acuerdo humanitarioNULLA DI FATTO. URIBE LICENZIA CHAVEZ.
PER ORDINE DI BUSH E DELL’OLIGARCHIA COLOMBIANA

di Oscar Paciencia
In queste ultime due settimane sono nate e morte le speranze per la liberazione dei prigionieri (o sequestrati: a seconda dei punti di vista) in potere delle FARC-EP, e di circa 500 guerriglieri (o terroristi: a seconda dei punti di vista) reclusi nelle carceri colombiane. 

uribe chavezMa soprattutto sono nate e morte le speranze di un intero popolo di vedere terminata la carneficina che da più di cinquant’anni violenta la vita e il futuro di una intera società.
Prima Uribe nomina la senatrice liberale Piedad Cordoba come ambasciatrice per il dialogo con le FARC e promuove (anche se a malincuore) la mediazione del presidente Venezuelano Chavez.
Quando si accorge che l’accordo potrebbe diventare realtà, intima a Chavez di concludere entro l’anno una trattativa che lui non ha mai voluto mettere in piedi dalla sua prima elezione – nel 2002 – ad oggi. Ma questo non basta: potrebbe anche darsi che Chavez ce la faccia. Allora chiede prove in vita dei prigionieri e quando le prove (i video) stanno per arrivare, grazie alla mediazione di Cordoba e Chavez, una telefonata di cinque minuti fatta al comandante dell’esercito colombiano da parte del mandatario venezuelano, gli offre lo spunto – liberatorio – per classificare Chavez uribe chavez controcome  partigiano dei terroristi, ipocritamente impegnato nello scambio umanitrario per fini elettoralistici in Venezuela e gli toglie ogni mandato, provocando la crisi più acuta degli ultimi anni tra i due paesi e dopo solo un mese e mezzo dalla inaugurazione congiunta del gasdotto di Ballenas.
Infine Uribe ‘arresta’ tre miliziani delle FARC in Bogotà ove, secondo il governo si stavano preparando ad un attentato e ‘casualmente’ sequestra loro alcuni video prodotti tempo fa.
Sono le  prove in vita di Ingrid Betancourt, dei tre contrattisti Nordamericani e di molti altri poliziotti e militari fatti prigionieri dalle FARC negli ultimi 10 anni.


VIDEO FARC, BETANCOURT E’ VIVA
1 dicembre 2007
il manifestoCinque video, «scoperti» durante un blitz dei servizi segreti in un hotel di Bogotà, mostrano che gli ostaggi nelle mani della Farc sono vivi. E che Uribe ha mentito
di Guido Piccoli

La Betancourt è viva. Dimagrita, sciupata, con i capelli sciolti e lo sguardo a terra. Triste, com’è ovvio, ma viva (e questo non era così ovvio). E sono vivi anche un ex senatore colombiano, Luis Eladio Pérez, e una quindicina di prigionieri di guerra: dodici ufficiali colombiani e tre agenti della Cia, Marc Gonsalves, Thomas Howes e Keith Stansell, abbattuti sul loro aereo spia cinque anni fa, che appaiono in buona forma fisica e con l’espressione da Rambo.

[Versione IT]

    

 prigionieri miliziana farc

Prova di esistenza in vita di Ingrid Betancourt
30 novembre 2007
video Video da YouTube [ES]
Prova di esistenza in vita di altri prigionieri delle FARC

30 novembre 2007


E.L.N.  si pronuncia sulla rottura del dialogo per lo scambio
PRESIDENTE, DI’ LA VERITA’ AL PAESE
29 novembre 2007 – Rivista Insurreción

insurrecion eln Il governo che presiede Uribe Vélez presenta la sua politica di Sicurezza Democratica come se si trattasse della pozione che cura tutti i mali di cui soffre il paese e il piedistallo su cui si riposano le istituzioni della nazione.In nome di questa cosiddetta politica giustifica tutto quello che fa e trae fondamento per tutti gli attacchi violenti che porta avanti agli oppositori del suo governo e al regime. Questo è stato l’argomento sostenuto per la intempestiva cancellazione della mediazione del presidente Chávez, al fine di concretare l’accordo umanitario.
Dal momento in cui la presidenza ha annunciato le facoltà attribuite al presidente Chávez quale facilitatore dell’accordo umanitario, le stesse sono state ricevute da una piogga di critica dai settori più retrivi del paese e dal governo degli Stati Uniti.

[Versione IT]  da Rebelión [Version ES]


INSULTI TRA CHAVEZ ED URIBE, I DUE PAESI VERSO LA ROTTURA
27 novembre 2007

il manifestoChavez attacca, Uribe risponde sullo stesso tono. A tre giorni dalla fine della mediazione venezuelana nello scambio di prigionieri, esplode la crisi diplomatica

di Guido Piccoli

Manca solo che si dichiarino guerra. A tre giorni dal brusco stop imposto da Alvaro Uribe alla mediazione di Hugo Chávez nello scambio di prigionieri in Colombia, quest’ultimo non ha saputo, o voluto, trattenere la rabbia.
Con un linguaggio durissimo, ma tipico della sua indole, il presidente venezuelano ha dichiarato di non credere che Uribe voglia la pace, l’ha definito codardo, traditore, bugiardo e «non degno del suo paese» e ha annunciato il congelamento delle relazioni tra i due paesi.


radiomundial governo venezuelaCHAVEZ: "URIBE HA GETTATO LA MASCHERA"
dal 26 novembre al 2 dicembre 2007 (in aggiornamento continuo)
Varie interviste ed interventi di Chavez in cui racconta la sua versione della rottura con Uribe.
da Radiomundial Sistema di imformazione del governo Venezuelano


VIDEO-INTERVISTA  A UN PRIGIONIERO DELLE FARC
25 novembre 2007 – TeleSur (Venezuela)
Solorzano da Telesur Durante una intervista esclusiva concessa a TeleSur (emittente venezuelana), il capitano Guillermo Solórzano, comandante della Polizia Nazionale colombiana nella località di Florida, nel dipartimento del Valle del Cauca, che venne fatto prigioniero dalle  Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC) il passato 4 giugno, ha rivelato dal suo luogo di prigionia che è in perfette condizioni di salute. La testimonianza di Solórzano, che costituisce una prova di vita di questo cittadino colombniano in potere delle FARC, è stata trasmessa da TeleSUR la scorsa domenica 25 novembre, nel documentario ‘Voces desde la Selva

video da Rebelión [Voces desde la Selva – ES]


OSTAGGI, NESSUNA PIETA’. URIBE AFFONDA CHAVEZ
23 novembre 2007
il manifestoCon un pretesto il presidente della Colombia silura la mediazione di Caracas per liberare la Betancourt e gli altri sequestrati dalle Farc
di Guido Piccoli

Non erano giorni, ma ore quelle che, lunedì scorso, Alvaro Uribe stava concedendo alla mediazione di Hugo Chávez per lo scambio di prigionieri tra lo stato colombiano e le Farc. In realtà, aspettava solo un pretesto per farla finita. Nel vertice cileno della settimana scorsa, Uribe aveva cercato di mettere le briglia al suo intraprendente e disinvolto vicino.

[Versione IT]


Comunicato del Governo Colombiano su remissione del mandato a Hugo Chavez

video  [Comunicado ES] 21 novembre 2007 – da YouTube


URIBE: TIRO MANCINO A CHAVEZ SU INGRID E SCAMBIO UMANITARIO

21 novembre 2007
il manifesto Al presidente venezuelano il diktat di Bogotá: tempo fino al 31 dicembre per convincere le Farc. Se no ritorna l’opzione militare
di Guido Piccoli
In Colombia l’illusione ha i giorni contati. Il presidente Alvaro Uribe ha scelto il giorno dell’incontro a Parigi tra Hugo Chávez e Nicolas Sarkozy per suonare le campane a morto sullo «scambio umanitario» tra il suo governo e la guerriglia delle Farc, che dovrebbe portare alla liberazione di Ingrid Betancourt e una cinquantina di altri sequestrati e prigionieri di guerra contro un mezzo migliaio di guerriglieri detenuti nelle carceri statali.


Solorzano da TelesurACCORDO UMANITARIO
Cronologia delle ultime tappe da TeleSur (in aggiornamento continuo)

video Cronologia