URIBE TAGLIA ALLE FARC LA TESTA DI REYES
logo manifesto domenica 2 marzo 2008
Il capo guerrigliero ucciso in un bombardamento mirato in territorio ecuadoriano. E ora che ne sarà della Betancourt?
di Guido Piccoli

Il gran giorno è arrivato. Dopo 6 anni dal suo insediamento, Alvaro Uribe può finalmente esibire la testa di un capo guerrigliero. All’alba di ieri, in territorio ecuadoriano, tra i villaggi di Teteyé e Santa Rosa, a due chilometri dal rio Putumayo che fa da frontiera con la Colombia, un bombardamento mirato della forz speciale «Tarea Omega» ha ucciso una ventina di guerriglieri, tra i quali due membri del Segretariato: Guillermo enrique Torres, soprannominato Julian Conrado, ma soprattutto Raúl Reyes, al secolo Luis Edgar Devia, che nella gerarchia delle FARC era secondo solo al leader storico Manuel Marulanda, detto Tirofijo, e al comandante militare, il Mono Jojoy..


Uomo della «linea dura» che trattava
Il sessantenne
Raúl Reyes non rappresentava solamente la proiezione internazionale delle FARC, l’uomo che gestiva i contatti diplomatici con Caracas, Quito e Parigi e, per questo dirigente decisivo in quest’epoca di trattative segrete per arrivare al cosiddetto «scambio umanitario». Raúl era anche il genero del gran capo Tirofijo, avendone sposato la figlia, Olga Marín che, fino a una quindicina di anni fa, era la rappresentante guerrigliera in europa.