Un altro studente assassinato a Cali
Julian hurtadoServizio informativo – Numero 150   5 ottobre 2006

Assassinato dirigente studentesco dell’Università del Valle
Redazione de El Turbion

Ieri sera, mentre camminava per le strade di Cali dirigendosi verso casa, nel quartiere San Judas, è stato assassinato il giovane Julián Andrés Hurtado Castillo , rappresentante studentesco al Consiglio Accademico dell’Università del dipartimento del Valle.
Il crimine, così come raccontato da testimoni, è stato commesso da un uomo ed una donna che hanno sparato due volte contro Julián Andrés, una volta alla testa, lasciandolo gravemente ferito,  uggendo poi con un taxi che li aspettava vicino al luogo dell’omicidio: carrera 46 con calle 14 del quartiere Las Granjas, ubicato al sud della capitale del Valle del Cauca. Julián Andrés Hurtado, prossimo a laurearsi alla facoltà di Assistenza preospedaliera, mentre frequentava anche corsi circa la Risoluzione di conflitti e studi politici, è stato immediatamente trasportato alll’unità di pronto soccorso dell’ Ospedale Rafael Cardona, poi, vista la gravità delle sue ferite, è stato trasferito all’Ospedale Universitario del Dipartimento del Valle, dove gli è stata diagnosticata la morte cerebrale all’alba di oggi e dove è morto questa mattina.

Articolo El Turbion   [Versione IT]     [Version ES]
Denuncia Comitè Solidaridad Presos Politicos Valle del Cauca  [Version ES]
por Indymedia Colombia                 [Version ES]
por Indymedia Colombia [Feuture]  [Version ES]


Azione Urgente – Cali – Valle del Cauca

PROGRAMMANO DETENZIONE MASSIVA
CONTRO DIRIGENTI DEL DIPARTIMENTO del VALLE DEL CAUCA

Le organizzazioni sotto firmatarie denunciano alla comunità nazionale ed internazionale i maltrattamenti,le persecuzioni e il tentativo di far tacere ed intimidire i difensori dei diritti fondamentali dei settori più vulnerabili del conflitto sociale ed armato in Colombia e particolarmente nella zona sud occidentale della Colombia.

Denuncia [Versione IT]   [Version ES]


Missione Internazionale di verifica sulla situazione dei diritti umani dei popoli indigeni colombiani

Dichiarazione finale

indigenidi A SUD da O.N.I.C.  19 – 29 settembre 2006
 
Di fronte all’aggravarsi della crisi umanitaria delle Comunità indigene in Colombia, le principali organizzazioni indigene, riunite nel Consiglio Nazionale Indigeno di Pace, hanno convocato una Missione Internazionale dal carattere indipendente per dare seguito alle raccomandazioni fatte nel 2004 dal Relatore Speciale delle Nazioni Unite per i diritti dell’uomo e le libertà fondamentali delle popolazioni indigene, Rodolfo Stavenhagen.

Tra il 19 e il 29 settembre 2006 questa Missione internazionale di verifica sulla situazione umanitaria e dei diritti umani delle popolazioni indigene della Colombia, ha voluto verificare lo stato di adempimento delle raccomandazioni e la situazione attuale delle popolazioni indigene, e si è posta come obiettivo quello di produrre un rapporto che permetta alla Comunità Internazionale di sollecitare al governo colombiano l’adempimento agli accordi e agli impegni di ordine internazionale e nazionale, in relazione al rispetto dei diritti dei popoli indigeni.

Alla Missione hanno partecipato le organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani della società civile di Europa, dell’America Latina, degli Stati Uniti e del Canada, insieme ad osservatori delle agenzie delle Nazioni Unite, dell’ambasciata della Svizzera, dell’ambasciata della Germania, della delegazione della Commissione Europea e del MAPP-OEA. La missione ha visitato cinque regioni: la Sierra Nevada di Santa Marta, l’Alto Sinú Cordoba, il dipartimento di Arauca, il dipartimento del Cauca ed il dipartimento del Guaviare. In ogni regione la missione ha realizzato delle interviste alle comunità indigene e alle loro organizzazioni, ha raccolto le testimonianze delle vittime delle violazioni dei diritti umani e degli abusi al diritto umanitario internazionale, ha incontrato le autorità locali civili e militari e i rappresentanti degli organismi dicontrollo nazionale.


Dichiarazione finale [versione IT]  [version ES]
audio Radio Città Aperta: intervista a Giuseppe De Marzo [21/10/2006]

joven Immagini della Missione di Verifica sulla condizione Indigena in Colombia

dalla pagina di
O.N.I.C.

[Foto]


TRASFERITI FORZATAMENTE PIU’ DI 1.300 TRA MINATORI E CONTADINI DEL SUD DEL BOLIVAR  A SEGUITO DELLE PERSECUZIONI E DAGLI ASSASSINI COMPIUTI DALL’ESERCITO NAZIONALE.
A SANTA ROSA L’ESERCITO INSINUA CHE I MINATORI IN LOTTA SIANO INFILTRATI DA GRUPPI GUERRIGLIERI


Il Sud de Bolivar è stato storicamente una regione dove le politiche di controllo sociale e politico hanno portato il segno di gravi e sistematiche violazioni ai diritti umani, rimaste nella totale impunità; la guerra civile colombiana ha segnato anche a questo territorio ricco di ogni tipo di materie prime, e la cui popolazione civile è stata, e sta, fuori da ogni protezione da parte dello Stato colombiano.
La lotta per il controllo delle zone aurifere – soggette ad alcune forme di estrazione che seguono il modello di sfruttamento ispanico dell’argento, scomparso a metà del secolo XIX – si sono mantenute fuori del potere della polizia di stato, perfino il controllo su minerali che costituiscono una riserva di ricchezza con la quale finanziare lo sviluppo della Colombia.
Il 19 settembre 2006 il giovane Alejandro Uribe, leader e Presidente della Giunta di Azione Comunale del casale Mina Gallo, Municipio di Morales, e membro della Federazione Agrominera del Sud del Bolivar – FEDEAGROMISBOL – secondo versioni date dalla comunità, è stato assassinato da soldati appartenenti al Battaglione Nuova Grenada al comando del Capitano Blanco, eseguendo ordini di Benjamín Palomino Capitano Ufficiale delle Operazioni di quel Battaglione.
Così come informa la Diocesi di Magangue in un comunicato pubblico, rifiutando questo omicidio, Alejandro Uribe aveva partecipato il l’8 settembre 2006 all’Assemblea di Previa per il Tribunale Permanente dei Popoli che si realizzerà i 11 e 12 di novembre del presente anno nella città di Medellin. In quell’evento erano presenti la Defensoria del Pueblo e Organizzazioni per Diritti umani. In quella sede si trattò di Ecosistema di Multinazionali, e si esposero pubblicamente gli abusi delle Forze Militari della Colombia contro la popolazione civile, col proposito di facilitare l’entrata alla regione della Multinazionale KEDAHDA S. A. filiale dell’Anglo GOLD ASHANTI.
La morte del leader menzionato si somma ad una preoccupante catena di attentati, blocchi, minacce ed altri assassini che secondo versioni degli abitanti sono eseguiti in maniera deplorevole da membri del Battaglione Nuova Grenada, dell’Esercito della Colombia.
Questi fatti hanno portato al trasferimento forzoso di tutto il settore minerario che è arrivato al posto conosciuto come L’Ipsilon, giurisdizione del Municipio di Santa Rosa del Sud, Dipartimento di Bolivar.
In questo contesto, circa 1.300 contadini e minatori si sono mobilitati davanti contro questo assassinio.


Comunicato Stampa No 1
COMUNITÀ AGROMINERARIE DEL SUD DEL BOLIVAR
25 settembre di 2006

Come comunità agrominerarie del sud di Bolivar, vogliamo rendere note all’opinione pubblica nazionale ed internazionale le ragioni che ci hanno portato a trasferirci forzatamente dai nostri villaggi verso il capoluogo municipale di Santa Rosa:
Le nostre comunità hanno vissuto e lavorato nella regione, vivendo dell’attività mineraria e dell’agricoltura da varie generazioni. 10 anni fa, multinazionali del settore minerario, motivate dalla grande ricchezza della regione, hanno voluto usurpare il nostro territorio, sviluppando la stessa strategia negli anni fatta di assassini, terrore, saccheggio, etc. appoggiate dallo Stato e dal paramilitarismo.

Comunicato N° 1 – 25 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 2 – 26 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 3 – 28 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 4 – 30 settembre 2006   [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 5 – 3 ottobre 2006         [Versione IT]    [Version ES]
Comunicato N° 6 – 11 ottobre 2006       [Versione IT]    [Version ES]

Fotografie da Indymedia Colombia    
[Fotografie]


teoIntervista a Teófilo Acuña di FEDERAGROMISBOL
COMUNITÀ AGROMINERARIE DEL SUD DEL BOLIVAR
IN LOTTA

da Radio Nizkor – Madrid / Indymedia Colombia
2 ottobre 2006


Teofilo Acuña spiega con chiarezza l’origine del problema. Gli interessi delle multinazionali dell’oro sono la causa di questa tragedia.

 audio  Intervista [ES] [9′:33" – 8958 Kb]


UN DIVERSO PUNTO DI VISTA.

manifestazione  soldatos


Fotografie della mobilitazione
San Luquitas e Santa Rosa del  Sur
25 set. / 2 ott. 2006 – REDHER