Pistola su araucaAZIONE URGENTE
Saravena, Arauca, 15 febbraio 2008
Fondazione per i Diritti Umani ‘Joel Sierra’
traduzione di Aiki
IN PIENA SICUREZZA DEMOCRATICA, COMPLETAMENTE INDIFESI I DIRIGENTI SOCIALI E POLITICI.

1. oggi 15 febbraio, è stato assassinato il dirigente politico, Francisco DELGADILLO, che svolgeva l’incarico di presidente del Consiglio Municipale di Saravena, organismo al quale era stato eletto per il Partito Cambio Radical. Il fatto è stato commesso nel centro urbano di questa città, verso le 2:00 del pomeriggio, ad una quadra e mezzo da una garitta della polizia che fa parte del cordone di sicurezza.
2. il giorno 8 febbraio, verso la 1:00 del pomeriggio, è stata assassinata l’insegnante MARÍA DEL CARMEN MEZA PASACHOA, dirigente sociale, affiliata all’Associazione degli Educatori di Arauca ASEDAR, mentre si spostava dal suo posto di lavoro, nella frazione Santa Inés, verso il centro urbano di Tame, a scarsi cinque minuti da questo.

fumigazioni nel CaucaDENUNCIA PUBBLICA
FUMIGAZIONE A LA DOMINGA E CAÑA BRAVA.
BOLIVAR, CAUCA
Comitato Municipale di ASOINCA – Bolivar
Giunta Direttiva Dipartimentale ASOINCA

11 febbraio 2008
traduzione
AliceRebelde

Le frazioni di La Dominga e Caña Brava si trovano a 20 km di strada dal capoluogo municipale del Bolivar, più 5 km di cammino sterrato, nel sud del dipartimento del Cauca. Gli abitanti sono contadini che si dedicano all’agricoltura di sussistenza con coltivazioni di yucca, fagioli, guandul, guineo, platano, canna da zucchero e mais. La terra è di regolare qualità, con suoli gialli ed un terreno abbastanza friabile. Non ci sono vie transitabili di accesso né elettricità. A La Dominga alcune fattorie coltivano un pò di coca, ma realmente non è molta. A Caña Brava avevano sradicato la coca manualmente sei mesi fa e l’avevano sostituita con coltivazioni di mais, yucca, platano e fagioli.
Tutto questo si è perso con la fumigazione del 4 gennaio di quest’anno.

dal Manifesto
YOLANDA BETANCOURT: «SINISTRA INTERVIENI»

Yolanda Pulecio Betancourt Giovedì, 14 febbraio 2008

di Geraldina Colotti

Colombia in ostaggio Il grido di dolore della mamma di Ingrid Betancourt, ieri al«manifesto»

«Il presidente non vuole la pace», dice Yolanda Betancourt, madre della senatrice franco-colombiana ostaggio da quasi sei anni della guerriglia marxista delle Farc. In Italia ha incontrato il papa, i sindacati e i principali esponenti della sinistra, ai quali ha chiesto diattivarsi per una soluzione umanitaria del conflitto armato nel suo paese «Ho fiducia nella mediazione del presidente venezuelano Hugo Chavez e della senatrice colombiana Piedad Cordoba».

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A BOGOTA’ UN PRESIDENTE QUASI FASCISTA
logo manifesto giovedì 14 febbraio 2008
Eppure Alvaro Uribe, che briga per un terzo mandato, ha l’appoggio non solo degli Usa ma anche della Ue
di Vittorio Agnoletto

«Com’è possibile affermare che una società è democratica quando l’opposizione parlamentare non viene ritenuta parte integrante di quella stessa società?». Carlos Gaviria, presidente del Polo Democratico Alternativo, ha così aperto l’incontro con una delegazione del parlamento europeo a Bogotà proprio la sera del 4 febbraio, quando da poche ore si era conclusa la marcia che ha portato in piazza almeno un milione di persone «Il Polo – continua Gaviria – nelle scorse elezioni presidenziali ha preso il 23% e rappresenta la prima esperienza di opposizione parlamentare nella storia di questo paese, infatti storicamente esistevano due partiti, ma vi era un costante accordo sulla divisione del potere.


Rapporto sui costi reali della guerra in Colombia

ALCUNE CONSIDERAZIONI QUANTITATIVE SULL’ EVOLUZIONE RECENTE DEL CONFLITTO IN COLOMBIA

militare colombiano spese di guerraBogotá, 1 Dicembre 2007

di José Fernando Isaza Delgado e Diógenes Campos Romero
traduzione Comitato Carlos Fonseca

Nel 2004, insieme al professore Diógenes Campos, abbiamo realizzato il saggio "Modelli Dinamici di Guerra: Il Conflitto Colombiano". Negli ultimi tre anni sono accaduti una serie di avvenimenti che meritano un aggiornamento del lavoro. I nuovi fatti non cambiano le conclusioni, piuttosto li rafforzano. Merita sottolineare i seguenti fatti:
I. La spesa militare è cresciuta enormemente, arrivando oggi vicino al 6.5% del PIL.
II. Si sono smobilitati più di 25.000 paramilitari delle AUC, dei 12.000 uomini che, secondo il Governo, integravano il gruppo armato illegale. Questa moltiplicazione del numero di paramilitari è stata denominata da alcuni matematici "Il Paradosso di Banach Tarski applicato al paramilitarismo colombiano" e da altri come la dimostrazione del 1=2.
III. Si evidenzia il fallimento della politica di fumigazione come mezzo di controllo alle coltivazioni illecite.
IV. Si è evidenziato che il movimento politico denominato da alcuni analisti “Uribismo Rurale” ha combinato "tutte le forme di lotta" nella sua alleanza con il paramilitarismo.


Logo SinaltrainallinaNUOVE MINACCE DI MORTE
14 febbraio 2008
da Sinaltrainal
Traduzione di Aiki

Nuove minacce di morte
Il passato 12 febbraio, è stato lasciato a casa di José Domingo Florez, un foglio giallo contenente la seguente minaccia contro i lavoratori della Coca Cola ed i dirigenti del Sinaltrainal: "Aquile Nere
F.A.N – terroristi figli di puttana poiché non avete obbedito al nostro ordine di uscire da Santander, ora aspettatevi le conseguenze che saranno molto inumane, incominceremo con le vostre famiglie e dopo con voi sindacalisti figli di puttana – la vostra disgraziata ideologia non serve a questo paese, moriranno tutti i figli di puttana terroristi come Javier Correa, Domingo Florez e Luis Garcia, state attenti vi teniamo sotto controllo, sappiamo quello che fate e che non fate aborti di merda, nessuno vi salverà dal nostro gruppo aquile nere, non crediate che siete obiettivo militare – caproni di merda… state attenti, penseremo a tutti. Fronte aquile nere

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COLOMBIA, COCA COLA REPRIME I SINDACATI
Logo Sinaltrainallina12 febbriao 2007
Sinaltrainal: negli appalti sono violati i diritti base, processi aperti per le uccisioni dei sindacalisti. Ripreso il boicottaggio
di Marina Zenobio
In Colombia, le imprese che hanno preso in subappalto dalla Coca Cola la fase di imbottigliamento della bibita più bevuta al mondo, continuano nella loro strategia di violenza che mira all’eliminazione del sindacato, anche attraverso l’utilizzo e connivenze con gruppi paramilitari denominati «Aquile nere». La denuncia arriva dal Sinaltrainal, il sindacato colombiano dei lavoratori dell’agroindustria che, nel 2003, aveva avviato una campagna internazionale di boicottaggio contro la Coca Cola proprio per denunciare le responsabilità della multinazionale nelle attività antisindacale adottata dalle sue affiliate colombiane. Nel 2006, la Coca Cola sembrava essersi convinta ad aprire un tavolo con il Sinaltrainal per rispondere alle sue richieste di «verità e giustizia».


LOGO SINALTRAINALIL PERICOLO DELL’ESAGERAZIONE URIBISTA

lunedì, 1 febbraio 2008
da Sinaltrainal
Traduzione di Aiki

L’attuale regime politico si identifica per il suo carattere antidemocratico, terrorista, militarista, pro nordamericano ed oligarchico. È antidemocratico perché taglia sempre di più le libertà politiche e sociali. Questo governo neanche permette che i lavoratori si organizzino nei sindacati, è sempre più piccolo il numero di lavoratori sindacalizzati e questi sono implacabil
mente perseguitati nelle fabbriche, nelle imprese e nei servizi. I giornalisti critici sono minacciati di morte, lo testimoniano l’esilio di Fernando Garavito e di Daniel Coronell e la persecuzione di Hollman Morris. I difensori dei diritti umani continuano ad essere perseguitati e tacciati di essere complici del terrorismo, l’opposizione politica è messa alla gogna pubblica da Uribe, dai suoi consiglieri, dai ministri e dagli alti funzionari di Stato, dalle corporazioni oligarchiche e dai grandi mezzi di comunicazione, con l’accusa di avere vincoli con le Farc.

SOLUZIONE POLITICA NEGOZIATA AL CONFLITTO SOCIALE ED ARMATO!
SUBITO LO SCAMBIO UMANITARIO!
PER UN GOVERNO SOVRANO, DEMOCRATICO, DI UNITÀ E RICOSTRUZIONE NAZIONALE PER RISOLVERE LA CRISI NAZIONALE!
NON ALLA GUERRA OLIGARCHICA CONTRO IL POPOLO!
NON MARCIARE Il 4 FEBBRAIO 2008!
LA PACE È UN DIRITTO CHE HANNO TUTTI I COLOMBIANI!

ROmero MolinaGIUSTIZIA A META’

lunedì, 24 gennaio 2008
da Sinaltrainal
    Comitato per i prigionieri Politici
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca

Un Giudice colombiano ha condannato due paramilitari ed ha ordinato indagare la Nestlé e il capo paramilitare “Jorge 40” per l’assassinio di Luciano Enrique Romero MOLINA. L’11 settembre 2005, nella città di Valledupar, il dirigente sindacale e difensore dei Diritti Umani Luciano Romero MOLINA è stato sequestrato, torturato ed assassinato da membri dei gruppi paramilitari sotto il comando di “Jorge 40”; il suo corpo senza vita è stato ritrovato con evidenti segni di tortura. I verbali dell’autopsia indicano che le sue mani sono state legate e che, in questa condizione, ha ricevuto oltre 40 coltellate, fino alla sua morte.
Luciano Romero, ha appartenuto al Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Industria di Alimenti “SINALTRAINAL” ed era anche membro della “Fondazione-Comitato di Solidarietà coi Prigionieri Politici”
Luciano è stato assassinato dopo avere subito una violenta persecuzione da parte dell’impresa “Cicolac-Nestlé” che lo licenziò ingiustamente, insieme ad altri dirigenti del SINALTRAINAL. Il licenziamento venne eseguito in complicità col Ministero della Protezione Sociale che definì illegale uno sciopero che non era mai avvenuto e che ha rappresentato uno dei passi preliminari per distruggere il sindacato all’interno dell’impresa. La sezione della città di Valledupar del Sinaltrainal venne annientata nel 2003 dopo che l’impresa aveva ottenuto, attraverso le minacce e il terrore, l’abbandono in massa di tutti i lavoratori dal sindacato.