una legge che destina fondi per appoggiare gli obiettivi del Plan Colombia – stabilì nel limite di 500 militari statunitensi e 300 contrattisti civili il numero massimo di stranieri che possono essere assegnati, temporaneamente o permanentemente, a lavori vincolati con lo sviluppo di detti programmi.

Conseguentemente a questa legge, i militari statunitensi svolsero attività di tipo militare e civile in territorio colombiano. Hanno fornito addestramento e strumenti, sviluppato infrastrutture, finanziato e fornito appoggio aereo; hanno istruito il governo e la società civile colombiana nelle aree di sviluppo alternativo circa le intercettazioni, l’erradicamento delle coltivazioni illecite, l’applicazione della legge, il rafforzamento delle istituzioni, la riforma giudiziale, i diritti umani, l’assistenza umanitaria verso i profughi interni, la governabilità a livello locale, l’anticorruzione, la riabilitazione dei soldati minorenni e la preservazione ambientale, tutte attività che sono state sviluppate senza che, per esse, il signor Presidente della repubblica Alvaro Uribe Velez, la signora Ministra della Difesa Martha Lucia Ramirez e la Ministra degli Esteri, dottoressa Carolina Barco Isaccson, siano stati compiuti tutti gli atti costituzionali e legali stabiliti, disconoscendo, in questa maniera, la normativa vigente.

Durante gli ultimi governi di Cesar Gaviria, Ernesto Samper e Andres Pastrana e per effetto dello sviluppo del Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca (TIAR del 1947) e del Convenio General per aiuti Economici e Tecnici, celebrato nel 1962 tra gli Stati Uniti e Colombia, agenti statunitensi sono sempre stati presenti in territorio colombiano, sviluppando varie funzioni. Anche questo sarà esaminato nell’ambito della presente indagine, al fine di verificare se i Ministri della Difesa e degli Esteri di questi passati governi hanno difeso la supremazia, la sovranità e l’integrità nazionale. Alcuni esempi conosicuti riguardo a questo tema sono le esperienze di “Juan Chaco” – Valle del Cauca, durante il mandato di Cesar Gaviria; le operazioni congiunte tra la Forza Aerea Colombiana – FAC – e quella statunitense nel bombardamento della popolazione civile nella località di Santo Domingo durante il governo Samper e dell’abbattimento di un aereo-spia da guerra statunitense a Patascoy (Nariño), durante il governo Pastrana.

Attualmente è necessario fare rifermento alla masiva presenza di truppe degli Stati Uniti nella zona di Arauca, così com’è stato segnalato dal giornale Il Tiempo, dove si afferma che si fecero entrare 60 soldati delle forze speciali dell’esercito degli stati Uniti, che oggi stanno addestrando 6500 soldati colombiani della Brigata XVIII e che “con i 60 soldati dell’Esercito degli Stati Uniti che arrivarono in Arauca salirono a 510 il numero di uomini di questo Paese che appoggiano le truppe colombiane” (El Tiempo, 15 gennaio 2003). E tutto questo con una manifesta attitudine al combattimento per la difesa della struttura petrolifera di “Caño Limon – Coveñas”, sfruttata da varie multinazionali.

Durante le ultime settimane, attraverso notizie distampa, si è saputo della presenza di militari statunitensi direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca di tre membri delle forze militari di questo Paese, privati della libertà da parte della guerriglia colombiana. E questo senza ottenere i dovuti permessi richiesti dalla Costituzione Politica. A seguito di ciò, sono state richieste formalmente maggiori informazioni alla Ministra degli Esteri e della Difesa, le quali non sono state in grado di dare risposta ne spiegare le omissioni a riguardo delle autorizzazioni necessarie a tale operazione.

Nello stesso modo è necessario mettere in evidenza come i militari stranieri che circolano per la Repubblica, non appaiano riportati negli achivi del D.A.S. (polizia di immigrazione – n.t.) in quanto arrivano direttamente nelle basi militari in cui devono effettuare le loro operazioni, situazione che già di per sè si configura come una violazione alla sovranità nazionale, in quanto è dovere di queste autorità conoscere le persone, il tempo di permanenza e la occupazione di coloro che entrano nel Paese, per poter esercitare controllo sopra le stesse ed esigere dallo Stato l’esercizio della sovranità, in conformità con la Carta Politica e le norme del Diritto Internazionale”.

Assenza di controllo legale

Precisando meglio la sua denuncia, MIDEAL – Colombia mette in rilievo che: “Nel Senato della Repubblica non ci sono state richieste da parte del Governo Nazionale al riguardo delle autorizzazioni al transito di truppe straniere”. E così è stato dimostrato il 4 aprile passato quando il Segretario Generale del Senato Emilio Otero Dajud, ha precisato: “… una volta controllati i documenti che sono depositati nell’archivio della Segreteria Generale, si è potuto constatare che fino ad oggi, non è stata presentata alcuna richiesta da parte del Governo Nazionale che permetta il passaggio di truppe straniere sul territorio della Repubblica, attribuzione questa che concerne al Senato della Repubblica”.

Uguale interrogazione è stata fatta davanti al Consglio di Stato. Il 4 di marzo del 2003 il dottor Ricardo Hoyo Duque, Presidente del Consiglio di Stato, ha risposto all’interrogazione: “In relazione alla domanda del 28 di febbraio 2003 mi permetto di rispondere: Il Governo Nazionale non ha richiesto l’attuazione di ciò che prevede l’articolo 237 della Costituzione Politica, rispetto al transito, permnanenza, operatività, logistica e intelligenza di truppe straniere di terra, navali o aeree, di polizia o di qualunque altra indole, nel territorio nazionale. (…)”.

Non è casuale dunque la denuncia rivolta contro “… il Governo Nazionale (specificatamente le Ministre denuciate e il signor Presidente), avendo autorizzato l’ingresso dei militari statunitensi in territorio nazionale senza essere in possesso della dovuta autorizzazione costituzionale, in qualità di “osservatori” o “consulenti”, con il fine di svolgere attività di cooperazione in materia di sradicamento del narcotraffico, strategie controinsurrezionali, o, negli ultimi giorni, nella ricerca e recupero di alcuni membri delle forze armate di questo Paese privati della libertà da parte della guerriglia colombiana”.